Grandi festeggiamenti a Roma dal mondo di Padre Pio per l’annuale ricorrenza della sua festa. Migliaia di devoti del Santo di Pietrelcina con i 600 gruppi di preghiera del Lazio si raduneranno presso la Chiesa di San Salvatore in Lauro, in via dei Coronari, per commemorare Padre Pio con un ricco programma di eventi in occasione della sua Festa Liturgica.
Qualche giorno fa, e precisamente il 10 agosto, un gruppo di pellegrini di Pietrelcina ha raggiunto, nelle prime ore della mattinata, il Duomo di Benevento per poi partecipare alla celebrazione eucaristica, presieduta dall’arcivescovo, mons. Felice Accrocca, in occasione del 107mo anniversario dell’ordinazione sacerdotale di Padre Pio. Un percorso di oltre 12 km per ricordare lo stesso compiuto dal frate cappuccino quella mattina del 10 agosto 1910 insieme alla mamma Grazia e al parroco don Salvatore Pannullo. A guidare il gruppo l’attuale parroco del piccolo centro del Sannio p. Giuseppe D’Onofrio e l’ultranovantenne Cosimo Cavalluzzo.
“E’ una grande gioia essere qui per il primo centenario di Padre Pio a San Giovanni Rotondo, è un evento di grazia: Padre Pio è stato un riflesso visibile della misericordia di Dio”. Lo ha detto il Cardinale Angelo Bagnasco, presiedendo la messa a San Giovanni Rotondo in occasione della memoria liturgica di San Pio da Pietrelcina.
Il 5 maggio 1956 Padre Pio da Pietralcina fondò il suo ospedale: Casa Sollievo della Sofferenza, fortemente voluto e desiderato dal Santo, proprio nella sua amata Puglia.
Il legame tra Padre Pio e l’Iraq è dato da un sacerdote francese, musicista, regista e autore di documentari, funzionario ONU, e quindi collaboratore della Segreteria di Stato del Cardinal Casaroli, fino ad essere, nel febbraio 2003, colui che organizzò l’incontro tra San Giovanni Paolo II e Tareq Aziz, cristiano, numero due di Saddham Hussein in Iraq, recentemente scomparso, alla vigilia della Seconda Guerra del Golfo. È tutto questo padre Jean Marie Benjamin, un sacerdote francese con una storia tutta da raccontare. Che deve il lungo percorso che lo portò al sacerdozio proprio ad un incontro con Padre Pio, avvenuto nel marzo 1968.
Mezzo milione per Padre Pio e Padre Leopoldo. Lo comunica il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. “Il primo grande evento previsto dal calendario del Giubileo- si legge in un comunicato ufficiale- ha riscontrato un flusso di pellegrini sopra ogni aspettativa”. Inoltre “la presenza costante dei mass media - ai quali vorremmo rivolgere un ringraziamento particolare - ha permesso anche ai malati, ai carcerati, agli anziani costretti a casa di seguire le celebrazioni attraverso la televisione e le dirette radiofoniche”.
Una messa familiare, intima, al fianco delle spoglie dei due santi cappuccini che hanno messa al centro della vita la confessione, cioè la conversione e il perdono.
"San Pio da Pietrelcina vi ha aiutato a scoprire il tesoro della vita, che è l’amore di Dio, e a sperimentare la bellezza del perdono e della misericordia del Signore". Lo ha detto il Papa salutando in Piazza San Pietro i Gruppi di Preghiera di Padre Pio, i dipendenti della Casa Sollievo della Sofferenza e i fedeli dell’arcidiocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, convenuti a Roma in occasione della traslazione del corpo di San Pio per il Giubileo della Misericordia
Fino al prossimo 10 febbraio a pochi passi da San Pietro per chi vuole conoscere da vicino San Pio sono esposti alcuni ricordi sacri della vita del frate.
Esce oggi in libreria per i tipi della TAU un libro molto particolare su San Pio da Pietralcina. Raffaele Iaria, ne è l’autore. Scrittore e giornalista, sposato con un figlio, si occupa di informazione religiosa, di migrazioni, ed è autore di molti libri.
Fervono i preparativi per l’ostensione dei corpi di San Pio da Pietrelcina e San Leopoldo Mandic a Roma dal 3 febbraio, evento particolarissimo che inaugura la stagione dei pellegrinaggi del Giubileo della Misericordia con i due santi confessori, voluti da Papa Francesco in Vaticano per mostrarli come esempio ai Missionari della Misericordia, i sacerdoti che, in questo Anno Santo, porteranno il sacramento della penitenza ovunque. Il 3 febbraio la chiesa dell’accoglienza sarà quella di San Lorenzo al Verano, poi nei giorni 4 e 5 i due santi sosteranno nella chiesa di San Salvatore in Lauro, in via dei Coronari, e, nel pomeriggio del 5, entreranno con una grande processione nella Basilica di San Pietro.
“Ad oggi hanno partecipato agli eventi giubilari 1.392.000 persone. Un dato interessante è che il 40% delle presenze proviene dall’estero. Non è questo il criterio per giudicare il successo o meno del Giubileo. Un Anno Santo della misericordia va molto al di là dei numeri per toccare il cuore e la mente delle persone per aiutarle a comprendere il grande amore con il quale Dio si fa presente nella loro vita quotidiana. E’ un tempo in cui verificare la nostra vita di fede e comprendere se siamo capaci di conversione e di rinnovamento, che provengono proprio dal saper fissare lo sguardo sull’essenziale. Un bilancio generale del Giubileo, in ogni caso, non si fa dopo neppure due mesi, ma alla sua conclusione. Ogni altra considerazione al momento rimane parziale, provvisoria e non merita particolare attenzione”. Lo ha detto stamane Mons. Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’invio dei Missionari della Misericordia e della traslazione temporanea a Roma delle spoglie di San Pio da Pietrelcina e di San Leopoldo Mandić.
E’ ormai ufficiale: l’urna con le spoglie di Padre Pio da Pietrelcina sosterranno, dall’11 al 14 febbraio, nel centro del beneventano che ha dato i natali al primo sacerdote stimmatizzato della storia. La notizia è arrivata in questi giorni direttamente dai cappuccini della comunità monastica che vive a Pietrelcina.
Padre Pio diceva ai suoi fedeli: «perché venite da me se nel vostro paese avete Luisa Piccarreta?» Mistica, pugliese, Luisa prima di tornare alla Casa del Padre nel 1947 ha lasciato 10mila pagine intrise di fede e spiritualità. Il messaggio della "Serva di Dio", "Figlia della divina volontà", ha raggiunto e conquistato i cinque continenti assicurando la nascita di oltre duecento associazioni a lei dedicate e l'avvio del processo di beatificazione.