L’invito ecumenico ad andare in Germania per la commemorazione della Riforma luterana è arrivato a Papa Francesco dall’arcivescovo Heinrich Bedford Strohm e dal Cardinale Reinhard Marx, che hanno guidato congiuntamente la delegazione della Chiesa evangelica luterana in una udienza privata con Papa Francesco. Il Papa non ha detto né sì, né no. “Ci ha semplicemente guardato con benevolenza”, dice il Cardinale Marx.
Il cammino insieme “è il grande dono che Dio ci fa”, e l’ecumenismo è una “priorità”. Lo dice Papa Francesco, nella quarta parte di una commemorazione che si divide tra un incontro “Dal conflitto alla comunione”, la preghiera comune nella cattedrale di Lund, un evento “Oltre i confini” e infine l’evento “Insieme nella speranza”. Ed è in questa occasione che Papa Francesco prende la parola per la seconda volta nella giornata, sottolineando che proprio il cammino insieme è “un grande dono che Dio ci fa”.
Forse la prima conseguenza del “Grande e Santo Concilio” pan-ortodosso convocato a Creta dal 16 al 27 giugno sarà il tanto sospirato incontro tra il vescovo di Roma e il Patriarca ortodosso russo. Francesco e Kirill potrebbero incontrarsi in Messico, durante il viaggio che il Papa vi terrà dal 12 al 18 febbraio prossimi, perché Kirill sarà già a Cuba in quei giorni. E Kirill ha intenzione di capitalizzare il più possibile in vista del Concilio Pan-Ortodosso, mostrandosi per la Santa Sede un interlocutore valido quanto Bartolomeo I, Patriarca di Costantinopoli, che questo Concilio lo ha voluto, sostenuto e organizzato.