San Gregorio di Narek è un “ponte tra due mondi”, un simbolo dell’ecumenismo del sangue sperimentato dal popolo armeno, e la testimonianza che “nonostante tutto, gli armeni ci sono”. Mikayel Minassyan, ambasciatore di Armenia presso la Santa Sede, spiega così il senso della statua di San Gregorio di Narek inaugurata il 5 aprile nei Giardini Vaticani.
La cristianità in Medio Oriente ha un futuro? Se lo è chiesto il Patriarca armeno Aram I, del Catholicossato della Grande Casa di Cilicia, in un intervento denso di passione alla conferenza “Damasco, prisma di speranza” che ha celebrato i 100 anni dalla Fondazione del Pontificio Istituto Orientale. E sulla piaga dell’estremismo che devasta anche il territorio sotto la sua giurisdizione (in gran parte nelle “zone calde”) sottolinea con forza: “Non basta la denuncia. Serve un impegno comune”.