Benedetto XVI è Papa da poco meno di sei mesi quando si trova - nell’ottobre 2005 - a presiedere il suo primo Sinodo. E’ l’XI Assemblea Generale Ordinaria e il tema prescelto riguarda "L'Eucaristia: fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa”.
Gli abusi sessuali su bambini e ragazzi non sono solo un crimine odioso ma anche un grave peccato che offende Dio e ferisce la dignità della persona umana creata a sua immagine. Sono le parole di Papa Benedetto XVI pronunciate davanti ai Vescovi irlandesi, convocati d'urgenza in Vaticano nel febbraio 2010 dopo l'esplosione dello scandalo pedofilia.
Papa Benedetto compie oggi 91 anni e continua a spendere la sua lunga vita per la Chiesa. In costante preghiera. Sta camminando - ce lo ha detto lui stesso - versa la meta e in questo pellegrinaggio tutta la Chiesa - a cominciare da Papa Francesco - sente la sua presenza rassicurante, silenziosa ed orante. Il Papa Emerito oggi sarà festeggiato dalla sua famiglia nel Monastero Mater Ecclesiae - ci sarà anche un piccolo omaggio musicale offerto da una rappresentanza della Guardia Svizzera.
”La frase che mi è stata attribuita è una pura invenzione. Non è vera, è falsa! Vorrei sapere chi ha inventato questa finzione. Da due giorni ricevo molte e-mail che riportano questa frase e che esprimono preoccupazione”.
“Il mio cuore è pieno di gratitudine per i 90 anni che il buon Dio mi ha dato”. Sono le parole commosse di Benedetto XVI intervenuto alla festa bavarese organizzata per il suo novantesimo compleanno - caduto ieri - al Monastero Mater Ecclesiale in Vaticano.
Morire il giorno di Pasqua è un dono, disse Benedetto XVI appresa la notizia della dipartita di Madre Angelica, Fondatrice di EWTN. Ma anche compiere 90 anni il giorno di Pasqua è senza dubbio un dono. Duplice. E il dono lo ha ricevuto oggi Papa Benedetto che - appunto - compie 90 anni.
Papa Francesco si è recato ieri pomeriggio al monastero "Mater Ecclesiae" per porgere, come ogni anno, gli auguri di Pasqua a Benedetto XVI. In questa occasione però la visita ha avuto un doppio carattere celebrativo: per il prossimo 90º compleanno del Papa Emerito. Lo riferisce un comunicato ufficiale della Sala Stampa Vaticana.
“Grazie per il vostro lavoro, davvero siete tanti!” Papa Benedetto XVI lo ha detto ad un gruppo di rappresentanti della famiglia EWTN di Roma.
Ormai è una delle abitudini del pontificato di Papa Francesco. I bigliettini con le richieste di preghiere il Papa li mette sotto la statuina di San Giuseppe addormentato che ha nel suo studio nell’appartamento di Santa Marta.
Sembra ieri. Era un giorno festivo in Vaticano. L’11 febbraio è l’anniversario della nascita dello Stato della Città del Vaticano. Una giornata invernale uggiosa, non particolarmente fredda a Roma. Una giornata normale, fino alla tarda mattinata quando con un annuncio di poche righe - in un latino perfetto - Papa Benedetto XVI rendeva nota al mondo una decisione storica. La sua rinuncia al pontificato.
“ Fu una giornata splendida”. Le parole di Joseph Ratzinger che ricordano quell’undici ottobre 1962 sono un incipit talmente personale per una grande opera di interpretazione del Concilio che sembrano quasi fuori luogo. Eppure è tutto lì.
Tra me e Papa Francesco non vi sono inversioni di marcia o rotture di linea. A dirlo è il Papa Emerito Benedetto XVI nel libro intervista Ultime Conversazioni scritto con il giornalista tedesco Peter Seewald. Papa Benedetto non nasconde affetto e ammirazione per il suo successore. E questo è noto. Il pontificato bergogliano secondo Benedetto XVI è allegro, carismatico e fresco. Da cardinale - ricorda Ratzinger - Bergoglio si è dimostrato “uomo molto deciso, uno che in Argentina diceva con molta risolutezza questo di fa e questo non si fa. La sua cordialità, la sua attenzione nei confronti degli altri sono aspetti di lui che non mi erano noti. Perciò è stata una sorpresa”.
Chi si aspettava grandi rivelazioni è certamente deluso. Nelle sue “ Ultime conversazioni” Benedetto XVI racconta se stesso con dolcezza e umiltà, ma anche con la chiara consapevolezza di quello che ha portato a termine nella sua vita e nel Pontificato.
Gioia e amore. Le chiavi del pontificato di Benedetto XVI sono nelle parole del cardinale Mueller successore di Ratzinger alla Congregazione per la dottrina della fede, che ha salutato il Papa Emerito nella celebrazione dei suoi 65 anni di sacerdozio voluta da Papa Francesco e che si è svolta nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico.
Nel periodo di Pasqua si sa i parroci vanno nelle case per benedire le famiglie. Succede anche in Vaticano e succede anche che il parrocco della parrocchia di Sant’ Anna vada ad incontrare una famiglia molto speciale. Quella del Papa Emerito Benedetto XVI.
C’è una chiave musicale che segna la teologia e il pontificato di Benedetto XVI, ed è l’amore. Quello della Deus caritas est, la prima enciclica di Papa Benedetto che ha appena compiuto 10 anni. A questo testo lo scorso novembre è stato dedicato un convengo e oggi vengono pubblicati gli atti.
“Una impresa molto ambiziosa, perché il primo articolo del teologo Ratzinger è di più di mezzo secolo fa e l’ultimo ...potrebbe non essere ancora stato scritto!”.
Anche il Papa Emerito Benedetto XVI ha voluto ricordare Madre Angelica, fondatrice di EWTN, affermando che morire il giorno di Pasqua "è un dono". A riferirlo a Catholic News Agency è stato l'Arcivescovo Georg Gänswein, Prefetto della Casa Pontificia e segretario particolare di Benedetto XVI.
É una lettura della Deus caritas est alla luce dell’ Anno santo della misericordia quella che il cardinale Gerhard Müller, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede offre in apertura della conferenza internazionale promossa da Cor Unum a dieci anni dalla pubblicazione della prima enciclica di Benedetto XVI. Dio è amore, e l’ amore e la verità, spiega il cardnale, creano un mondo nuovo.
Nel Pontificio istituto di Santa Maria dell’ Anima c’è una vetrata modernissima che ritrae Papa Benedetto XVI in modo originale, da Papa regnante e da Papa emerito contemporaneamente. La vetrata è opera del salisburghese Johann Weyringer.