Arrivare a San Giovanni Rotondo da Padre Pio significa che "siamo innanzitutto dei pellegrini, il pellegrinaggio per noi equivale ad esprimere il concetto della nostra vita. Il pellegrino sa dove sta andando, il pellegrino conosce la meta da raggiungere. La vita dell’uomo è un pellegrinaggio, ma spesso purtroppo dobbiamo constatare che per tanti è piuttosto un errare, un andare senza una meta, andare qua e là senza sapere dove e come raggiungere l’obiettivo finale. Il pellegrino sa che l’obiettivo ultimo da raggiungere è l’incontro con il Signore". Lo ha detto l'Arcivescovo Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, presiedendo ieri a San Giovanni Rotondo la Messa per la memoria liturgica di San Pio da Pietrelcina.
Migliaia di devoti di Padre Pio, con i 600 gruppi di preghiera del Lazio, si raduneranno presso la Chiesa di San Salvatore in Lauro, in via dei Coronari, per commemorare il Santo di Pietrelcina con un ricco programma di eventi in occasione della sua festa liturgica.
Il 6 gennaio due momenti caratterizzano l’Epifania nel rione Ponte di Roma: il bacio del “Bambinello di Padre Pio” e la calata della Befana dai tetti.
Varcherà per la prima volta i confini nazionali l’abito delle stimmate di Padre Pio. Dopo aver sostato in numerose località italiane, tra le quali Assisi e La Verna, dal 3 al 12 dicembre prossimo il saio del Frate stimmatizzato sarà portato in Polonia, dove farà tappa in sette città, tra cui la capitale Varsavia, per terminare il suo itinerario nella Cracovia di cui è stato arcivescovo san Giovanni Paolo II. L’ultima tappa polacca sarà proprio nella chiesa a lui intitolata, costruita alla periferia della città.
La presenza della Madonna è stata una costante per tutta la vita di Padre Pio, tanto da fargli affermare: “Io mi sento come una barchetta a vela, spinto dal respiro della Mamma Celeste”. E un legame molto forte è anche quello che c’è tra San Pio e la Madonna di Pompei.
Grandi festeggiamenti a Roma per l’annuale ricorrenza della festa di Padre Pio. Migliaia di devoti del Santo di Pietrelcina si raduneranno presso la Chiesa di San Salvatore in Lauro, in via dei Coronari, per commemorare Padre Pio con un ricco programma di eventi in occasione della sua Festa Liturgica.
Il 50° anniversario della morte di Padre Pio, l’Anno Europeo del Patrimonio culturale, la Canonizzazione di Papa Paolo VI e il 40° anniversario della morte di Papa Giovanni Paolo I, oltre alle opere di due grandi pittori veneziani, Tintoretto e Canaletto: sono questi i cinque nuovi francobolli del Vaticano, presentati oggi e realizzati dall’Ufficio Filatelico e Numismatico della Santa Sede.
Inizia tutto da lì, dai piccoli, dai malati, dai figli di Padre Pio che volle per i sofferenti una casa che non solo li curasse ma li dove si sentissero amati.
“Pietrelcina la tengo tutta chiusa nel mio cuore”, scriveva Padre Pio il 22 dicembre 1926 al fratello Michele.
L’opera più visibile lasciata da Padre Pio è un ospedale che ormai è diventato tra i più grandi e i più all’avanguardia d’Italia. Si chiama Casa Sollievo della Sofferenza, oggi è proprietà della Santa SEde per desiderio dello stesso padre Pio, e Benedetto XVI non esitò a definirlo “un miracolo” quando lo visitò ad ottobre 2006.
“Siate come piccole api spirituali, le quali non portano nel loro alveare altro che miele e cera. La vostra casa sia tutta piena di dolcezza, di pace, di concordia, di umiltà e di pietà per la vostra conversazione”. I Gruppi di preghiera di Padre Pio si fondano sulle parole del Santo di Pietrelcina. Perché ai fedeli che andavano da lui, Padre Pio raccomandava di pregare.
Un aspetto essenziale del sacerdozio "ravvisabile nella vita di padre Pio, è l’offerta che il sacerdote fa di se stesso, in Cristo e con Cristo, come vittima di espiazione e di riparazione per i peccati degli uomini". Così nel maggio 1987 Papa Giovanni Paolo II parlava di Padre Pio a San Giovanni Rotondo, primo Pontefice a rendere omaggio al futuro santo francescano che lui stesso avrebbe canonizzato nel 2002.
Ricordare San Pio da Pietrelcina (1887-1968) è certamente motivo di grande gioia per la Chiesa intera. Sacerdote, cappuccino, esorcista, grande devoto di Maria, stigmatizzato, santo: questi solo alcuni dei grandi doni che Dio ha donato al frate cappuccino per la salvezza delle anime.
“Una luce che brilla sulla vetta del monte”. Con questo video che ricorda la figura di Papa Paolo VI si apre la pagina internet della diocesi di Brescia con l’informazione, ormai nota, della promulgazione del decreto con il quale si sancisce il miracolo attribuito all'intercessione di papa Montini. Una “canonizzazione sempre più vicina” scrive la diocesi che si prepara a questo evento con una serie di iniziative.
E’ diventato ormai virale un video amatoriale del 1988, dove il vescovo di Giovinazzo – Ruvo – Molfetta, Monsignor Antonio Bello, per tutti “Don Tonino”, benedice in una piazza di Ruvo di Puglia una statua di Padre Pio da Pietrelcina.
Ha servito nell’ospedale di Padre Pio per venti anni, prima di entrare in clausura per “prepararsi alla Santa Morte”. Suor Consolata di Santo, classe 1916, è morta il 2 marzo, a 101 anni, portando con sé il ricordo di quegli anni con Padre Pio e la gioia di averne potuto baciare per una volta le stigmate senza che queste fossero protette dai guanti.
“Valorizzare il dono di essere testimone di un Santo”. Un dono che ha valorizzato per tutta la vita. E’ l’esperienza di p. Eusebio Notte, assistente di Padre Pio dal 1961 al 1965, scomparso il 5 febbraio, all’età di 86 anni, nella sua stanza dell’infermeria provinciale dei Frati Minori Cappuccini, annessa al convento di San Giovanni Rotondo.
Con l’ingresso di San Giuseppe e della Beata Vergine sul dorso di un asinello, mercoledì 20 dicembre alle ore 17, inizierà a San Giovanni Rotondo la rappresentazione del Presepe Vivente dell’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza, realizzato dagli operatori e dagli ospiti della residenza per anziani Casa Padre Pio. 70 figuranti, con abiti di scena realizzati e raccolti in 15 anni, ricreeranno, all’interno delle casettine di legno installate ai piedi dell’Ospedale, le tipiche ambientazioni del presepe: la stalla con i capi di bestiame, la frutteria, la bottega dei tessuti, del falegname, la scuola, il maniscalco e il casaro.
Papa Francesco andrà a Pietrelcina in visita pastorale e lo farà sabato 17 marzo 2018.
Per 112 giorni, le reliquie di padre Pio tornano nella loro vecchia casa. Le spoglie di San Pio vengono spostate dalla cripta della nuova Basilica nella loro vecchia casa, nel santuario di Santa Maria delle Grazie, nello stesso luogo dove hanno riposato prima della costruzione della nuova chiesa.