Papa Francesco ha nominato stamane 5 nuovi membri della Pontificia Commissione per l’America Latina.
Come di consueto, anche per i viaggi passati, l'Udienza Generale di oggi è dedicata al recente viaggio apostolico in Iraq. Dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico il Papa ricorda quei giorni storici appena trascorsi.
La prima volta di una suora segretario della Pontificia Commissione Biblica. Un esperto di comunicazione come consultore del Dicastero della Comunicazione. Papa Francesco nomina due spagnoli nei ranghi della Curia vaticana: Suor Nuria Calduch-Benanges è il nuovo numero 2 della Pontificia Commissione Biblica, e succede al gesuita Pietro Bovati; Daniel Arasa, invece, decano dalla Facoltà di Comunicazione Sociale Istituzionale della Pontificia Università della Santa Croce a Roma, è nominato consultore del Dicastero per la Comunicazione.
“Con grande gioia abbiamo appreso la notizia, che il Santo Padre ha annunciato la sua decisione di venire a Budapest per la Santa Messa alla conclusione del 52o Congresso Eucaristico Internazionale”. Lo affermano il Cardinale Péter Erdő, Arcivescovo di Esztergom-Budapest e Primate d’Ungheria, e Monsignor András Veres, Vescovo di Győr e Presidente della Conferenza Episcopale Ungherese, commentando l’annuncio del Papa ieri durante la conferenza stampa sul volo che lo stava riportando a Roma dal viaggio apostolico in Iraq.
Di ritorno dall’Iraq Papa Francesco ha incontrato, come di consueto, i giornalisti a bordo del volo papale, intrattenendosi in una lunga ed articolata conferenza stampa che ha trattato del viaggio apostolico appena concluso e anche di altri argomenti di attualità.
In un telegramma al presidente Barham Salih, Papa Francesco ha ringraziato la popolazione dell’Iraq per il “caldo benvenuto e la generosa ospitalità che mi è stata data durante la mia permanenza” e augurato “ferventi auguri e preghiere per la pace, l’unità e la prosperità della nazione”.
Secondo giorno del viaggio apostolico di Francesco in Iraq e per la prima volta, un Papa, celebra una Messa in rito caldeo. Succede proprio oggi pomeriggio, nella cattedrale caldea di San Giuseppe a Baghdad, una delle 11 presenti nel Paese.
"Alla vigilia della partenza per il viaggio apostolico in Iraq, il 4 marzo, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in udienza P. Amedeo Cencini, FdCC, Delegato Pontificio ad nutum Sanctae Sedis per la Comunità monastica di Bose, con il Priore della medesima, Fr. Luciano Manicardi". Lo si legge in un comunicato dalla Sala Stampa della Santa Sede diffuso nel pomerigggio di oggi.
“Le difficoltà fanno parte dell’esperienza quotidiana dei fedeli iracheni. Negli ultimi decenni, voi e i vostri concittadini avete dovuto affrontare gli effetti della guerra e delle persecuzioni, la fragilità delle infrastrutture di base e la continua lotta per la sicurezza economica e personale, che spesso ha portato a sfollamenti interni e alla migrazione di molti, anche tra i cristiani, in altre parti del mondo”.
Il viaggio in Iraq è “emblematico” ed un “dovere verso una terra martoriata da tanti anni”. Lo ha spiegato Papa Francesco ai giornalisti nel volo papale, salutandoli durante il percorso che lo ha portato da Roma a Baghdad.
Al via il 33/mo Viaggio Apostolico Internazionale di Papa Francesco: la meta è l’Iraq.
“Penso che la riflessione e il dialogo su questa Enciclica possa essere di aiuto non solo per la Federazione Russa, dove il dialogo tra cristiani e musulmani è chiamato a crescere, ma per la famiglia umana nel suo insieme.
Doppio appello per Papa Francesco durante i saluti in lingua italiana nell'Udienza Generale di oggi. Francesco rivolge il suo pensiero al caro popolo del Myanmar ed è pronto a partire il prossimo 5 marzo, per l'Iraq. Un viaggio "desiderato e atteso".
"Oggi e la prossima settimana vogliamo vedere come, grazie a Gesù Cristo, la preghiera ci spalanca alla Trinità, al mare immenso di Dio Amore". E' lo stesso Papa Francesco che presenta il tema odierno della catechesi nell'Udienza Generale in diretta streaming dal Palazzo Apostolico.
Per accompagnare Papa Francesco nel suo imminente viaggio apostolico in Iraq la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) annuncia un nuovo e ambizioso programma del valore di 1,5 milioni di euro. Scopo dell'iniziativa è sostenere la gioventù cristiana della nazione mediorientale attraverso l’offerta di borse di studio per 150 studenti dell’Università Cattolica di Erbil, capitale della regione autonoma del Kurdistan iracheno, per i prossimi quattro anni. Il progetto intende così promuovere la coesione sociale fra le diverse comunità religiose e assicurare agli studenti cristiani migliori prospettive di impiego.
Tutto pronto per il viaggio "storico" di Papa Francesco in Iraq dal 5 all'8 marzo. Previsti 4 discorsi, due omelie, un Angelus e una preghiera di suffragio per le vittime della guerra. Un intenso programma di eventi accompagnati dal logo e dal motto: " Siete tutti fratelli". Oggi, presentate ai giornalisti, dal direttore della Sala Stampa della Santa Sede Matteo Bruni, le modalità e le novità di questo 33esimo viaggio apostolico.
Siete un “segno che riscuote le coscienze assopite e invita a uscire dall’indifferenza, ad avere compassione di chi è ferito, a chinarsi con tenerezza su chi è schiacciato dal peso della vita”.
“Sono sempre più numerose le patologie che rientrano nel novero delle malattie rare. Le persone che vivono con una malattia rara sono tra i gruppi più vulnerabili della società. Le malattie rare sono spesso trascurate anche a causa delle insufficienti conoscenze mediche che rendono difficile una diagnosi tempestiva, e di conseguenza si allungano i tempi per il riconoscimento della disabilità e per l'accesso al sostegno di cui le persone con malattie rare hanno bisogno, non solo sanitario ma anche economico, educativo e sociale”. Lo scrive il Cardinale Turkson, Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, nel messaggio in occasione della XIV Giornata delle Malattie Rare, che ricorre oggi 28 febbraio, ricorrenza ricordata anche dal Papa all’Angelus.
“Il monte è il luogo elevato, dove cielo e terra si toccano, dove Mosè e i profeti hanno fatto l’esperienza straordinaria dell’incontro con Dio. Gesù sale verso l’alto insieme ai tre discepoli e si fermano in cima al monte. Qui, Egli si trasfigura davanti a loro. Il suo volto raggiante e le sue vesti splendenti, che anticipano l’immagine del Risorto, offrono a quegli uomini impauriti la luce della speranza per attraversare le tenebre: la morte non sarà la fine di tutto, perché si aprirà alla gloria della Risurrezione”. Lo ha detto stamane il Papa commentando il Vangelo della Trasfigurazione in occasione della recita dell’Angelus.
“L’ira è una tempesta il cui scopo è distruggere. Pensiamo al bullismo fra i giovani. Il bullismo oggi è terribile. È molto presente nelle scuole. Anche i piccoli hanno la capacità di distruggere l’altro. L’unico modo per guarire dal bullismo è condividere, vivere insieme, dialogare, ascoltare l’altro, prendersi del tempo perché è il tempo che fa la relazione. Ognuno di noi ha qualcosa di buono da dare all’altro, ognuno di noi ha bisogno di ricevere qualcosa di buono dall’altro”. Lo dice il Papa nel libro “Dei vizi e delle virtù” – edito da Rizzoli - di don Marco Pozza. I contenuti del testo sono stati diffusi dal Corriere della Sera e rilanciati da Vatican News.