L’esortazione apostolica postsinodale Christus Vivit dedicata ai giovani che Papa Francesco ha firmato stamane al termine della Messa celebrata nella Santa Casa di Loreto sarà resa pubblica il prossimo 2 aprile. Lo ha annunciato il Direttore ad interim della Sala Stampa della Santa Sede Alessandro Gisotti.
In quella che è la Casa di Maria, ma anche “la casa dei giovani”, “la casa della famiglia” e la casa dei malati, Papa Francesco firma una esortazione post-sinodale del Sinodo sui giovani, intitolata “Cristo vive”. Ma Papa Francesco fa di più: pone giovani alla sequela di Maria, “modello di ogni vocazione”, e lancia il progetto Loreto, per un santuario che sia centro vocazionale e che sia aperto fino a tardi, luogo ideale per continuare anche le GMG e gli Incontri Mondiali della Famiglia, e rilancia l’importanza e la missione “essenziali” della famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna.
Prende il via in questi minuti la visita di Papa Francesco a Loreto, sulle orme dei suoi predecessori Giovanni XXIII, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Tra i tanti gruppi che attendono il Papa quello più numeroso, colorato e vivace è quello dell’UNITALSI, da sempre impegnata nell’assistere i malati e i diversamente abili. E proprio qui a Loreto, ieri mattina, si è concluso il pellegrinaggio dei giovani dell’UNITALSI. E con tre di loro, tre ragazzi che dedicano il loro tempo per gli altri - Giorgia, Fabrizio e Giancarlo - ACI Stampa ha parlato dell’attesa che stanno vivendo e del loro raduno che si è concluso alla vigilia dell’arrivo di Francesco.
Il 25 marzo, Solennità dell’Annunciazione del Signore, Papa Francesco si reca in visita a Loreto e firmerà, offendo alla Vergine Maria, l’Esortazione post-sinodale del Sinodo dei Vescovi sul tema ‘I giovani, la fede e il discernimento vocazionale’, tenutosi in Vaticano dal 3 al 28 ottobre 2018: sarà una giornata per i giovani.
Papa Francesco visiterà, tra un mese, la Santa Casa di Loreto. L’annuncio è arrivato ieri sera. A darlo l’arcivescovo Fabio Dal Cin, prelato di Loreto e delegato pontificio per il Santuario della Santa Casa, al termine della recita della preghiera del Rosario.