La sera di sabato 13 ottobre, nella chiesa di Sant'Ignazio al Campo Marzio, è stata realizzata la rappresentazione “Il martirio di Oscar Romero”. L'opera, nata dalla riflessione di Eleonora Zacchi ed ispirata al testo Il martirio del Pastore” (di Samuel Rovinski) narra la storia e l'evoluzione, spirituale e morale, del celebre martire della Chiesa del Salvador.
Un esempio e uno stimolo quello di Oscar Romero per il suo popolo. Il Papa lo ha detto ai pellegrini del Salvador a Roma per la canonizzazione del vescovo martire.
Domenica 14 ottobre in piazza san Pietro sarà canonizzato mons. Oscar Arnulfo Romero, ucciso sull’altare, durante la Consacrazione, mentre celebrava la messa nella cappella dell’ospedale il 24 marzo 1980. Poco prima dlel' omelia aveva detto:
“Papa Montini era un uomo di preghiera, un uomo di sacrificio, un uomo umile. L’Eucaristia e la preghiera sono sempre state il centro della sua vita”. Il Cardinale Giovanni Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha presentato così la figura di Papa Paolo VI, che sarà canonizzato il 14 ottobre prossimo da Papa Francesco.
Óscar Arnulfo Romero è stato un “Pastore buono, pieno di amore di Dio e vicino ai suoi fratelli che, vivendo il dinamismo delle beatitudini, giunse fino al dono della sua stessa vita, in modo violento, mentre celebrava l’Eucaristia, Sacrificio dell’amore supremo, suggellando con il suo stesso sangue il Vangelo che annunciava”. Così Papa Francesco ha fotografato l’esistenza terrena del Beato Oscar Romero, ucciso in odio alla fede nel 1980. Domani lo stesso Pontefice nel concistoro ordinario pubblico annuncerà la data della sua canonizzazione.
Il martirio di Romero non si è fermato con la morte, è stato diffamato e calunniato anche dai suoi confratelli. Papa Francesco ha concluso così il saluto al pellegrinaggio da El Salvador ricevuto oggi nella Sala Regia del Palazzo Apostolico.
“Luce delle nazioni e sale della terra. Se i suoi persecutori sono spariti nell’ombra dell’oblio e della morte, la memoria di Romero invece continua a essere viva e a dare conforto a tutti i derelitti e gli emarginati della terra”. Sono le parole che il cardinale Angelo Amato ha usato per parlare del nuovo beato nella messa a San Salvador come riporta l' Osservatore Romano.
“La voce del nuovo Beato continua a risuonare oggi a ricordarci che la Chiesa , convocazione dei fratelli intorno al loro Signore è famiglia di Dio”. Papa Francesco lo scrive nel messaggio a José Luis Escobar Alas Arcivescovo di San Salvador e Presidente della Conferenza Episcopale di El Salvador.La beatificazione di Oscar Romero è motivo di grande gioia per i salvadoregni e il Papa ricorda l’esempio del martire che “ha costruito la pace con la forza dell’amore”.
Oscar Arnulfo Romero diventa beato. Non è stato un cammino facile, e le discussioni non si sono placate nemmeno adesso che il nome dell’arcivescovo di El Salvador ucciso mentre celebrava la messa nel 1980, entra nell’albo dei beati. Nel 1996 Papa Giovanni Paolo II nella conferenza stampa sull’aero che lo portava in Gautemala diceva: “Io l'ho conosciuto, l'ho conosciuto bene, e durante la prima visita nel 1983 sono andato a visitare la sua tomba. Era certamente un evento la sua morte, il suo attentato, che ha scosso un pò tutta l'America centrale. Quando si vedono le fotografie di questo attentato durante la Comunione, uno che arriva alle spalle…terribile!”
Sarà beatificato il prossimo sabato a San Salvador, e subito avrà il titolo di co-patrono di Caritas Internationalis, un ‘ombrello’ sotto il quale operano in 165 tra Caritas territoriali e organizzazioni caritatevoli. L’annuncio dell’adozione dell’arcivescovo Romero a co-patrono è stato dato dal presidente uscente di Caritas Internationalis, il Cardinal Oscar Andrés Rodriguez Maradiaga, che aveva già citato l’arcivescovo di Salvador ucciso dalle squadre della morte mentre celebrava Messa come uno dei pilastri su cui si reggeva Caritas Internationalis.
E’ un lungo elenco. Che purtroppo si allunga ogni giorno. Ci sono tante storie di Vangelo dietro le morti dei tanti sacerdoti e laici uccisi nel mondo in terra di missione. Esperienze che vengono ricordate oggi, in occasione della “Giornata di preghiera e digiuno in memoria dei Missionari Martiri”, promossa dal Movimento Giovanile delle Pontificie Opere Missionarie nel giorno anniversario dell’assassinio di mons. Oscar Arnulfo Romero, arcivescovo di San Salvador (24 marzo 1980), che sarà beatificato il 23 maggio.
Sarà beato l’arcivescovo Oscar Arnulfo Romero, trucidato il 24 marzo 1980 mentre celebrava la Messa in una cappella di un ospedale di San Salvador. Mancava solo l’ok di vescovi e cardinali membri della Congregazione delle Cause dei Santi, che è arrivato questa mattina. Papa Francesco aveva chiesto di essere subito informato. E il Cardinal Angelo Amato, prefetto ad interim del dicastero, ha presentato subito i risultati del voto. Il Papa ha approvato il riconoscimento del martirio di Romero, insieme a quello di Michele Tomaszek e Zbignew Stzalkowski, Frati Minori conventuali, e Alessandro Sordi, sacerdote diocesano. Anche loro uccisi in odio alla fede.