Una grande iscrizione marmorea di oltre 3 metri di altezza, posta nel 1928 presso il corridoio che collega la Sagrestia alla Basilica, riporta i nomi dei 148 pontefici sepolti a San Pietro in quasi venti secoli di storia della Chiesa: da San Pietro († 64 o 67), primo papa, a San Giovanni Paolo II († 2005), che ha traghettato la Chiesa nel terzo millennio. Di questi 148 papi, solo per 50 pontefici si conserva in Basilica il sarcofago o il monumento sepolcrale.
Uno dei beni più preziosi della Chiesa sono gli archivi. Non solo perché raccontano la vita religiosa delle comunità, ma anche perché sono fonti storiche incredibili in gran parte ancora inesplorate. Ma come gestire gli archivi soprattutto quelli più piccoli e meno famosi, nelle piccole diocesi o nelle parrocchie? Alla domanda risponde il corso della Pontificia Università Gregoriana guidato da Dott. Ottavio Bucarelli Pro Direttore Dipartimento dei Beni Culturali della Chiesa Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa Pontificia Università Gregoriana:
Roma. Piazza San Pietro. La piazza del Bernini si apre davanti a noi: il colonnato ci avvolge nella sua monumentale bellezza. Le figure del Presepe 2020, da poco inaugurato, sono al centro della piazza, destando stupore, meraviglia e curiosità nell’opinione pubblica. Per poter comprendere meglio quest’opera, “Aci stampa” ha chiesto una riflessione sul Presepe di Castelli al Dottor Ottavio Bucarelli, Pro-Direttore del Dipartimento dei Beni Culturali presso la Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa della Pontificia Università Gregoriana.