Giovanni Paolo II ha visitato quasi tutte le parrocchie di Roma. Una occasione per parlare di tutto. Anche delle sue vicende personali. Scherza, il Papa, sulla sua storia personale, e ne trae forza e insegnamento per sé e per tutta l’umanità.
Il Consiglio Ecumenico delle Chiese e il Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso organizzano insieme una conferenza sul tema "Promuovere la pace insieme". L’evento si terrà a Ginevra, il prossimo 21 maggio 2019.
Gesù è il dono della pace di Dio. Con queste poche e semplici parole il Cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson,Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. presenta alla stampa il Messaggio per la 52ma Giornata Mondiale della Pace sul tema “La buona politica è al servizio della pace”, che si celebra il 1° gennaio 2019.
La buona politica è al servizio della pace. E' il tema scelto da Papa Francesco per il tradizionale Messaggio per la 52/ma Giornata Mondiale della Pace, che si celebra il 1° gennaio 2019 e che è stato diffuso questa mattina.
“Il vostro impegno educativo è ospitare giovani che vivono bloccati in culture avvelenate dal dolore e dall’odio e offrire loro una sfida audace: verificare di persona se l’altro, colui o colei che sta al di là di un confine chiuso, di reticolati o muri invalicabili, sia davvero quello che tutti affermano: un nemico. In questi vent’anni avete messo a punto un metodo capace di trasformare i conflitti, facendo uscire i giovani da questo inganno e riconsegnandoli ai loro popoli per un pieno sviluppo spirituale, morale, culturale e civile: giovani generosi che, incolpevoli, sono nati col peso dei fallimenti delle precedenti generazioni”. Lo ha detto il Papa ricevendo in udienza i membri dell’Associazione Rondine – Cittadella della Pace, in occasione del 20/mo della fondazione.
Un impegno fattivo e condiviso “in ambito europeo ed internazionale, per una società più solidale, nella promozione della giustizia e della pace, nell’importanza del multilateralismo e nella tutela del diritto umanitario”.
70 anni fa - correva l’anno 1948 - infuriava in Palestina il primo conflitto arabo-israeliano, successivo alla dichiarazione di indipendenza di Israele, proclamata solennemente da David Ben Gurion il 15 maggio di quell’anno.
“In questi giorni assistiamo all’ennesima esplosione di odio e violenza, che sta insanguinando ancora una volta la Terra Santa. La vita di tanti giovani ancora una volta è stata spenta e centinaia di famiglie piangono sui loro cari, morti o feriti. Ancora una volta, come in una sorta di circolo vizioso, siamo costretti a condannare ogni forma di violenza, ogni uso cinico di vite umane e di violenza sproporzionata. Ancora una volta siamo costretti dalle circostanze a chiedere e gridare per la giustizia e la pace!”. Lo scrive l’Arcivescovo Pierbattista Pizzaballa, Amministratore Apostolico di Gerusalemme dei Latini.
Cercare la pace “è un imperativo e una richiesta di aiuto di estrema attualità. Oggi non c’è tema più importante nel dibattito pubblico sulla religione che il problema del fanatismo e della propensione alla violenza”. Lo scrive il Papa nel messaggio inviato in occasione della 101/ma Giornata dei fedeli cattolici tedeschi - detta “Katholikentag” - che si apre oggi a Münster.
Papa Francesco si è recato nel pomeriggio in pellegrinaggio al Santuario della Madonna del Divino Amore per l’inizio del Mese Mariano. Il Papa ha presieduto la recita del Rosario dinanzi alla immagine della Madonna del Miracolo. Francesco ha offerto il Rosario per la pace nella “martoriata Siria” e nel mondo.
Il prossimo 27 aprile ad Assisi , dove nel ricordo dello Spirito di Assisi evocato da San Giovanni Paolo II si tiene ogni 27 del mese un momento di preghiera per la pace, è stata organizzata una giornata di preghiera e di riflessione per la pace in Siria, terra “martoriata” dalle terribili ultime ore di bombardamenti e attacchi chimici.
“Il primo annuncio richiedeva un’intelligenza superiore a quella umana”. Papa Francesco spiega così il vangelo di oggi prima della recita del Regina coeli che nel tempo di Pasqua sostitusce l' Angelus, che ricorda l’annuncio della resurrezione fatto dall’angelo alle donne.
Nel messaggio in occasione del tradizionale appuntamento di preghiera per la pace che cade il 27 di ogni mese in ricordo dell'incontro del 1986, appello del Vescovo di Assisi Monsignor Domenico Sorrentino alla riflessione e al dialogo in unità con le altre fedi nella costruzione della pace.
“Invito tutti i fedeli ad una speciale Giornata di preghiera e digiuno per la pace il 23 febbraio prossimo, venerdì della Prima Settimana di Quaresima. La offriremo in particolare per le popolazioni della Repubblica Democratica del Congo e del Sud Sudan”.
La Facoltà Auxilium di Roma ricorda il Beato Paolo VI - che, come annunciato da Papa Francesco, sarà canonizzato entro l’anno - in occasione dell’indizione, 50 anni fa, della prima Giornata Mondiale della Pace, indetta il 1° gennaio 1968.
Vivete sull’esempio di san Marone, guardando “a quella forma di vita che non si accontenta di una fede moderata e discreta, ma avverte il bisogno di andare oltre, di amare con tutto il cuore. Vite povere agli occhi del mondo, ma preziose per Dio e per gli altri. È attingendo a queste sorgenti pure che il vostro ministero sarà acqua buona per gli assetati di oggi”. Lo ha detto il Papa, ricevendo in udienza stamane la Comunità del Pontificio Collegio Maronita in Roma.
“Liberare dalla segregazione e dalla solitudine, inserendo nel circuito della vita, è quello che fate da quando — giovani studenti — avete affrontato con passione le borgate romane, oltrepassando tante barriere”. E’ quanto ha detto il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, presiedendo nella Basilica Lateranense la Messa in occasione del 50/mo anniversario della fondazione della Comunità di Sant’Egidio.
“Con i segni di guarigione che compie per i malati di ogni tipo, il Signore vuole suscitare come risposta la fede” perché “la guarigione del corpo mira alla guarigione del cuore”.
Superbia, avarizia, brama di potere, menzogna fomentano le guerre. In particolare quella lunga e sanguinosa della Repubblica Democratica del Congo. Uno stato al quale il Papa aveva dedicato una preghiera per la pace lo scorso 23 novembre e che è stato al centro ( insieme al Sud Sudan ) della tavola rotonda “Costruiamo insieme la pace”, organizzata alla Pontificia Università Urbaniana, dall’Unione dei Superiori Generali e dall’associazione “Solidarity for South Sudan”, con la collaborazione del Dicastero per il servizio dello Sviluppo Umano Integrale. E proprio ieri, Papa Francesco, ha lanciato un nuovo appello di pace per la Repubblica Democratica del Congo. ACI Stampa ne ha parlato con Suor Sheila Kinsey, Co-segretario esecutivo della Commissione JPIC dell’USG-UISG e organizzatrice dei lavori.
La pace, la lotta alla povertà, la mancanza di educazione e di opportunità lavorative per i giovani, i matrimoni forzati: sono solo alcune delle sfide principali per costruire la pace in Sud Sudan. Se n’è parlato alla Tavola Rotonda “Costruire la pace insieme”, un progetto nato per mantenere viva l’attenzione sul travagliato paese dell’Africa centrale. ACI Stampa ha affrontato l’argomento con John Ashworth, missionario in Sudan e in Sud Sudan, consigliere della Conferenza Episcopale, del Consiglio delle Chiese del Sud Sudan e di altre organizzazioni ecclesiastiche.