L’invasione russa dell’Ossezia del Sud / Regione di Tsinkhavali (è così che la regione viene internazionalmente riconosciuta) ebbe luogo nel 2008. È un conflitto congelato ed una guerra dimenticata dai media. Eppure, è un conflitto che è importante anche per capire ciò che succede oggi, con l’aggressione russa all’Ucraina. L’ambasciatore di Georgia presso la Santa Sede, Khetevane Bagrationi, sottolinea in un colloquio con ACI Stampa l’importanza di quel conflitto 14 anni dopo, che testimonia quanto sia necessario per la comunità internazionale di prendere iniziative quando aggressioni del genere hanno luogo.
Non ci saranno proclami politici, per una visita che già si preannuncia ecclesialmente delicata. Ma di certo il mondo georgiano avrebbe voluto che Papa Francesco – a Tbilisi il 30 e 31 ottobre – affrontasse la questione. Perlomeno perché la questione dell’Ossezia del Sud è una ferita aperta, che rischia di non rimarginarsi più quando ci sarà il referendum per l’indipendenza della regione.