In Ucraina non c’è una guerra religiosa. Anzi, le confessioni religiose si stanno impegnando per mantenere la pace religiosa, fanno iniziative insieme, e questo nonostante l’Ucraina sia al centro non solo di un conflitto militare, ma anche di uno scontro ecumenico da quando il Patriarca Bartolomeo di Costantinopoli ha concesso l’autocefalia alla Chiesa Ortodossa Ucraina, creando così una Chiesa nazionale ortodossa sganciata dal Patriarcato di Mosca. Ma questo non cambia il lavoro sul territorio, spiega l’arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk, capo e padre della Chiesa Greco Cattolica Ucraina.
"Un grazie speciale al gruppo Talitha Kum che coordina l’iniziativa in collaborazione con tante organizzazioni locali e internazionali. Il tema di quest’anno è: La forza della cura. Donne, economia e tratta di persone. Esso ci invita a considerare la condizione delle donne e delle bambine, sottoposte a molteplici forme di sfruttamento, anche attraverso matrimoni forzati, schiavitù domestica e lavorativa. Le migliaia di donne e bambine che ogni anno vengono trafficate denunciano le drammatiche conseguenze di modelli relazionali fondati sulla discriminazione e la sottomissione. E non è un’esagerazione: migliaia!". Così esordisce il Papa nel Videomessaggio inviato in occasione della VIII Giornata internazionale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone, che si celebra oggi.
La quarta visita del presidente sloveno da Papa Francesco non è la consueta visita di inizio o di congedo per il mandato presidenziale. Riguarda un anniversario, e un anniversario importante per Lubiana. Trenta anni fa, infatti, la Slovenia proclamò la sua indipendenza, e la Santa Sede fu tra i primi Stati a riconoscere Lubiana, in una nota inviata a Belgrado che comunque sottolineava che la decisione non era un atto di ostilità. Trenta anni dopo, la Slovenia è un Paese nell’Unione Europea, tra i più stabili della regione, e anche promotore di dialoghi regionali come il Forum Strategico di Bled cui ha partecipato, lo scorso anno, anche il Cardinale Pietro Parolin.
“Appena eletto, Pio XI scelse di affacciarsi non più all’interno della Basilica di San Pietro, ma dalla Loggia esterna. Volle così che la sua prima benedizione fosse rivolta Urbi et Orbi, alla città diRoma e al mondo intero.
“Pregare è quello che fa il bambino quando si sente limitato, impotente, dice 'papà, mamma'. Pregare significa guardare i nostri limiti, i nostri bisogni, i nostri peccati.... Pregare è entrare con la forza, oltre i limiti, oltre l’orizzonte, e per noi cristiani pregare è incontrare ‘papà’”.
“Ogni giorno la barca della nostra vita lascia le rive di casa per inoltrarsi nel mare delle attività quotidiane; ogni giorno cerchiamo di pescare al largo, ma spesso viviamo la notte delle reti vuote, la delusione di impegnarci tanto e di non vedere i risultati sperati. Quante volte anche noi restiamo con un senso di sconfitta, mentre nel cuore nascono delusione e amarezza, due tarli pericolosissimi”. Lo ha detto il Papa, stamane, nell’introduzione alla preghiera domenicale dell’Angelus.
L’anniversario è oggi: cinquanta anni fa, il segretario delle Nazioni Unite Kurt Waldheim faceva visita a Paolo VI, che gli indirizzava un discorso tutto sui valori dei diritti umani e sulla loro difesa. È un anniversario importante, considerando che da sempre la Santa Sede ha una particolare attenzione per il dialogo multilaterale, sviluppata anche nella nomina di un sottosegretario ad hoc nella Segreteria di Stato.
A nome del Papa, il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, ha inviato un telegramma di cordoglio alle autorità congolesi per le vittime dell'attacco terroristico contro il campo rifugiati Plaine Savo avvenuto lo scorso 2 febbraio.
Durante la pandemia “la vostra presenza è stata determinante per incoraggiare le persone a continuare a guardare avanti. Siete stati punto di riferimento nel far rispettare normative a volte gravose, ma necessarie per la salute dei cittadini”. Lo ha detto il Papa, stamane, ricevendo in udienza una delegazione di Sindaci dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia.
"Mi congratulo per il vostro lavoro. Sono attività artigianali, e hanno anche un valore simbolico cristiano: preparare le ostie per la celebrazione eucaristica; costruire strumenti musicali con legno recuperato dalle barche dei migranti; la falegnameria, come San Giuseppe e Gesù; la produzione del vino, che è il simbolo della festa, ricordiamo le nozze di Cana!...". Con queste parole il Papa accoglie in Vaticano un Gruppo della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti.
"La fratellanza è uno dei valori fondamentali e universali che dovrebbe essere alla base delle relazioni tra i popoli, così che quanti soffrono o sono svantaggiati non si sentano esclusi e dimenticati, ma accolti, sostenuti come parte dell’unica famiglia umana. Siamo fratelli!". E' questo il cuore del Videomessaggio che il Papa invia in occasione della II Giornata Internazionale della Fratellanza Umana, che ricorre oggi 4 febbraio.
"In questi mesi segnati dalla pandemia avete saputo modulare bene il vostro lavoro, coniugando le disposizioni sanitarie e le norme dell’ordine pubblico con le esigenze dei pellegrini. Si deve anche alla vostra professionalità se la vita intorno a questi luoghi sacri e alla Città del Vaticano si è svolta con serenità". E' il grazie del Papa rivolto stamane al Personale dell’Ispettorato di Pubblica Sicurezza presso il Vaticano, ricevuto in udienza.
“Lo Spirito Santo rende capaci di scorgere la presenza di Dio e la sua opera non nelle grandi cose ma nella piccolezza e nella fragilità”. Lo ha detto il Papa, pronunciando l’omelia nel corso della Messa per la XXVI Giornata della Vita Consacrata celebrata nella Basilica Vaticana.
“A motivo della vostra consacrazione è facile infatti assimilarvi ai religiosi, ma vorrei che la vostra profezia iniziale, in particolare il carattere battesimale che connota gli Istituti secolari laicali, vi caratterizzi”.
Sono tre gli appelli che il Papa "lancia" durante l'Udienza generale odierna. Il primo è dedicato al Myanmar, attraversato ancora da alcune violenze, poi c'è il richiamo alla seconda giornata dedicata alla Fratellanza Umana, e in ultimo, il ricordo del Papa alle Paralimpiadi invernali Pechino 2022.
Papa Francesco continua il ciclo di catechesi su San Giuseppe, incentrando la sua riflessione sul tema: “San Giuseppe e la comunione dei santi”.
Papa Francesco invia al Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e del Consiglio di Coordinamento tra Accademie Pontificie, una lettera in occasione della XXV Seduta Pubblica delle Pontificie Accademie, curata dalla Pontificia Accademia Romana di Archeologia e dalla Pontificia Accademia Cultorum Martyrum. La Seduta Pubblica delle Pontificie Accademie ha come momento centrale il conferimento del Premio annualmente attribuito a distinti studiosi.
Fervono i preparativi per il Pellegrinaggio degli adolescenti a Roma e il loro incontro con Papa Francesco, in programma il prossimo 18 aprile, Lunedì dell’Angelo.
Legalità, imparzialità e trasparenza. Sono le tre parole chiave che Papa Francesco consegna ai rappresentanti dell’Agenzia delle Entrate, con l’obiettivo di condividere con loro “qualche insegnamento del Vangelo”.
“Nessuno è profeta in patria”. È una constatazione amara, quella di Gesù, di fronte all’ostilità che trova di fronte alla sua prima predicazione davanti alla sua gente. Ma anche il segno che “quell’insuccesso non era del tutto inaspettato”, dice Papa Francesco. Che poi ricorda: Gesù segue la via dei profeti, “si presenta come non ce l’aspetteremmo”.