AVSI, ong attiva in 32 paesi con 199 progetti, è presente al meeting di Rimini con uno stand, una installazione ed un ricco palinsesto di eventi realizzati in sinergia con altri partner presso l’Arena Internazionale.
Metti una sera a cena in un ristorante con uno chef stellato e un nunzio apostolico e la raccolta fondi è servita.
Il Progetto “Ospedali Aperti” cerca di rispondere all’urgente bisogno di cure nell’ “amata e martoriata” Siria. L’80 per cento della popolazione, ad oggi, vive in povertà. Un milione di persone non può accedere alle cure e di questi, il 40 per cento rappresenta i bambini. L’intuizione del Cardinale Zenari, Nunzio Apostolico in Damasco, di appoggiare economicamente i tre ospedali cattolici presenti in Siria, nasce da un’analisi molto lucida della situazione critica ad Aleppo.
È stato creato cardinale nell’ultimo concistoro, per rimanere da nunzio nella martoriata Siria. E Mario Zenari, nunzio nel Paese, ha continuato il lavoro sul territorio, cercando vie concrete per aiutare il Paese dove vive. Consapevole che “in Siria stanno morendo più persone per l’impossibilità di curarsi che sul campo di battaglia”, ha lanciato il progetto “Ospedali Aperti”, presentato oggi al Policlinico Gemelli. Il progetto è stato messo a punto dall’AVSI con la collaborazione della Fondazione Gemelli, è dato da una intuzione dello stesso Cardinal Zenari e di monsignor Mario Dal Toso, attualmente, segretario delegato del Dicastero per il Servizio allo Sviluppo Umano Integrale, che ha recentemente visitato Aleppo dopo la fine delle ostilità nella città. Il progetto punta a potenziare tre ospedali siriani (due a Damasco, uno ad Aleppo) per offire formazione ai medici, disponibilità di macchinari necessary, e garantire le cure ai più poveri, il Cardinale Zenari ha parlato del progetto in esclusiva con ACI Stampa.