Un dono che ricorda la storia di Cuba, la immagine della Madonna del Cobre. Papa Francesco lo ha fatto a Raul Castro nella visita ufficiale al Palazzo della Rivoluzione. Dopo l’incontro privato con Fidel, lo scambio di libri e opinioni sui problemi ambietali, poi ecco l’incontro ufficiale.
Qualche parola nel lungo volo tra Roma e L’ Avana il Papa l’ha detta. Ha parlato di pace, perché la gente è assetata di Pace. Dieci minuti prima delle 16.00 a Cuba, in Italia sono quasi le 22, l’ aereo Alitalia atterra e Francesco ha dato una prima indicazione: porta con se il dolore dei rifugiati che percorrono l’ Europa. Parla dei rifugiati incontrati prima di partire “ Si poteva vedere il dolore sui loro volti. Questa parola, pace. Vi ringrazio per il vostro lavoro di ponti, piccoli ponti di pace . Perchè un piccolo ponte dopo l’altro si costruisce un grande ponte di pace.”
Celebrerà Messa in due differenti Plazas de la Revolucion a Cuba, in un viaggio che ha tutto il suo valore simbolico dopo che Stati Uniti e Cuba hanno riallacciato i loro rapporti diplomatici. E poi volerà proprio verso gli Stati Uniti, dove beatificherà Junipero Serra, parlerà alle Nazioni Unite, ma incontrerà anche poveri, senzatetto, immigrati e detenuti e soprattutto presiederà al grande atto conclusivo della Giornata Mondiale delle Famiglie di Philadelphia. C’è tutto questo nel programma definitivo del viaggio di Papa Francesco a Cuba e negli Stati Uniti (19-28 settembre) diramato il 30 giugno dalla Sala Stampa della Santa Sede.