“E’ significativo come il Signore usi il nostro povero linguaggio per portarci il messaggio divino. Anche oggi aspettiamo, come i nostri avi più di 400 anni fa, di vedere apparire l'immagine di Gesù di Nazareth. Ma cosa vogliamo vedere, una bella statua, un'opera d'arte di valore? Un'opera d'arte di valore? Nulla di tutto questo, perché ogni anno, se usciamo dalle nostre case, è per vedere arrivare Gesù, evocando, in qualche modo, l'atteggiamento del popolo d'Israele, quando seguivano con lo sguardo Mosè che andava incontro alla Gloria di Dio”. Lo scrive il Papa nel messaggio Francesco inviato nel 420/mo anniversario della Confraternita di Gesù Nazareno di Sonsonate a El Salvador.