Occidente e Oriente “sembrano due mari in tempesta”, ma le loro liti devono ora essere “ricomposte per il bene di tutti”, perché in un mondo globalizzato o si naviga insieme o divisi si affonda. Concludendo il Bahrain Forum for Dialogue, Papa Francesco lancia l’appello per una umanità riconciliata, che sappia mettere alle spalle le guerre i conflitti. E mette in luce tre urgenze educative.
Vicino la capitale del Bahrein Manama, nel mezzo del deserto, c’è una acacia vecchia 400 anni, che trae linfa nel deserto che però è lambito da due mari e che viene chiamato “L’albero della vita”. È il segno di una terra, quella del Bahrein, che si trova nel Golfo, ma che riesce anche ad essere fertile. Composto da 33 isole, divisa in due mari, il Bahrein è una terra di deserto ed acqua. Papa Francesco sarà lì dal 3 al 6 novembre, primo Papa a toccare questa terra dove di recente è stata costruita la cattedrale di Nostra Signora di Arabia.
Da giovedì 3 a domenica 6 novembre Papa Francesco si recherà in Barhain, partecipando anche al ‘Bahrain Forum for Dialogue: East and West for Human Coexistence’
Da sempre, il Bahrein mostra un volto tollerante nei confronti delle altre fedi, cercando di differenziarsi dalle altre nazioni del Golfo laddove la libertà religiosa sembra essere più a rischio. Così, di fronte agli sforzi del mondo sunnita di caratterizzarsi sul tema della fraternità, il Bahrein ha da tempo avviato un lavoro per la coesistenza pacifica delle fedi, passato un po’ sottotraccia, ma che vuole mostrare una attitudine precisa del reame bahreinita.