Non solo la grande storia dei martiri greco cattolici beatificati da Papa Francesco, ma anche le storie più piccole e significative. Come quella di un bambino ortodosso in stampelle che ha viaggiato per 400 chilometri per incontrare il Papa a Blaj. Il vescovo Claudiu Pop, ausiliare della Arcieparchia greco cattolica di Fagaras e Alba Iulia, fa con una certa emozione un bilancio della visita di Papa Francesco a Blaj, e ne svela i simboli. A partire dal trono su cui sedeva Papa Francesco
Una torta che rappresenta un cuscino rosso e decorata di rose bianche è stata appositamente preparata per Papa Francesco e il suo seguito a Blaj. La torta ha concluso il pranzo che Papa Francesco e il suo seguito hanno avuto nella cittadina, dopo la beatificazione dei sette martiri greco-cattolici.
Iuliu Hossu, Vasile Aftenie, Ioan Bălan, Valeriu Traian Frenţiu,. Ioan Suciu, Tit Liviu Chinezu e Alexandru Rusu.
All’ingresso della città c’è una lupa, a simboleggiare le origini latine, come in molte città rumene. Ma Blaj è qualcosa di più: Blaj ha fatto del suo legame con Roma una ragione di essere, e questa ragione di essere ne ha fatto il cuore religioso dei cattolici romeni di rito bizantino. Blaj è “la piccola Roma”.