In una delle ultime conversazioni che il biografo del Papa, Peter Seewald di Monaco di Baviera, poté avere con Benedetto XVI, nel congedarsi gli chiese: “Lei è la fine del vecchio o l’inizio del nuovo?”. La risposta del Papa fu breve e sicura: “L’una e l’altro” rispose.
"Chi crede non è mai solo". Sono parole, indelebili, pronunciate da Papa Benedetto XVI il 24 aprile 2005, nell'omelia della Messa di inaugurazione del pontificato. Nella sua lunga ed intensa vita, Papa Benedetto ha sempre creduto vivendo e testimoniando la sua fede con la parola e con le opere. E per tutta la sua vita non è mai, quindi, rimasto solo.
Anche il Papa Emerito Benedetto XVI ha voluto ricordare Madre Angelica, fondatrice di EWTN, affermando che morire il giorno di Pasqua "è un dono". A riferirlo a Catholic News Agency è stato l'Arcivescovo Georg Gänswein, Prefetto della Casa Pontificia e segretario particolare di Benedetto XVI.
La pratica pastorale di Papa Francesco “si esprime proprio nel fatto che egli ci parla continuamente della misericordia di Dio. È la misericordia quello che ci muove verso Dio, mentre la giustizia ci spaventa al suo cospetto. A mio parere ciò mette in risalto che sotto la patina della sicurezza di sé e della propria giustizia l’uomo di oggi nasconde una profonda conoscenza delle sue ferite e della sua indegnità di fronte a Dio. Egli è in attesa della misericordia. Non è di certo un caso che la parabola del buon samaritano sia particolarmente attraente per i contemporanei. E non solo perché in essa è fortemente sottolineata la componente sociale dell’esistenza cristiana, né solo perché in essa il samaritano, l’uomo non religioso, nei confronti dei rappresentanti della religione appare, per così dire, come colui che agisce in modo veramente conforme a Dio, mentre i rappresentanti ufficiali della religione si sono resi, per così dire, immuni nei confronti di Dio”. Lo spiega, in un intervento colloquiale pubblicato in un convegno organizzato dai Gesuiti lo scorso ottobre, il Papa Emerito Benedetto XVI.
Sul volo che lo ha riportato in Italia dal Messico Papa Francesco ha “affrontato” la consueta conferenza stampa con i giornalisti ammessi sull’aereo papale. Un lungo e intenso botta e risposta in cui Papa Bergoglio ha affrontato i temi di più stretta attualità. Dalla lotta alla pedofilia all’incontro con il Patriarca Kirill e alle reazioni dei cattolici ucraini fino al disegno di legge sulle unioni civili in Italia passando per la campagna elettorale per la presidenza degli Stati Uniti ed il tema dell’immigrazione.
"Il Papa ci ha colti un po' di sopresa". Così Padre Federico Lombardi, Direttore della Sala Stampa Vaticana, apriva il briefing sulla rinuncia che Papa Benedetto XVI aveva annunciato pochi minuti prima ai Cardinali riuniti per il concistoro su alcune cause di canonizzazione. Un annuncio, quello di Benedetto XVI, che giungeva - commentava davanti al Papa il Cardinale Decano Angelo Sodano - "come un fulmine a ciel sereno". E' un giorno festivo, l'11 febbraio, per la Città del Vaticano. E l'11 febbraio 2013 è diventato un giorno storico.
Papa Benedetto XVI pionere del web. E’ stato infatti il Papa Emerito a dare il via all’account Twitter @Pontifex nel dicembre 2012. E da allora il profilo Twitter del Romano Pontefice è andato sempre in crescendo.
Un regalo di Natale speciale per ACI Stampa. Nel pomeriggio del 21 dicembre, lo staff di ACI Stampa ha potuto incontrare il Papa emerito Benedetto XVI nei Giardini Vaticani, al termine della recita del Rosario. Circa 20 minuti di incontro, in maniera informale e incredibilmente naturale, con il Papa emerito.
“Tredici giorni prima della morte di san Giovanni Paolo II, durante la Via Crucis, l'allora cardinale Ratzinger ha parlato della sporcizia della Chiesa. Lui ha denunciato per primo. Poi muore Giovanni Paolo II, e Ratzinger, che era decano, nella messa pro eligendo Pontifice, ha parlato della stessa cosa. Noi lo abbiamo eletto per questa sua libertà di dire le cose. È da quel tempo che è nell'aria che in Vaticano c'è corruzione. Dobbiamo continuare l'opera di pulizia”. Papa Francesco, volo Bangui-Roma, 30 novembre 2015.
Per la quinta volta nel Palazzo Apostolico si è svolta ieri la cerimonia di consegna del Premio Ratzinger, quello che ormai tutti gli studiosi chiamano il Nobel della teologia.
“Per Benedetto XVI, l’attenzione nei confronti della dignità della vita, già a partire dai suoi inizi fino al suo termine naturale, è la condizione necessaria affinché la vita, che per gli uomini è un bene inviolabile di cui non si può disporre a proprio piacimento, venga percepita ed accettata come un dono del Creatore. La vita, in quanto dono di Dio, ha la propria dignità e la propria inviolabilità - così afferma Benedetto in altri interventi - ed entrambe queste qualità non possono essere messe in discussione sia per chi soffre, che per chi è portatore di handicap e per chi non è ancora nato. La dignità della vita è insita nella natura umana. E da ciò emergono i diritti e i doveri dell’uomo sia nei confronti del prossimo, quando lo si incontra concretamente, sia nei confronti della società, intesa come tessuto sociale in cui si muovono gli individui”. Lo ha ricordato il Cardinale Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, Gerhard Muller, nel corso di un intervento dedicato alla teologia della vita nell’opera di Joseph Ratzinger – Benedetto XVI.
E’ stata inaugurata ieri in Vaticano, alla presenza del Cardinale Gianfranco Ravasi – Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura – e di Monsignor Georg Ganswein – Prefetto della Casa Pontificia e segretario particolare del Papa Emerito - la Biblioteca Ratzinger – Benedetto XVI dedicata interamente all’opera del Papa Emerito e situata presso il Pontificio Collegio Teutonico, in Vaticano.
14 marzo 2010. Papa Benedetto XVI entra e predica nella Chiesa Evangelica Luterana di Roma. Un evento che domani si ripeterà con la visita del suo successore, Papa Francesco.
Un incontro speciale, quello avvenuto in Vaticano nel pomeriggio di giovedì 29 ottobre, per un gruppo di 16 tra sacerdoti e seminaristi della Diocesi di Carpi, guidati dal Vescovo Monsignor Francesco Cavina: il Papa Emerito Benedetto XVI ha raggiunto il gruppo presso la grotta di Lourdes nei Giardini Vaticani, per poi intrattenersi con tutti nella sua residenza - il monastero Mater Ecclesiae - per circa un'ora.
Papa Francesco arriva a Cuba 17 anni dopo Giovanni Paolo II e 3 dopo Benedetto XVI. Quella di Jorge Mario Bergoglio è infatti la terza visita di un Pontefice nell’isola caraibica. Le attese sono tante, soprattutto per la comunità cattolica che proprio grazie ai viaggi apostolici di Karol Wojtyla prima e di Joseph Ratzinger poi ha visto migliorare sensibilmente le proprie condizioni di vita.
Alcuni giorni fa, in occasione del 37/mo anniversario dell’elezione di Giovanni Paolo I, il Vescovo di Belluno Mons. Giuseppe Andrich – celebrando una messa a Canale d’Agordo, paese natale di Albino Luciani – ha annunciato che nella positio della causa di beatificazione del Servo di Dio Giovanni Paolo I è stata inserita la testimonianza scritta di un suo successore: il Papa Emerito Benedetto XVI.
Una festa tutta particolare per Padre Gioele Schiavella, Parroco emerito della Pontificia Parrocchia di Sant’Anna in Vaticano. Nella mattinata del 28 luglio, il Padre agostiniano, che ha festeggiato il 70° anniversario dell’ordinazione presbiterale, e l’intera comunità a cui è affidata la Parrocchia Pontificia, ha concelebrato la Messa con il Papa Emerito Benedetto XVI nella cappella del Monastero Mater Ecclesiae.
Papa Benedetto è ritornato in Vaticano e ha salutato la città di Castelgandolfo che lo ringrazia con un un abbraccio di affetto. Il Papa ha inviato una lettera di ringraziamento ed un libro in dono al sindaco Milvia Monachesi.
Nel suo articolato discorso di ringraziamento per il conferimento del dottorato honoris causa da parte della Pontificia Università Giovanni Paolo II e dell’Accademia di Musica di Cracovia, il Papa Emerito Benedetto XVI si è soffermato su tre parole chiave: musica, liturgia e Concilio Vaticano II.
Il Papa Emerito Benedetto XVI ha lasciato stamane la sua residenza in Vaticano per raggiungere il Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo dove si fermerà fino al prossimo 14 luglio per un periodo di riposo, accettando così l’invito rivoltogli da Papa Francesco. Lo ha annunciato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi.