È una Chiesa che vive il suo personale 11 settembre, colpita ancora una volta dallo scandalo degli abusi. Un 11 settembre che non butta giù le cattedrali come buttò giù le Torri Gemelle, non lascia morti e feriti sul campo di battaglia, ma lascia – questo sì – una Chiesa dall’anima ferita, desiderosa di purificazione. Un desiderio cui può rispondere l’opzione Benedetto. Opzione che ha seguito anche lo stesso Benedetto XVI, che, dal giorno della rinuncia, si “considera un monaco in preghiera per la sua Chiesa”.