“Fermatevi fratelli e sorelle, fermatevi fabbricatori di armi, fermatevi!” L’appello di Papa Francesco prorompe verso la fine di una breve omelia, tenuta a braccio, al Cimitero Militare Francese di Roma. Per la terza volta, il Papa celebra in un cimitero militare, e il ricordo di Anzio e Redipuglia compaiono nella sua omelia, in cui lascia due pensieri. Il primo: che l’ultimo passo della vita ci deve trovare in cammino. Il secondo: che le tombe stesse dei cimiteri militari devono ricordare la pace.
Molti sono goumiers, marocchini, che per cinquanta anni hanno combattuto nell’esercito francese, e per questo sulla loro tomba c’è la mezzaluna islamica. Ma su tutte le tombe c’è una croce, e la scritta: Mort pour la France, morto per la Francia. Papa Francesco va questa mattina al Cimitero Militare Francese di Roma, per la celebrazione dei defunti.
Gioia e profezia, sono queste le due parole che segnano la festa di oggi per Papa Francesco.
La Parola del Signore “non può essere accolta come una qualunque notizia di cronaca”, e per questo va ripetuta, perché venga assimilata. Papa Francesco commenta il Vangelo del giorno, e si sofferma sul senso del comandamento dell’amore proclamato da Gesù.
Quasi una ora di incontro, tra il Primo Ministro Indiano Nareendra Modi e Papa Francesco. E un passaggio in Segreteria di Stato, in un colloquio che presumibilmente ha toccato anche il tema dei cristiani colpiti in India dalle leggi anticonversione, ma che viene risolto in un brevissimo comunicato della Sala Stampa della Santa Sede in cui si enfatizza solo lo Stato delle relazioni diplomatiche.
Il Papa stamane ha ricevuto Moon Jae-in, Presidente della Corea del Sud, giunto a Roma in occasione del vertice del G-20.
Papa Francesco ha nominato stamane l’attuale Vicegerente della Diocesi di Roma, l’Arcivescovo Giampiero Palmieri, nuovo Vescovo di Ascoli Piceno. Succede a Monsignor Giovanni D’Ercole che aveva presentato la rinuncia un anno fa.
Papa Francesco ha scritto al Cardinale Malcolm Ranjith, arcivescovo di Colombo, per esprimergli solidarietà nei suoi tentativi di cercare giustizia per le vittime degli atacchi di Pasqua. Da tempo, il Cardinale è impegnato in una battaglia per la verità, e non ha avuto timore a chiamare in causa il governo e chiedendo di chiarirne le corresponsabilità nel non fermare gli attacchi che a Pasqua 2019 hanno causato quasi cinquecento morti.
"I decisori politici che prenderanno parte alla COP26 di Glasgow sono chiamati con urgenza ad offrire efficaci risposte alla crisi ecologica in cui viviamo e, in questo modo, concreta speranza alle generazioni future. Ma tutti noi è bene ripeterlo, chiunque e ovunque siamo possiamo avere un ruolo nel modificare la nostra risposta collettiva alla minaccia senza precedenti del cambiamento climatico e del degrado della nostra casa comune". Papa Francesco interviene con un audio messaggio alla BBC Radio – Thought for the Day in occasione della COP26, Conferenza delle parti (Cop26) della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Unfccc).
Papa Francesco ha accettato stamane la rinuncia da Arcivescovo di Seul presentata dal Cardinale Andrew Yeom Soo-jung. Gli succede Monsignor Peter Chung Soon-Taick, O.C.D., finora Vescovo Ausiliare della stessa Arcidiocesi.
Quando il presidente USA Donald Trump fece la sua prima visita in Vaticano, arrivò pochi giorni prima una piccola delegazione dalla Corea del Sud guidata dal presidente della Conferenza Episcopale, con l’obiettivo di parlare con la Segreteria di Stato vaticana e convincere il Papa a mediare tra gli Stati Uniti e la Corea del Nord. Un dialogo, sostenevano, avrebbe disteso la situazione nella regione. Qualche mese dopo, il presidente coreano Moon arrivava in Vaticano per la sua prima visita ufficiale con in tasca un invito per il Papa, informale e significativo, ad andare in Corea del Nord.
Dietro invito della Conferenza Episcopale del Canada Papa Francesco si recherà prossimamente nel Paese nordamericano. Il viaggio apostolico - precisa la Sala Stampa della Santa Sede - si svolgerà anche nel contesto del processo pastorale, in atto da tempo, di riconciliazione con i popoli indigeni.
"Saluto cordialmente i pellegrini polacchi. Su richiesta della fondazione polacca Sì alla vita, oggi ho benedetto le campane che portano il nome: La voce dei non nati. Sono destinate all’Ecuador e all’Ucraina". Sono queste le parole di Papa Francesco durante i saluti in lingua polacca nell'Udienza Generale di oggi. Il Papa, poco prima dell'inizio dell'Udienza del Mercoledì, ha benedetto le campane "dei non nati".
Papa Francesco, continuando il ciclo di catechesi sulla Lettera ai Galati dell’Apostolo Paolo, incentra la sua meditazione sul tema: “Il frutto dello Spirito”.
“Saluto cordialmente tutti i Polacchi. Sono tanti qui! Tra poco benedirò una campana che si chiama “La Voce dei non Nati”, commissionata dalla Fondazione “Sì alla Vita”.
"Ho notato, con gratitudine, i passi positivi compiuti per quanto attiene al rinnovamento spirituale e morale dell’Ordine, specialmente dei Membri Professi, nonché al processo di aggiornamento della Carta Costituzionale e del Codice Melitense, snodo quest’ultimo di fondamentale importanza non solo in vista del prossimo Capitolo Generale Straordinario, ma soprattutto per il rinnovamento dell’Ordine". E' questo l'incipit della Lettera che il Papa ha inviato al Cardinale Silvano Maria Tomasi, Delegato Speciale presso il Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta.
La Presidenza della CEI fa proprie le parole pronunciate da Papa Francesco ieri, 24 ottobre, dopo la preghiera dell’Angelus, e rivolge al Paese e all’Unione europea un appello affinché siano posti in atto interventi efficaci, capaci di garantire il rispetto dei diritti umani e la tutela della persona.
La Germania che verrà dopo le elezioni, perché deve cominciare una nuova era dopo il ritiro dalla scena politica del Cancelliere Angela Merkel. E poi, le migrazioni, alcuni conflitti internazionali, la necessità di sviluppare il multilaterale. Sono i temi dell’incontro bilaterale che il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier ha avuto in Vaticano, dove ha incontrato oggi Papa Francesco.
“All’inizio mi avete salutato con un canto comunitario. Cantare unisce. Nel coro, nessuno sta da solo: è importante ascoltare gli altri. Auspico questa disponibilità all’ascolto per la Chiesa. La stiamo imparando di nuovo nel processo sinodale”. Lo ha detto il Papa stamane salutando i partecipanti ad un pellegrinaggio ecumenico.
“Chiediamoci: “Come va la mia preghiera?”. È coraggiosa, ha l’insistenza buona di quella di Bartimeo, sa “afferrare” il Signore che passa, oppure si accontenta di fargli un salutino formale ogni tanto, quando mi ricordo? E poi: la mia preghiera è “sostanziosa”, mette a nudo il cuore davanti al Signore? Gli porto la storia e i volti della mia vita? Oppure è anemica, superficiale, fatta di rituali senza affetto e senza cuore?”. Queste le domande che Papa Francesco suggerisce ia fedeli riuniti in Piazza San Pietro per la preghiera domenicale dell’ Angelus.