È al termine di un discorso tutto dedicato al tema della formazione che Papa Francesco guarda alla Terrasanta, alla tragedia che si sta consumando lì nella terra di Gesù e implora il dono della pace. Non potrebbe esserci momento più opportuno, perché Papa Francesco lo fa incontrando la Consulta dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro, che per la prima volta include anche i Gran Priori e che si sta riunendo proprio per discutere di formazione, ma che non può che guardare alla situazione in Terrasanta, il “luogo del cuore” dove hanno le opere, e da dove il Patriarca Latino di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa ha raccontato ciò che sta succedendo.
Un ordine antico, ma che guarda al futuro. Uno strumento di supporto della Chiesa madre di Gerusalemme, che sin dai tempi di Leone XIII ha incluso le dame, e che è “equestre” cioè cavalleresco perché dei cavalieri riprende le virtù. Un ordine che per la prima volta va oltre i 60 luogotenenti e delegati magistrali sparsi in 40 Paesi del mondo, e include anche i Gran Priori, ovvero gli ecclesiastici che accompagnano i Luogotenenti nella parte spirituale delle attivà. Tutto questo è l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, che si riunisce in consulta dal 6 al 9 novembre. Sullo sfondo, la drammatica situazione in Terrasanta, che non può non essere seguita da vicino per chi, del sostegno alla Terra di Gesù, ha fatto la missione primaria.
Sabato prossimo 20 novembre alle ore 9:30 verrà inaugurata a Napoli la mostra "Come pellegrini al Santo Sepolcro", presso il Commissariato Generale di Terra Santa in via Capodimonte 24. Presente alla cerimonia anche l'Arcivescovo di Napoli, Monsignor Domenico Battaglia.
Non c’è più la spada nella cerimonia di investitura dei Cavalieri del Santo Sepolcro. Ma la spada non viene eliminata, resta nella veglia, come simbolo insieme a tutti gli altri simboli cavallereschi. Nessuna rottura con la tradizione, ma piuttosto una evoluzione verso una forma più semplice, e anche più sostanziale. Così spiega ad ACI Stampa il Cardinale Fernando Filoni, Gran Maestro dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro.
“Non di rado i Membri dell’Ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme pongono la domanda se la partecipazione a questa antica e nobile Istituzione implichi una propria “spiritualità”.
Da maggio 2020 i 30.000 Cavalieri e Dame dell’Ordine del Santo Sepolcro hanno avuto a cuore in modo speciale Gerusalemme. Il direttore amministrativo del Patriarcato Latino di Gerusalemme, Sami El-Yousef, spiega: “grazie all’aiuto ricevuto dall’Ordine per scopi umanitari, siamo stati in grado di sostenere più di 2.400 famiglie in oltre 30 parrocchie per i loro bisogni primari in termini di buoni spesa alimentari, prodotti per l’igiene e per i bambini, medicine e bollette.
Uno dei problemi causati dalla diffusione pandemica del coronavirus è il blocco dei pellegrinaggi nei paesi dove soprattutto i cristiani ne ricavano da vivere.
Avevano già stanziato 650 mila dollari per le emergenze sociali e umanitarie dovute alla pandemia. Ora l’Ordine Equestre dei Cavalieri del Santo Sepolcro ha aperto un fondo speciale dedicato all’emergenza coronavirus in Terrasanta. Perché anche lì il blocco delle attività economiche, la perdita del lavoro, lo stop dei pellegrinaggi e del turismo, la chiusura delle scuole ha avuto effetti collaterali difficili da contenere.
Dame e Cavalieri dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro ripartono sempre dal Sepolcro vuoto, perché è da lì che “ha origine l’impegno di vita, di spiritualità, di vita sociale e di partecipazione alle necessità della Terra Santa. E questo sarà sempre il nostro punto di partenza e riferimento”. Lo ha detto il Cardinale Fernando Filoni, insediandosi il 16 gennaio come Gran Maestro dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
Nel santuario del Sì, la basilica dell’Annunciazione a Nazareth, è tutto un fiorire di omaggi alla Madonna. Mosaici, ceramiche e vetrate policrome si susseguono nella basilica retta dai francescani della Custodia di Terra Santa. Fino ad oggi mancava la rappresentazione della Madonna di Pompei.
Non c’è solo il martirio del sangue. C’è anche un “martirio bianco”, che avviene quando “la libertà di religione viene limitata”. Lo dice Papa Francesco alla Consulta dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro, che oggi termina i lavori del suo incontro quinquennale. Papa Francesco, che benedice al termine dell’udienza l’icona dalla Madonna dei Cristiani perseguitati, che sarà poi distribuita a tutte le luogotenenza, chiede in particolare di associare la preghiera alle operazioni di soccorso, e in particolare l’invocazione costante alla Madonna, che l’Ordine Equestre venera come “Nostra Signora di Palestina”.