Si chiama Fonte di Ismaele e vuole ricordare un tema caro a Padre Paolo Dall'Oglio di cui ieri si celebrava il compleanno che vedeva nell'esclusione di Ismaele una situazione esistenziale in cui "Dio si era reso presente dandogli l'acqua necessaria per attraversare il deserto". Oggi troppi "piccoli Ismaele" sopravvivono nel deserto della periferie delle nostre città.
In un videomessaggio per il Bambino Gesù, Papa Francesco sottolinea che “la sofferenza dei bambini è la più dura da accettare”, ma che “chi si prende cura dei piccoli sta certamente dalla parte di Dio e vince la cultura dello scarto”.
Non sono tanto i numeri a colpire, quanto la riproduzione di un periodico romano, il “Don Chisciotte della Mancia”, del 31 ottobre 1891. Periodico laico, che pure difendeva il Bambino Gesù da una soppressione che sembrava inevitabile. Era il tempo in cui l’ospedale era in via delle Zoccolette. E, se non fosse stata soppressione, sarebbe stata ingerenza del comune nella gestione. Anche questa, inaccettabile per la rivista.
Tre domande, una testimonianza, quattro doni. La grande comunità dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù abbraccia Papa Francesco in Aula Paolo VI. Settemila persone tra ex pazienti, medici, infermieri, associazioni. Ma anche 150 bambini in cura verso l’ospedale sotto l’amministrazione della Segreteria di Stato, e 15 bambini provenienti da Bangui, la capitale della Repubblica Centrafricana, accompagnati dal neo cardinale Dieudonné Nzapalainga, arcivescovo della città.