Dare amore agli anziani è questione di onore, perché ci porta a restituire loro l’amore che ci hanno donato, senza considerarli uno scarto. Perché questo del considerare le persone uno scarto è un male della società, che comincia con la sufficienza e che porta al fenomeno di dare fuoco alla coperta di un barbone e arriva al disprezzo di ogni vita umana. Nella udienza generale del mercoledì, Papa Francesco punta di nuovo il dito contro la cultura dello scarto, e definisce la restituzione dell’amore agli anziani come una questione di onore.
Il Vangelo è quello della pesca miracolosa, i ragazzi sono quelli delle GMG che dopo due anni, anche se la pandemia non è affatto finita e la fascia degli adolescenti continua ad essere la più colpita dal covid, hanno deciso di tornare tutti insieme a pregare insieme a Papa Francesco che dice loro: voi avete il fiuto per trovare la verità, vi auguro il fiuto di Giovanni e il coraggio di Pietro.
Gesù dice: non temete, ma come fare, concretamente, a combattere la paura?
È una “Quaresima che sembra non avere fine” quella che ha colpito il mondo, dalla pandemia alla guerra scoppiata nel cuore dell’Europa, che si aggiunge ai conflitti in Medio Oriente, in Asia, in situazioni del mondo dove la Santa Sede è presene anche quando non c’è nessuno. E proprio per questo, oggi più che mai “abbiamo bisogno del Crocifisso Risorto”, sottolinea Papa Francesco nel tradizionale messaggio Urbi et Orbi di Pasqua. Una “Pasqua di guerra”, dice il Papa, di fronte alla quale “anche i nostri occhi sono increduli”.
Papa Francesco ha assistito e non presieduto la solenne Veglia pasquale nella Basilica Vaticana. Al suo posto il Cardinale Giovanni Battista Re, Decano del Sacro Collegio. Nel corso del rito il Pontefice ha comunque pronunciato l’omelia.
Papa Francesco torna al Colosseo per la Via Crucis. Dopo due anni di stop, a causa della pandemia da coronavirus, il Pontefice presiede la tradizionale processione del Venerdì Santo nel posto più suggestivo dell'antica Roma, l'Anfiteatro Flavio. Nell’Anno della Famiglia, che porta all’Incontro Mondiale delle Famiglie che si terrà a Roma il prossimo giugno, il Papa ha deciso che a scrivere le meditazioni sono le famiglie.
Il rischio che “ Dio” diventi un “contenitore vuoto che ognuno può riempire a suo piacimento”, il rischio di pensare che Dio non sia esistito. E’ questo il rischio per l’uomo di oggi secondo il Predicatore della casa Pontificia, il cardinale Cantalemessa.
Il mondo “ha scelto lo schema di Caino e la guerra è mettere in atto il cainismo, cioè uccidere il fratello” e quindi “perché dobbiamo difenderci? Perché è lo schema cainista di guerra. Se fosse uno schema di pace, questo non sarebbe necessario”.
Papa Francesco torna nelle carceri il Giovedì Santo. Francesco questa volta visita il Carcere di Borgata Aurelia, a Civitavecchia. Lava i piedi a dodici carcerati. La celebrazione si è svolta in forma strettamente privata. Negli anni passati Papa Francesco ha celebrato più volte il rito della lavanda dei piedi in un carcere.
Dopo quasi un decennio di morte e distruzione, e un anno dopo la storica visita di Papa Francesco in Iraq, più di 25.000 cristiani assiri hanno cantato a Qaraqosh "Osanna al Figlio di Davide. Benedetto colui che viene nel nome del Signore, Osanna."Iraq, i crsi
La mattina di domenica 3 aprile papa Francesco, durante il suo breve viaggio a Malta, ha incontrato 38 gesuiti maltesi, aprendo con loro, come di consueto, "una conversazione libera e spontanea".
"Non c’è salario maggiore dell’amicizia con Gesù. Non c’è pace più grande del suo perdono. Non c’è prezzo più caro di quello del suo Sangue prezioso, che non dobbiamo permettere sia disprezzato con una condotta indegna. Fissare gli occhi su Gesù è una grazia che, come sacerdoti, dobbiamo coltivare. Non si tratta di contabilizzare i peccati, ma di una contemplazione amorosa in cui guardiamo alla nostra giornata con lo sguardo di Gesù e vediamo così le grazie del giorno, i doni e tutto ciò che ha fatto per noi, per ringraziare. E gli mostriamo anche le nostre tentazioni, per riconoscerle e rigettarle". Lo ha detto il Papa, stamane, nella omelia pronunciata in occasione della Messa del Crisma del Giovedì Santo.
Con un telegramma a firma del Segretario di Stato vaticano, Papa Francesco ha fatto avere la sua solidarietà per tutti quelli che stanno soffrendo per via del tifono Megi, tempesta tropicale che si è abbattuta sulle Filippine e che ha finora causato un bilancio di 80 morti.
Papa Francesco si è recato nel tardo pomeriggio di oggi presso il Monastero Mater Ecclesiae, in visita al Papa emerito Benedetto XVI in occasione del suo imminente compleanno. Ne ha dato notizia la Sala Stampa della Santa Sede.
“La guerra è un sacrilegio”. Lo ribadisce, ancora una volta, Papa Francesco nell’introduzione, inedita, al libro “Contro la guerra. Il coraggio di costruire la pace” (LEV / Solferino), che raccoglie le parole del Papa su pace e disarmo.
Papa Francesco celebrerà la Messa in Coena Domini, Giovedì Santo, nel carcere di Civitavecchia, e il rito della lavanda dei piedi sarà con 12 carcerati, individuati tra i 500 ristretti dell'istituto penitenziario.
Un cesto pasquale che rappresenta i 10 mila pacchetti pasquali assemblati e distribuiti in Polonia alle famiglie sfollate arrivate dall’Ucraina. È stato questo il dono dei Cavalieri Colombo a Papa Francesco, che lo ha benedetto al termine dell’udienza privata concessa al Cavaliere Supremo Patrick Kelly e alla sua famiglia in Vaticano lo scorso 11 aprile.
Alla vigilia del Triduo Pasquale, il Papa incentra la sua riflessione sul tema: “La pace di Pasqua”. Nell'Udienza generale odierna, dall'Aula Paolo VI, il Pontefice spiega che "la pace che Gesù ci dà a Pasqua non è la pace che segue le strategie del mondo".
È arrivato puntuale un Messaggio del Papa ai partecipanti al Pellegrinaggio interreligioso di solidarietà con il popolo ucraino organizzato dal The Elijah Interfaith Institute.
“Mentre preparavamo l’evento avevamo pensato ad un’accoglienza molto semplice, ma man mano che i numeri aumentavano abbiamo dovuto strutturarla in maniera più articolata”: finora sono previsti in Piazza San Pietro 57mila persone tra ragazzi, educatori e vescovi. Lo ha detto Don Michele Falabretti, responsabile dell’Ufficio nazionale della Cei per la pastorale giovanile, presentando l’incontro di preghiera con Papa Francesco dei pre-adolescenti e adolescenti italiani che si terrà nel pomeriggio di lunedì 18 aprile.