La pietà popolare è quasi “una preghiera con il cuore fatta azione”, dove si trova tutto il rapporto con Dio, che si affianca alla “teologia e alla necessaria riflessione sul mistero di Cristo”. L’arcivescovo di Oristano e vescovo di Ales-Terralba Roberto Carboni lo sottolinea in una intervista con ACI Stampa, mentre si prepara ad essere tra i relatori del convegno “La religiosità popolare nel Mediterraneo”, che si terrà ad Ajaccio, in Corsica, dal 14 al 15 dicembre e sarà concluso da Papa Francesco. La religiosità popolare sarà dunque il centro del viaggio di Papa Francesco in Corsica. Ma perché la pietà popolare è un tema sempre attuale, soprattutto in Italia? Perché la Chiesa ne ha tanto bisogno?
È un convegno che sembra cucito apposta intorno a Papa Francesco, quello che si terrà ad Ajaccio il 14 e 15 dicembre, e che vedrà Papa Francesco concludere i lavori. Perché, a vedere il programma, la conclusione dei lavori, sin dall’inizio, era stata lasciata generica, senza temi né relatori, probabilmente proprio pensando all’arrivo del Papa. E perché il tema, accuratamente scelto e combinato con il Mediterraneo che è stato centro di molta della predicazione di Papa Francesco, non poteva che colpire il cuore di Papa Francesco.
Il ritorno alla presidenza degli Stati Uniti di Donald Trump non è stato commentato ufficialmente dalla Santa Sede, ed è normale. Le congratulazioni per un nuovo mandato arrivano ufficialmente solo al momento dell’insediamento, anche se, quando fu eletto Joe Biden nel 2020, Papa Francesco non perse tempo a fare una telefonata di congratulazioni all’allora presidente eletto, una circostanza del tutto irrituale.