Non è vero che l’abito non fa il monaco. È vero piuttosto che il modo in cui vestiamo dice molto di noi, della nostra personalità, di quello che vogliamo comunicare. Ma – ed è questa la sorpresa – dice anche molto di Dio, della sua presenza nella storia, del modo in cui si comunica. Non fu in fondo Dio a fare due tuniche di pelli per Adamo ed Eva, una volta che questi si erano accorti di essere nudi?
C’è la Turchia improvvisamente balzata agli onori delle cronache per il tentativo del colpo di Stato dello scorso luglio. C’è la Turchia di Erdogan, dipinta come islamista dai secolarizzati media occidentali. C’è la Turchia che cerca di entrare in Europa. C’è la Turchia del supporto nascosto all’autoproclamato Stato islamico. Quale è la vera Turchia? Come si può comprendere meglio? Lo si può fare, per esempio, a partire dalla comprensione di come l’Islam si sia sviluppato in terra d’Anatolia. C’è un libro che aiuta nel percorso, ed è scritto da un domenicano che in Turchia ha trascorso molti anni e che alla Turchia ha dedicato molti studi.