Stasera alle 18 ora di Roma tutto il mondo sarà in collegamento per la recita del Rosario per la fine della pandemia. Si prega dall'Italia, precisamente dalla Santa Casa di Loreto. E questa volta al centro della preghiera ci sono gli anziani, vittime indiscusse del coronavirus.
Il verbo-chiave della Liturgia di oggi è rimanere. Gesù ci invita a rimanere nel suo amore perché la sua gioia sia in noi e la nostra gioia sia piena. Papa Francesco riprende le parole del Vangelo prima di recitare il Regina Coeli in Piazza San Pietro.
"Il vostro Convegno unisce la riflessione filosofico-teologica alla ricerca scientifica, specialmente nell’ambito medico. Questo mi offre anzitutto l’occasione per esprimere la comune gratitudine a chi ha scelto come impegno personale e professionale la cura dei malati e il sostegno dei più bisognosi". Così Papa Francesco saluta i partecipanti alla V Conferenza Internazionale “Exploring the Mind, Body & Soul. How Innovation and Novel Delivery Systems Improve Human Health” tenutasi online dal 6 all’8 maggio 2021.
Dal primo maggio ogni giorno alle 18 il mondo è chiamato a pregare il Santo Rosario per la fine della pandemia. Oggi preghiamo con Nostra Signora di Luján, in Argentina, e l'intenzione questa volta è per gli operatori della comunicazione.
Papa Francesco invia un videomessaggio ai partecipanti al "Vax Live: The Concert To Reunite The World", il concerto benefico organizzato da Global Citizen per sostenere la distribuzione globale equa dei vaccini. "Cari giovani nell'età e nello spirito: ricevete un cordiale saluto da questo vecchio, che non balla e non canta come voi, ma che crede insieme a voi che l'ingiustizia e il male non sono invincibili", dice subito il Papa.
La preghiera di questa sera per la fine della pandemia sarà in collegamento con la cattedrale di Immacolata Concezione conosciuta anche come Santuario Nazionale di Nostra Signora della Pace e del Buon Viaggio e Cattedrale di Antipolo.
Papa Francesco ha nominato stamane il nuovo Vescovo di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti: si tratta di Monsignor Giiuseppe Mazzafaro, del clero dell’Arcidiocesi Metropolitana di Napoli. Succede a Monsignor Domenico Battaglia, nominato dal Papa Arcivescovo Metropolita di Napoli il 12 dicembre dello scorso anno.
Proseguono on line gli incontri del Consiglio dei Cardinali che aiuto il Papa negli affari della Chiesa, a causa della situazione sanitaria.
“Lasciamoci ispirare ogni giorno da san Giuseppe e facciamo nostre tali qualità, ma soprattutto la sua salda fiducia in Dio”. Lo ha detto il Comandante della Guardia Svizzera Pontificia prima del giuramento che si è svolto nel pomeriggio di oggi nel Cortile di San Damaso del Palazzo Apostolico vaticano.
“Dite al popolo brasiliano che non solo prego per tutti voi, ma vi accompagno sempre con il cuore”. Il Papa lo aveva detto in una telefonata lo scorso giugno all’arcivescovo di Aaprecida Orlando Brandes
“In questo momento in cui così tanti in India stanno soffrendo a causa dell'attuale emergenza sanitaria, io scrivo per trasmettere la mia sincera solidarietà e vicinanza spirituale a tutto il popolo indiano, insieme con la certezza delle mie preghiere che Dio concederà guarigione e consolazione a tutti coloro che ne sono affetti questa grave pandemia”.
Una “Chiesa più cattolica”, ovvero più inclusiva, è quella che Papa Francesco chiede nel suo messaggio per la 107esima Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, che si celbebra il prossimo 26 settembre. Tema della giornata è “Verso un noi sempre più grande”, ed è stato scelto con un occhio alla globalizzazione della solidarietà, da sempre cavallo di battaglia del Papa e ora da lui considerata ancora più necessaria in tempi post-pandemia, e con l’altro alla volontà di costruire un noi sempre più grande andando verso le periferie esistenziali, che includono, appunto, migranti e rifugiati.
“Apprezzo molto la vostra capacità di coniugare gli aspetti professionali e quelli spirituali, esprimendo così la vostra devozione e fedeltà alla Sede Apostolica.
“Desidero stare vicino a voi venerdì 7, nelle veglie, dove tutti voi vescovi vi riunirete per recitare il Rosario per la salute del popolo argentino. Da qui vi accompagno. E anche sabato 8, quando ci sarà il collegamento con il Rosario dal santuario che si terrà quel giorno alle 13.00 e alle 19.00 con la messa del cambio di mantello. In quella messa so che sarete convocati per preparare insieme il novenario del 2030 per celebrare i 400 anni del miracolo. È un cammino molto lungo, ma che passa rapidamente, ma bisogna farlo”. Così il Papa nel videomessaggio inviato al popolo argentino alla vigilia della Festività di Nostra Signora di Luján, Patrona dell'Argentina.
Il teologo svizzero Hans Küng pubblicò il libro Onestà nel 2011, e lì vi tratteggiava una nuova etica economica, contro la religione del libero mercato e per una economia più equa ed efficace. E a chi, se non a Papa Francesco, inviare il libro? Il teologo tedesco vi accluse una dedica personale, e lo fece pervenire al Papa. Questi lo diede, durante una udienza, al Cardinale Peter Turkson, allora presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace. E lì, in dicastero, si trovava questo libro, alla fine del 2014.
È un santuario sud coreano ma ha un legame con la Polonia. La maratona di Rosario contro la pandemia ci porta oggi a Namyang, un santuario mariano dedicato alla Madonna nel 1999, che sorge la dove furono uccisi alcuni martiri cristiani della persecuzione Byungin nel 1866. Lì, alle 18 come ogni giorno, si reciterà il Rosario per la fine della pandemia. L’intenzione di oggi è per i bambini e per gli adolescenti.
“La preghiera contemplativa”. E' questo il tema della catechesi odierna di Papa Francesco. Dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico, nell'Udienza Generale, il Papa si sofferma sulla dimensione contemplativa che è un pò "come il sale" della vita: dà sapore, dà gusto alle nostre giornate.
La Basilica dell’Annunciazione di Nazareth è un santuario abituato a ricevere pellegrini, e ogni settimana vi si tiene una processione nel cortile interno per pregare per la famiglia. Svuotato dai pellegrini a causa della pandemia, è oggi protagonista della maratona di preghiera per la fine della pandemia, promosso da Papa Francesco per tutto il mese di maggio. L’appuntamento è per le ore 18.
Dal primo maggio ogni giorno alle 18 il mondo è chiamato a pregare il Santo Rosario per la fine della Pandemia. Sabato la preghiera è iniziata a San Pietro con Papa Francesco.
"La prima cosa che Gesù dice a ciascuno è siate santi". Lo scrive il Papa in un messaggio, pubblicato dalla Conferenza episcopale portoghese, inviato al 25° Pellegrinaggio Nazionale dei ministranti del Portogallo che si è svolto a Fatima.