Il 22 novembre prossimo ci sarà la cerimonia di premiazione della 46.ma edizione del Premio della Bontà di Sant’Antonio, l’annuale appuntamento rivolto agli studenti delle scuole primarie e secondarie italiane promosso dall’Arciconfraternita del Santo a Padova.
Una chiesa deve parlare di Dio, sempre, anche quando non ci sono messe o liturgie varie da celebrare, anche quando è vuota. La sua bellezza deve testimoniare la presenza di Dio e tanto più lo potrà fare se tra le sue volte e pareti risuona la musica, la grande musica. Questo è il perno attorno a cui si sviluppa, da qualche anno, la rassegna "In principio", rassegna di musica sacra nelle chiese di Padova, che anche nel 2020, nonostante la situazione difficile dovuta alla pandemia che non è ancora stata sconfitta, si presenta puntuale al suo appuntamento.
“Quando ho letto le meditazioni scritte mi sono commosso: mi sono sentito molto partecipe di questa storia, mi sono sentito fratello di chi ha sbagliato e di chi accetta di mettersi accanto a loro per riprendere la risalita della scarpata”. Papa Francesco scrive una lettera al direttore de “Il Mattino di Padova”, Paolo Possamai, nella quale annuncia che le meditazioni della Via Crucis di quest’anno sono state scritte dalla parrocchia della Casa di Reclusione “Due Palazzi”.
E' il 1810, Napoleone sembra inarrestabile, ovunque si allunga la sua ombra, anche in Italia, e con lui un ciclone di cambiamenti e di sconvolgimenti. Il suo decreto sulla soppressione degli ordini religiosi si abbatte come un pugno di ferro, distrugge intere comunità, sconvolge storie personali. Così accade che a Padova venga chiuso un monastero di clarisse e le suore si disperdono, tornate in famiglia, ospitate da amici e parenti, confuse, ferite, rimaste estranee e "separate", anche se tornate nel mondo. È il destino di una tra le tante donne che vivono questo momento difficile.
Ogni anno milioni di pellegrini si recano a Padova, a salutare l’amatissimo Sant'Antonio da Padova. Una devozione che parte da tutto il mondo, Sant'Antonio è considerato il "Santo dei miracoli" e per questo nella Basilica si contano circa 6,5 milioni di fedeli ogni anno.
Una sala magnificamente affrescata, che alle pareti offre alla vista scaffali ricolmi di migliaia di preziosi libri (90.000 volumi) veri e propri tesori come i manoscritti musicali di Galluppi, di Tartini, di tanti maestri musicisti che sono stati maestri della Cappella musicale di Sant'Antonio.
Una messa e una festa per trovare l’anima gemella, con una benedizione speciale nella basilica di Sant’Antonio a Padova, il più famoso e venerato al mondo per chi vuole trovare l'anima gemella. A dare la notizia di questo "evento speciale" sono proprio i frati della Basilica di Sant'Antonio. Si chiama “Sant’Antonio casamenteiro” e avrà luogo sabato 22 giugno in Basilica del Santo dalle 16.
Una giornata dedicata a pellegrini, runners, camminatori e maratoneti, con benedizione “delle scarpe”. La 2° edizione della “Festa dei Cammini e dei Camminatori al Santo”, presentata quest’oggi nella “città di Antonio”, si svolgerà sabato 27 aprile a Padova, nel complesso della Basilica del Santo.
Sono oltre 1300 i pellegrini della diocesi di Padova che questa mattina sono stati ricevuti da Papa Francesco, nell’aula Paolo VI in occasione del Centenario (1919-2019) dell’Istituto vescovile Barbarigo, scuola paritaria della diocesi patavina. Il Papa non ha preparato un vero e proprio discorso, ma ha risposto ad alcune domande dei giovani presenti sul futuro e sulle difficoltà della vita.
Saranno oltre 1300 i pellegrini della diocesi di Padova che questa mattina saranno ricevuti da Papa Francesco, nell’aula Paolo VI in occasione del Centenario (1919-2019) dell’Istituto vescovile Barbarigo, scuola paritaria della diocesi patavina.
"Questo povero me": così si firmava spesso san Leopoldo Mandic, il piccolo frate cappuccino con un carisma particolare per la confessione.
Tre milioni di pellegrini ogni anno si recano in preghiera alla Basilica di Sant’Antonio a Padova. Oggi in tutta Italia si celebra la solennità di uno dei santi più amati. Nella Basilica a lui dedicata si trova la quasi totalità dei resti mortali di sant'Antonio. Pellegrini e fedeli da tutto il mondo sostano in preghiera davanti alla tomba.
Padova sta vivendo uno dei momenti più intensi dell’ anno: la tredicina di sant’Antonio. Ieri, domenica si è celebrata la Santa Messa per le Comunità dei Migranti.
Si terrà a Padova sabato 13 maggio 2017 la quinta edizione dell’Appuntamento mondiale dei giovani della pace, l’iniziativa promossa dal Sermig, l’Arsenale della pace di Torino, per fare incontrare le generazioni nel segno della speranza.
A Padova si festeggia la Festa della Traslazione delle reliquie del Santo, detta popolarmente Festa della Lingua, il secondo momento antoniano dell’anno, dopo la solenne festa del 13 Giugno. A essere ricordato domenica sarà il ritrovamento della lingua incorrotta di Sant’Antonio oltre 750 anni fa, dopo più di trent’anni dalla sua morte.
Fili d’argento e rosso porpora riportano alla luce parte della storia delle grandi donazioni a Padova alla Basilica del Santo. É stato presentato il progetto di restauro dei tessili delle tombe dei Gattamelata , gli unici del genere databili tra Quattrocento e Cinquecento. Appartengono alla famiglia di Erasmo da Narni, detto il Gattamelata, capitano di ventura e finanziatore e donatore della Basilica.
In occasione del tradizionale pellegrinaggio degli immigrati Srilankesi alla Basilica di sant’Antonio a Padova che si svolge domenica 1° maggio dalle ore 12.15, il Gruppo di Padova del CISOM, Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, sarà presente in Basilica a servizio dei pellegrini e dei devoti che afferiscono al Santuario.
Accoglienza e formazione, sono i due servizi che da quattro secoli le Suore Dimesse svolgono dal 21 maggio 1615, quando fu fondata la Comunità di Padova. Per raccontare questa storia la Casa Madre si è aperta alla città con una mostra speciale: Accoglienza e formazione nella casa delle dimesse. Un percorso espositivo negli ambienti del collegio. La mostra nella Casa Madre di Via Dimesse 25, resterà aperta sino al 29 maggio.
Anche a Padova è stata aperta la Porta della Misericordia nella basilica del Santo. Più di 2000 fedeli presenti al rito presieduto dal Delegato pontificio, l’Arcivescovo Giovanni Tonucci.
Sono passati 71 anni da quel 1944, anno in cui il Servo di Dio padre Placido Cortese, francescano del Santo, fu rapito e assassinato dalla Gestapo per aver aiutato decine e decine di prigionieri civili, politici ed ebrei del campo di internamento di via Chiesanuova e di perseguitati dai nazifascisti.