“È vero che le cose vanno fatte e non dette, ma ogni tanto un po’ di visibilità è necessaria per dimostrare che le cose, in realtà, si fanno”. Giorgio Sarto, 72 anni, da 17 anni si occupa degli anziani di Case Bianche, ma non solo. È lui ad accogliere il Papa, lui a rendersi disponibile con i giornalisti, lui a fare da collante con il mondo esterno. Le sue parole non sono quelle di un uomo amareggiato. Ma rappresentano un grido di allarme: c’è un lavoro invisibile, che non viene mai raccontato.
Una città che sta imparando ad abolire ogni esclusione e una città che ha voglia di rinnovarsi, e che allo stesso tempo è in cerca di senso. Ma anche una città più realista, che vive l’avventura di essere davvero “città di mezzo”: è questa la Milano che si prepara ad accogliere Papa Francesco, dal quale ha bisogno di essere confermata nella fede. Lo racconta ad ACI Stampa il Cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano.
C’è la Milano con il cuore in mano, la Milano dello straordinario e organizzatissimo lavoro della Caritas Ambrosiana e delle parrocchie. Ma c’è anche una Milano dalla grande attività culturale, sviluppatasi grandemente sotto il Cardinale Carlo Maria Martini e che oggi lavora sull’impianto culturale attraverso i “Dialoghi di Vita Buona”. È anche questa Milano che Papa Francesco andrà a visitare, e che resterà sempre sullo sfondo della sua visita.
Una Madonnina che è presso la parrocchia, restaurata, che viene dalle vecchie case popolari. E una stola. Sono i due doni che Papa Francesco riceverà durante la sua visita alle Case Bianche a Milano. E la stola ha una storia particolare, perché nasce da un’opera di misericordia.
Il primo passaggio di Papa Francesco nel carcere di San Vittore sarà un incontro con le donne carcerate e i loro bambini. Ma è un incontro speciale. Perché a San Vittore non ci sono bambini. C’è, è vero, la legge che permette ai bambini sotto i tre anni di rimanere con la madre. Ma a San Vittore le madri sono in uno stabile di proprietà del comune, come una casa, e le agenti che le controllano sono in borghese. Si chiama progetto ICAM (Istituto di Custodia Attenuata per Madri Detenute) ed è il fiore all’occhiello dell’amministrazione di San Vittore.
C’è una Madonnina recuperata dalle vecchie case popolari in un cortile, e sarà lì che Papa Francesco sosterà, dopo essere entrato in due o tre appartamenti, in quello che sarà il primo approccio con Milano. Perché Papa Francesco comincerà la sua visita dalle Case Bianche, il primo quartiere che si trova arrivando dall’aeroporto di Linate.
In dialetto lombardo “scurolo” significa “luogo scuro”. Ed è questo il nome che è stato dato alla cripta del Duomo di Milano, lì dove sono sepolte le spoglie di San Carlo Borromeo. Come Giovanni Paolo II e Benedetto XVI prima di lui, Papa Francesco scenderà nello “scurolo”, arriverà davanti alla tomba di San Carlo, e vi sosterà in preghiera, sotto una decorazione d’argento di 15 quintali che fu donata da Alessandro Manzoni. È lì, nello “scurolo”, che la Chiesa ambrosiana prega.
Quando il Papa incontra un senzatetto, l’approccio è semplice. “Buongiorno”, “Come stai”. Lo racconta Papa Francesco stesso, in una intervista che ha rilasciato al periodico “Scarp’ de’ tenis”, mensile della strada, progetto editoriale e sociale sostenuto da Caritas Ambrosiana e Caritas Italiana. Una intervista in cui parla anche di Milano, e dice che spera che ci sia “tanta gente” ad accoglierlo.
Martino V, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI: sono i tre Papi che hanno varcato la soglia del Duomo di Milano. A loro, si aggiungerà anche Papa Francesco, per la visita alla città prevista per il 25 marzo. A un mese dall’arrivo di Francesco, tutta la diocesi si sta preparando alacremente per poter accogliere al meglio il successore di Pietro.
Lo aveva anticipato il Cardinale Angelo Scola inaugurando l’anno accademico della Università Cattolica di Milano, ma oggi il programma del viaggio di Papa Francesco a Milano, stabilito per il 25 marzo 2017, ha preso una forma definitiva nella conferenza stampa che si è tenuta in Curia arcivescovile a Milano, alla presenza dello stesso arcivescovo di Milano e di monsignor Bruno Marinoni, moderator curiae dell’arcidiocesi.
Ci sarà una grande Messa nel Parco di Monza al centro della visita di Papa Francesco a Milano il prossimo 25 marzo. Lo ha annunciato il Cardinale Angelo Scola, arcivescovo della città, nel corso dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Cattolica di Milano. Il Cardinale Scola ha anche detto che il programma sarà reso noto domani.
La Sala Stampa Vaticana ha annunciato che Papa Francesco si recherà sabato 25 marzo 2017 in visita all'Arcidiocesi di Milano.