La sfida della “fedeltà creativa”, per guardare al futuro; dare “nuovo slancio” ai centri di formazione; diventare “artigiani del discernimento comunitario”. È il compito che Papa Francesco consegna alla Mariapoli di Loppiano.
Si chiama Phra Mathongrattana, ma il suo nome da focolarino è “Luce Ardente”. Perché questo monaco buddista, definito da alcuni “il San Paolo del Buddismo”, ha sposato in pieno l’ideale del movimento dei focolari. Tanto da venire con i suoi monaci a Loppiano, partecipare alla vita della comunità cattolica, persino pregare di fronte il tabernacolo. “Ho imparato l’amore di Chiara Lubich: l’amore senza confini”, dice ad ACI Stampa.
Sarà “Libertango” di Astor Piazzolla una delle canzoni con cui il Movimento dei Focolari darà il benvenuto a Papa Francesco. E il tango argentino sarà eseguito da un quintetto di eccezione, con un sacerdote italiano di madre peruviana, un musulmano, una cristiana evangelica. Perché è questo che caratterizza il Movimento dei Focolari: l’idea di creare comunione, lo spirito dell’unità.