Mentre i combattimenti in terra ucraina continuano,
"Il primo giorno è stato il più duro, è stato uno shock, è scoppiato il panico, la gente faceva la fila per il cibo, le medicine, la benzina, ma già la sera tutto si era calmato. Il giorno dopo ci siamo resi conto che dovevamo imparare a vivere in condizioni di guerra e abbiamo iniziato a lavorare concretamente. Perché se non si fa niente, è terribile. Preghiamo continuamente.". Così Suor Franciszka Tumanevych della Congregazione delle Suore della Sacra Famiglia di Nazareth, che opera a Zhytomyr, Ucraina, in un'intervista a ACI Stampa racconta la vita quotidiana in un Paese lacerato dalla guerra e dell'aiuto fornito dalle suore ai civili e da coloro che si preparano alla protezione civile dei connazionali.