La vita di chi non è cristiano è “un viaggio irto di ostacoli”, mentre il Padre ci ricorda che non “abbiamo dimora stabile in questo mondo”, e che la nostra identità è “dentro di noi, e non fuori di noi”. Il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo emerito di Genova e già presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee, affronta la preghiera del Padre Nostro in un volume tutto dedicato al catechismo della Chiesa Cattolica.
“Santità, questo è il suo messale”. Il Cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ha presentato a Papa Francesco il nuovo Messale in lingua italiana. Il volume, che include anche le nuove versioni del Padre Nostro e del Gloria, sarà di uso obbligatorio in tutta Italia a partire dal 4 aprile 2021, giorno di Pasqua, ma può già essere usato, non appena il libro pubblicato giungerà nelle comunità.
Come annunciato nell’Angelus di domenica scorsa, Papa Francesco ha recitato stamane a mezzogiorno la preghiera del Padre Nostro in comunione con tutti i cristiani che hanno voluto accogliere il suo invito nel giorno in cui la Chiesa ricorda l’Annunciazione del Signore.
La nuova versione del Padre Nostro sarà in vigore dal 29 novembre 2020, Prima Domenica di Avvento. Lo ha confermato - raggiunto da Vatican News - Monsignor Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti-Vasto e Presidente della Conferenza Episcopale di Abruzzo e Molise.
La riflessione sulla preghiera del Padre Nostro, “sintesi di ogni preghiera”, precede la preghiera di Papa Francesco, al termine dell’Angelus, per le vittime del tragico naufragio di migranti di questa settimana al largo della Libia, che ha causato 150 morti.
Il Centro Kerigma con più di venti anni di esperienza nell'ambito della Nuova Evangelizzazione, con un’équipe di laici e sacerdoti cattolici, obbediente al grande mandato di Gesù, si occupa di formazione alla Nuova Evangelizzazione con lo scopo di annunciare Cristo, principio e fondamento dell’evangelizzazione di ogni tempo.
“Ovunque tu sia, invoca il Padre”. Papa Francesco termina le catechesi sul Padre Nostro. “Possiamo dire che la preghiera cristiana nasce dall’audacia di chiamare Dio con il nome di Padre”, commenta il Pontefice nell’Udienza Generale odierna in una Piazza San Pietro finalmente soleggiata, dopo tante nuvole.
“Ma liberaci dal male”. Papa Francesco continua le catechesi sul Padre Nostro e nell’Udienza Generale odierna spiega ai fedeli in Piazza San Pietro la settima domanda della preghiera che ha lasciato Gesù. Per il Pontefice con questa duplice supplica: “non abbandonarci” e “liberaci”, emerge una “caratteristica essenziale della preghiera cristiana”.
Nel Padre Nostro, si diceva “non ci indurre in tentazione”. Ma in generale, spiega Papa Francesco, “l’espressione originale greca contenuta nei Vangeli è difficile da rendere in maniera esatta, ed è difficile da rendere in maniera esatta”. Ma tutti sono d’accordo che si deve “escludere che sia Dio protagonista delle tentazione che incombono sul cammino dell’uomo”, come se “Dio stesse in agguato per tendere insidie e tranelli ai suoi figli”.
“Non esistono nella Chiesa “self made man”, uomini che si sono fatti da soli. Siamo tutti debitori verso Dio e verso tante persone che ci hanno regalato condizioni di vita favorevoli”.
Piazza San Pietro si sveglia sotto la pioggia, ma questo non ferma i tanti pellegrini e fedeli venuti per ascoltare la catechesi di Papa Francesco. Il Pontefice riprende le meditazioni sul Padre Nostro, concentrando la sua attenzione sulle parole “Rimetti a noi i nostri debiti”. La preghiera insegnata da Gesù “entra nel campo delle nostre relazioni con gli altri”.
È la “condivisione” il vero miracolo compiuto da Gesù nello spezzare il pane, e nel moltiplicare miracolosamente i pani e i pesci. Una condivisione che si legge anche nella preghiera del Padre Nostro, dove Gesù chiede di pregare non per avere “il mio” pane quotidiano, ma “il nostro”, con una richiesta che “parte dalla realtà, dal cuore e dalla carne che vivono nel bisogno”.
“Sia fatta la tua volontà”. L’Udienza generale odierna di Papa Francesco in Piazza San Pietro è incentrata sulla terza invocazione della preghiera del Padre Nostro. “Prima della cura del mondo da parte dell’uomo, vi è la cura instancabile che Dio usa nei confronti dell’uomo e del mondo. Tutto il Vangelo riflette questa inversione di prospettiva”, inizia proprio così Francesco la sua catechesi.
“Gesù è venuto; però il mondo è ancora segnato dal peccato, popolato da tanta gente che soffre, da persone che non si riconciliano e non perdonano, da guerre e da tante forme di sfruttamento.
Ritornano le Udienze Generali di Papa Francesco in Piazza San Pietro. Oggi a Roma sembra quasi primavera e il Pontefice, per tutti i fedeli presenti, continua il ciclo di catechesi sul Padre Nostro incentrando la sua meditazione sulla prima invocazione della preghiera, “Sia santificato il tuo nome”.
“Il primo passo di ogni preghiera cristiana è l’ingresso in un mistero, quello della paternità di Dio. Non si può pregare come pappagalli, bisogna pregare con la consapevolezza che Dio è padre”. È su questo tema che si concentra l’Udienza Generale di oggi di Papa Francesco, in Aula Paolo VI.
“Padre di tutti noi”. Si concentra su queste parole la meditazione odierna di Papa Francesco durante l’Udienza Generale, in Aula Paolo VI. Riprendendo la catechesi sulla “preghiera che Gesù stesso ci ha insegnato”, il Papa sottolinea: “La vera preghiera è quella che si compie nel segreto della coscienza, del cuore: imperscrutabile, visibile solo a Dio. Essa rifugge dalla falsità: con Dio è impossibile fingere”.
“Abbà, Padre!” Su queste due parole si concentra la meditazione odierna di Papa Francesco durante l’Udienza Generale odierna in Aula Paolo VI. Per il Papa in queste parole “si condensa tutta la novità del Vangelo”.
Continuano le catechesi di Papa Francesco sul Padre Nostro. Nell’Udienza Generale odierna, in Aula Paolo VI, il Papa parla dell’importanza della preghiera perché “Gesù è soprattutto un orante”. Gesù prega nel battesimo al Giordano, dialoga con il Padre prima di prendere le decisioni più importanti, si ritira spesso nella solitudine, prega nelle ore che precedono la sua morte.
Dopo la piccola pausa natalizia, riprendono le catechesi di Papa Francesco in Aula Paolo VI. Il Pontefice, nell’Udienza Generale odierna, riparte dall’ultimo argomento trattato: il Padre Nostro.