“Ho chiesto al Santo Padre la dispensa dall’ordinazione episcopale prevista dal diritto canonico per chi viene eletto cardinale. Il motivo è duplice. L’episcopato, come dice il nome stesso, designa l’ufficio di chi è incaricato di sovrintendere e pascere una porzione del gregge di Cristo. Ora, nel mio caso, non è prevista alcuna responsabilità pastorale, per cui quello di vescovo sarebbe stato un titolo senza il corrispettivo servizio che implica. In secondo luogo, io desidero rimanere un frate minore cappuccino, nell’abito e nel resto, e la consacrazione episcopale mi avrebbe posto giuridicamente al di fuori dell’Ordine”. Lo ha confermato ieri in una intervista alla Catholic News Agency il Cardinale eletto Raniero Cantalamessa, Predicatore della Casa Pontificia.
Lo Spirito Santo è il principale agente della evangelizzazione. E' il tema scelto dal Predicatore della Casa Pontificia, Padre Raniero Cantalamessa, per la terza Predica di Quaresima tenuta stamane alla presenza del Papa.
“Ogni celebrazione liturgica, in quanto opera di Cristo sacerdote e del suo corpo, che è la Chiesa, è azione sacra per eccellenza e nessun'altra azione della Chiesa ne uguaglia l'efficacia allo stesso titolo e allo stesso grado. È nei soggetti, o negli attori, della liturgia che oggi siamo in grado di notare una lacuna in questa descrizione. I protagonisti qui messi in luce sono due: Cristo e la Chiesa. Manca ogni accenno al posto dello Spirito Santo. Anche nel resto della costituzione, lo Spirito Santo non è mai oggetto di un discorso diretto, solo nominato qua e là, e sempre in obliquo”. Sono parole di Padre Raniero Cantalamessa, Predicatore della Casa Pontificia, nel corso della I predica di Quaresima tenuta stamane nella Cappella Redemptoris Mater alla presenza di Papa Francesco.