Il giovane Francesco, davanti a quel crocifisso, avverte con chiarezza di aver stabilito un autentico contatto con Dio Padre:
“La Pasqua di Gesù ci parla della sua risurrezione e ci ricorda che non è un tornare indietro dal regno dei morti, non è un ritrovarsi improvvisamente rianimati come dopo un coma o una morte apparente ma è un andare oltre, è un passaggio verso una forma di vita talmente nuova e piena che noi non riusciamo nemmeno a immaginarla”. Così Padre Francesco Patton, Custode di Terra Santa, nel messaggio pubblicato in occasione della Pasqua.
“Il primo documento che parla della colletta fatta per la Terra Santa, è del 1455: la Bolla di Papa Callisto III, il quale dà il permesso ai frati della Custodia di viaggiare in diversi paesi e raccogliere soldi per i luoghi santi.
“Nel Natale noi celebriamo il grande mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio: Dio si fa bambino, si fa uno di noi, si fa nostro fratello per dare inizio a una umanità nuova, in cui ci sono solo fratelli e sorelle”. Così Padre Francesco Patton, Custode di Terra Santa, nel messaggio inviato da Betlemme in occasione della Solennità del Natale.
“La Pentecoste è la festa nella quale viene donato in modo sovrabbondante lo Spirito Santo, una solennità che ci porta a riflettere soprattutto su ciò che lo Spirito Santo opera nella vita della Chiesa e del singolo cristiano. Quando siamo sotto il dominio dello Spirito, allora e solo allora, apparteniamo a Cristo: Cristo è vivo in noi, possiamo sperare nella nostra personale risurrezione, siamo capaci di contrastare efficacemente l’istinto di egoismo, vinciamo la paura, prendiamo coscienza che siamo figli di Dio, eredi di Dio, coeredi di Cristo”. Lo ha detto il Custode di Terra Santa Padre Francesco Patton durante le celebrazioni per la Pentecoste.
Ha cambiato data, ma non ha cambiato significato, ed è aumentata l’urgenza. La Colletta per la Terra Santa che normalmente si tiene il Venerdì Santo quest’anno, causa pandemia, si è spostata al 13 settembre.
Il Custode di Terra Santa Padre Francesco Patton in questi giorni è a Roma per partecipare ai lavori della ROACO, la Riunione delle Opere per l’Aiuto alle Chiese Orientali, che quest’anno celebra il 50/mo anniversario della sua fondazione. ACI Stampa ha raggiunto il religioso francescano per un colloquio a tutto campo.
Perché i frati della Custodia di Terrasanta che vivono in Siria hanno chiesto di rimanere lì, nonostante la situazione sempre più critica? “Perché i nostri fratelli che vivono in Siria prolungano la dimensione del Buon Pastore e quindi rimangono accanto ai cristiani, e non solo ai cristiani, in questo momento di grande difficoltà”. Padre Francesco Patton, a un mese esatto dalla sua nomina come Custode di Terrasanta, ha concesso una lunga intervista al Christian Media Center. Racconta le prime impressioni del suo mandato, le sfide che lo attendono, i temi del prossimo capitolo custodiale che inizia in questa settimana. E affronta anche lo spinoso tema della Siria.
Iniziano oggi le celebrazioni per l’insediamento di Padre Francesco Patton come nuovo Custode di Terra Santa.