Forse è guardare troppo avanti, ma la “bacchettata” all’Italia del Comitato per i Diritti Sociali – un organismo d’Europa – ha messo il primo passo per una destrutturazione del diritto all’obiezione di coscienza. Lo scorso 12 aprile, il Comitato ha constatato una violazione del diritto alla salute per l’Italia, sottolineando che l’accesso all’aborto può essere reso difficile dall’alta percentuale dei medici obiettori, e dal fatto che la percentuale è particolarmente alta in alcune regioni. È anche questo uno dei risultati della “persecuzione educata” di cui ha parlato Papa Francesco?