Il 10 settembre prossimo, a Milano, la presentazione del catalogo del Padiglione della Santa Sede alla Biennale di Venezia. Continuano le attività artistiche
Gli artisti Maurizio Cattelan, Bintou Dembélé, Simone Fattal, Claire Fontaine, Sonia Gomes, Corita Kent, Marco Perego & Zoe Saldana, Claire Tabouret e la partecipazione speciale del critico Hans Ulrich Obrist all’interno del public program:
La Santa Sede parteciperà quest’anno per la prima volta alla Biennale architettura con un Padiglione diffuso nel bosco dell’Isola di San Giorgio Maggiore, intitolato “Vatican Chapels”.
Sobria e agile la cerimonia di inaugurazione del padiglione della Santa Sede ad Expo2015. A fare gli onori di casa, il Commissario e Presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura, il Cardinale Gianfranco Ravasi che questo pomeriggio alle ore 15:30 ha benedetto la struttura. Per conto della Santa Sede hanno partecipato all’inaugurazione di Expo - che questa mattina ha ospitato anche un videomessaggio di Papa Francesco - l’arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, il segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino, il vice commissario del Padiglione della Santa Sede e membro del Pontificio Consiglio della Cultura, monsignor Pasquale Iacobone e il vice commissario del Padiglione della Santa Sede e vice direttore di Caritas Ambrosiana Luciano Gualzetti.
La Chiesa cattolica sarà presente ad Expo2015 attraverso un suo padiglione, ma anche attraverso concetti chiari e diretti da comunicare al mondo. “Non di solo pane”, sarà il tema portante, affiancato a “Dividere per moltiplicare” e “Cosa nutre la vita”.
“Oggi in Italia, 4 milioni di persone sotto la soglia della povertà alimentare e il numero degli indigenti alimentari in Italia è in continuo aumento”. La Caritas e la Chiesa italiana provano ad arginare il problema ed “Expo 2015 intende immaginare un’altra giustizia alimentare, mettere a confronto Paesi di diverse aree geografiche su come migliorare la food security. Ma anche ripensare il ruolo di scienza e ricerca, indispensabili allo sviluppo di tecnologie per la gestione dei rischi”.