“La sobria ebbrezza dello Spirito”. Padre Raniero Cantalamessa prosegue su questo tema le riflessioni sullo Spirito Santo, nella terza predica di Avvento, alla presenza di Papa Francesco e della Curia romana. La Pentecoste, ha sottolineato il predicatore della Casa Pontificia, “non è un evento chiuso, ma una possibilità sempre aperta nella Chiesa.”
Lo Spirito Santo e il carisma del discernimento. E’ il tema su cui si è soffermato padre Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia, per la seconda predica di Avvento, stamani nella Cappella Redemptoris Mater in Vaticano, alla presenza di Papa Francesco e della Curia romana.
“Lo Spirito Santo non è un parente povero nella Trinità, non è un semplice modo di agire di Dio, una energia o un fluido che pervade l’universo come pensavano gli stoici; è una relazione sussistente, dunque una persona. E non tanto la “terza persona singolare” quanto piuttosto “la prima persona plurale”: il “noi” del Padre e del Figlio”. E’ il pensiero che Padre Raniero Cantalamessa rimarca lungo tutto il filo della sua prima predica di Avvento.
E’ la seconda volta che la Chiesa cattolica celebra l’evento di carattere ecumenico istituto nel 2015 da Papa Francesco, la Giornata Mondiale di preghiera per la cura del Creato. Papa Francesco presiede i Vespri nella Basilica Vaticana e l’omelia della celebrazione è tenuta dal Predicatore della Casa Pontificia, Padre Raniero Cantalamessa.
L’unico giorno in cui la Chiesa non celebra la liturgia eucaristica è il giorno della morte di Gesù. Ma si adora la croce, e l’amore che ha portato su quella croce Dio stesso per noi.
Una riflessione sull’ecumenisco quella che Padre Cantalamessa ha proposto come conclusiva della serie dedicata al Concilio per la Quaresima in Curia.
É stata dedicata alla famiglia la quarta predica di Quaresima di Padre Catalamessa nella cappella "Redemptoris Mater" in Vaticano.Come riferisce la Radio Vaticana il predicatore ha parlato della “gender revolution” dello “scempio del dono della sessualità”. Alla luce della Gaudium et Spes, il francescano ha ribadito il valore del matrimonio come comunione di vita tra uomo e donna, uniti e distinti a immagine di Dio Uno e Trino, Sacramento fondato sul dono reciproco che, non è atto passeggero, ma “permanente”.
Dio non è come gli idoli pagani, ma è uno che parla. Padre Cantalamessa ha tenuto questa mattina la predica di Quaresima per il Papa e per la Curia sul tema della comunicazione di Dio, che cambia del tutto con Geù: la Parola si fa carne, Dio parla anche con voce umana.
Padre Raniero Cantalamessa, Predicatore della Casa Pontificia, ha tenuto stamane alla presenza del Papa la seconda predica di Avvento. Il religioso – secondo quanto riferito dalla Radio Vaticana – ha affrontato il tema della santità.
E’ la Lumen Gentium il filo rosso che guida le tre prediche di Avvento alla Curia Romana. Padre Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia, parte dalla costituzione conciliare Lumen Gentium per dare un affresco della Chiesa di oggi. Perché “non si accetta Cristo per amore della Chiesa, ma si accetta la Chiesa per amore di Cristo”. Anche di fronte – afferma – ad una Chiesa “sfigurata dal peccato di tanti suoi rappresentanti.”.
“La terra è il talento che tutti insieme abbiamo ricevuto e di cui dobbiamo rendere conto.” E’ uno dei passaggi della predica che Padre Raniero Cantalamessa ha proposto questo pomeriggio nella basilica di san Pietro in occasione della Veglia di preghiera che Papa Francesco ha voluto per la Giornata per la cura del Creato.