Monza non è solo il luogo dove Papa Francesco ha celebrato Messa durante il suo viaggio a Milano e in terra ambrosiana. È anche un luogo che ha un forte legame con la sede apostolica, tanto da mantenere il rito romano invece del rito ambrosiano celebrato nella diocesi. Ed è il luogo dove si trova uno dei simboli della Chiesa ancora indivisa: la croce di San Gregorio Magno.
Tre famiglie, tre frammenti rappresentativi della realtà delle Case Bianche. Papa Francesco si è presentato alla porta di ciascuna di loro, vi ha trascorso in generale tra i 5 e i 6 minuti, ha detto pochissime parole e ascoltato sempre. Questo raccontano le famiglie Pasquale, Milhoual e Oneta, che hanno ricevuto la visita personale di Papa Francesco.
Una città che sta imparando ad abolire ogni esclusione e una città che ha voglia di rinnovarsi, e che allo stesso tempo è in cerca di senso. Ma anche una città più realista, che vive l’avventura di essere davvero “città di mezzo”: è questa la Milano che si prepara ad accogliere Papa Francesco, dal quale ha bisogno di essere confermata nella fede. Lo racconta ad ACI Stampa il Cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano.