È un Papa preoccupato per la crisi della famiglia, che definisce al centro di una “vera e propria tempesta” in questo cambiamento di epoca, quello che accoglie le Équipes Notre-Dame. È, quello con i membri del movimento, ormai un appuntamento fisso di Papa Francesco, che sembra guardare con curiosità a questo movimento di famiglie. Ai quali dice che è urgente diffondere la “vocazione” del matrimonio cristiano”. In fondo, che la famiglia sia al centro delle preoccupazioni del pontificato lo testimonia il fatto che Papa Francesco ha già fatto sapere che il prossimo 20 maggio parteciperà agli Stati Generali della Natalità, come già lo scorso anno.
Non solo l’anno dedicato a San Giuseppe, nel 150esimo dalla sua proclamazione a patrono della Chiesa. Per l'anno prossimo, il Papa annuncia un anno speciale di riflessione dedicato all'Amoris Laetitia, promulgata il 19 marzo di cinque anni fa.
Con un motu proprio in sei articoli, Papa Francesco eleva il rango del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia e lo trasforma in un Pontificio Istituto Teologico che porta sempre il nome del “Papa della famiglia”, che – a differenza dell’Istituto – potrà emettere titoli accademici e il cui campo di interese sarà ampliato anche alle sfide sociali e pastorali.
Sarà una udienza privata, tutta centrata sul valore della famiglia. Il prossimo 1 giugno, Papa Francesco riceverà il board della FAFCE, la Federazione delle Associazioni Famigliari Cattoliche di Europa.
Eucarestia e dottrina sociale, un binomio che in pochi considerano. Ma lo considera, e con forza, l’Osservatorio Van Thuan sulla Dottrina Sociale, che nell’ultima newsletter, per mano del direttore Stefano Fontana, spiega punto per punto il modo in cui l’Eucarestia abbia una ricaduta sociale e indirettamente politica, e perché l’idea di una diminuzione dell’importanza teologica dell’Eucarestia sarebbe dannosa per tutta la società.