Nella preghiera a San Nicola da Tolentino, i fedeli recitano: “Glorioso taumaturgo San Nicola, che nato per intercessione del grande Santo di Bari, non solo ne hai portato il nome, ma ne hai imitato le sue virtù, eccoci davanti a te per invocare la tua intercessione di essere fedeli a Gesù Cristo, alla Santa Chiesa e al Santo Padre; fa che nei momenti difficili la Chiesa sia luce per gli uomini e li conduca alla via del vero e del bene. Continua ad intercedere per le anime del Purgatorio e fa che noi le dimentichiamo, non solo per rendere vivo il nostro suffragio, ma per avere ben presente che anche noi dobbiamo desiderare questa comunione piena con il Signore. Guidaci sulla via del bene e rendici capaci di fare spazio a Gesù nella nostra vita, affinché ciò che ti chiediamo sia in comunione con la volontà del Padre e assieme a Te e alle anime dei fratelli che ci hanno preceduto, possiamo godere della gloria del Paradiso”. Partendo da questa invocazione secolare dei fedeli al santo tolentinate per la festa del Perdono, che in questo anno giubilare dura una settimana intera, abbiamo chiesto al priore della Provincia agostiniana d’Italia, padre Luciano De Michieli, di spiegarci quale significato aveva la misericordia per san Nicola: “Per san Nicola la misericordia è l’amore di Dio, attraverso la rivelazione di suo Figlio, che è venuto per farci diventare Dio. La misericordia di Dio per essere efficacemente e correttamente veicolata ai fedeli non può essere staccata dalla santità e dalla giustizia di Dio”.