Nei saluti in lingua italiana il Papa torna sulla pace. E la recita dell'Ave Maria per Valencia."Preghiamo per la pace, non dimentichiamo la martoriata Ucraina che soffre tanto, Gaza, Israele. L'altro giorno sono stati mitragliati 153 civili che andavano per la strada. Molto triste. Non dimentichiamo anche il Myanmar", dice il Papa prima di congedare i presenti da Piazza San Pietro.
"Fratelli e sorelle preghiamo per la pace. Oggi presto al mattino ho ricevuto le statistiche dei morti in Ucraina, è terribile..la guerra non perdona,la guerra è una sconfitta, preghiamo per la pace, che il Signore la dia a tutti noi".
Nei giorni 14 – 16 ottobre, il Cardinale Matteo Zuppi, Presidente della CEI e in questo caso inviato del Santo Padre, accompagnato da un Officiale della Segreteria di Stato, ha effettuato una seconda visita a Mosca, in continuità "con la missione affidatagli da Papa Francesco".
Papa Francesco nell’Angelus di oggi a Piazza San Pietro propone il tema del Vangelo della liturgia odierna: l’amore coniugale.
Più di 10.000.000 bambini in Sudan si sono trovati in una zona di guerra attiva e a meno di cinque chilometri di distanza da spari, bombardamenti e altre violenze mortali, dall’inizio del conflitto più di un anno fa, il 15 aprile 2023, un numero più alto di quello dei minori che vivono attualmente in Italia.
Papa Francesco, nel Sinodo la sola parola che conta è armonia e questa la fa lo Spirito Santo.
Papa Francesco ha inviato un messaggio ai Giovani della Costiera Amalfitana in occasione dell’incontro “Strumenti di Pace” nel Duomo di San Lorenzo a Scala. "Cari giovani, avete scelto un bel tema! È l’urgenza che stiamo sperimentando di fronte alle guerre e alle tante persone che ogni giorno perdono la vita, bambini, anziani, giovani, uomini e donne. Gesù vive e Vi vuole vivi! Senza la pace non c’è vita. C’è solo morte e distruzione", dice subito il Papa nell'incipit del Messaggio.
Cosa significa essere un politico cristiano?
Papa Francesco non si stanca di chiedere la pace. Oggi durante i saluti in lingua italiana il Papa rinnova la sua richiesta affinchè cessi il fuoco su tutti i popoli che soffrono per la guerra.
"Sabato prossimo celebreremo la solennità dei Santi Pietro e Paolo, Patroni di Roma. Siate sul loro esempio discepoli missionari, testimoniando ovunque la bellezza del Vangelo. Alla loro intercessione affidiamo le popolazioni che soffrono la guerra la martoriata Ucraina, Palestina e Israele, Myanmar perché possano presto ritrovare la pace".
Lo sport può essere un antidoto alla guerra. Per i suoi valori, per i suoi ideali, per i suoi principi. E le Olimpiadi ce lo hanno insegnato con la "tregua olimpica". E ancora oggi è possibile. Vuole essere questo il messaggio forte e chiaro del volume "Giochi di pace. L’anima delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi", pubblicato da Libreria Editrice Vaticana con Athletica Vaticana e curato da Vincenzo Parrinello, proprio alla vigilia dell’estate sportiva a Parigi.
Nei saluti in lingua italiana, anche oggi, anche questa volta, il Papa ricorda sempre di pregare per la pace. "Non dimentichiamo la martoriata Ucraina, Palestina, Israele, il Myanmar e tanti paesi che sono in guerra. Preghiamo per la pace, oggi ci vuole la pace, la guerra sempre dal primo giorno è una sconfitta, che il Signore ci dia la forza per lottare sempre per la pace", queste le parole del Papa.
Papa Francesco ha ricevuto in udienza speciale il popolo delle Acli, le Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani, nell’Aula Paolo VI della Città del Vaticano. L'occasione è stata quella dei festeggiamenti per l’80° anniversario delle Acli, "un traguardo significativo per l’Associazione che, dalla sua fondazione, si impegna per promuovere i valori del lavoro, della solidarietà e della giustizia sociale".
E anche oggi, alla fine dell'Udienza Generale, il Papa pensa nuovamente alla pace. Un nuovo appello, per questo "tempo di guerra mondiale".
Alla fine dell'Udienza generale di oggi il Papa saluta in varie lingue i fedeli presenti in Piazza San Pietro. Nei saluti in lingua polacca ricorda il decimo anniversario dellacanonizzazione di San Giovanni Paolo II. In quelli in lingua italiana il Pontefice lancia l'ennesimo appello in favore della pace.
"Il mio pensiero va alla martoriata Ucraina e alla Palestina, Israele...che il Signore ci dia la pace, la guerra è dappertutto, non dimentichiamo il Myanmar, chiediamo al Signore la pace, questi fratelli e sorelle soffrono tanto in questi posti di guerra. Preghiamo insieme per la pace!".Ancora un appello, ancora una volta, da parte di Papa Francesco per dire basta alla guerra. Il Pontefice chiede di pregare insieme per la pace alla fine di questa udienza generale.
"Per favore perseveriamo nella preghiera per quanti soffrono le terribili conseguenze della guerra". Papa Francesco legge l'appello in lingua italiana nell'Udienza generale di oggi in Piazza San Pietro e chiede ancora una volta la pace.
"Non dimentichiamo le guerre. Non dimentichiamo la martoriata Ucraina, la Palestina, Israele, i Rohinja, tante guerre che sono dappertutto. La guerra sempre è una sconfitta, ci vuole la pace".Come ogni volta nei saluti in lingua italiana Papa Francesco pensa alla pace, vuole la pace. E ricorda i tanti paesi che in questo momento stanno soffrendo a causa delle guerre.
"Questa guerra ha prodotto nelle opinioni pubbliche mondiali anche atteggiamenti di divisione, che a volte sfociano in forme di antisemitismo e antigiudaism
La vostra associazione è “nata a beneficio dei bambini della Cité des Jeunes Nazareth a Mbare, in Ruanda. Fu San Giovanni Paolo II a patrocinare questa iniziativa, a favore dei numerosi orfani provocati dal terribile genocidio che si scatenò in Ruanda nel 1994. Ah quel genocidio! Era terribile, terribile. Non bisogna dimenticarlo mai, per non ricadere”. Lo ha detto il Papa, questa mattina, nel corso dell’udienza ai Membri dell’Associazione Nolite Timere in occasione del 25° anniversario di fondazione.