"Oggi preghiamo per gli anziani che soffrono questo momento in modo speciale, con una solitudine interna molto grande e anche con tanta paura. Preghiamo il Signore perchè sia vicino ai nostri nonni, gli dia forza. Loro ci hanno dato vita, saggezza e forza. Anche noi siamo vicini a loro con la preghiera". Così stamane il Papa ha iniziato la celebrazione della Messa a Santa Marta, offerta per ottenere la fine della pandemia di coronavirus.
"Continuiamo a pregare insieme in questo momentoi di pandemia, per gli ammalati, i familiari, per i genitori con i bambini a casa, ma soprattutto preghiamo per le autorità che devono decidere su misure che non piacciono al popoli, ma è per il nostro bene. E spesso l'autorità si sente sola, no capita. Preghiamo per i governanti che devono decidere queste misure, che si sentano accompagnati dalla preghiera del popolo". Lo ha detto il Papa, stamane, nell'omelia della Messa celebrata a Santa Marta riferendosi alla pandemia di coronavirus.
"Continuiamo a pregare insieme per gli ammalati, per gli operatori sanitari, tanta gente che soffre per questa epidemia. Preghiamo anche per i sacerdoti perchè abbiano il coraggio di uscire e andare dagli ammalati portando la forza della Parola di Dio e l'Eucaristia e accompagnare gli operatori sanitari, i volontari, in questo lavoro che stanno facendo". E' l'appello del Papa, stamane, pronunciato durante la Messa mattutina a Santa Marta offerta per quanti soffrono per l'epidemia di coronavirus.
"Quest’ansia di mondanità, quest’ansia di essere più importante degli altri e dire: io merito questo, non lo merita quell’altro. Questo è mondanità, questo è lo spirito del mondo e chi respira questo spirito, respira l’inimicizia di Dio Non ci sono compromessi nel Vangelo. E quando uno vuole vivere il Vangelo facendo dei compromessi, alla fine si trova con lo spirito mondano, che sempre cerca di fare compromessi per arrampicarsi di più, per dominare, per essere più grande". Lo ha detto il Papa, stamane, nell'omelia della Messa celebrata a Santa Marta.
"Possiamo confessare Gesù soltanto con la forza di Dio, con la forza dello Spirito Santo. Nessuno può dire Gesù è il Signore e confessarlo senza lo Spirito Santo. Noi non possiamo confessare Gesù senza lo Spirito. Perciò la comunità cristiana deve cercare sempre la forza dello Spirito Santo per confessare Gesù, per dire che Lui è Dio, che Lui è il Figlio di Dio". Lo ha detto il Papa, stamane, nell'omelia della Messa celebrata a Santa Marta.
"La volontà del Signore è la compassione. E un cuore senza compassione è un cuore idolatrico, è un cuore autosufficiente, che va avanti sostenuto dal proprio egoismo, che diventa forte soltanto con le ideologie. Pensiamo ai quattro gruppi ideologici del tempo di Gesù: i farisei, i sadducei, gli esseni, gli zeloti. Quattro gruppi che avevano indurito il cuore per portare avanti un progetto che non era quello di Dio; non c’era posto per il progetto di Dio, non c’era posto per la compassione". Lo ha detto il Papa, stamane, nell'omelia della Messa celebrata a Santa Marta.
"Nessuno di noi è un criminale, nessuno di noi fa dei grossi peccati come aveva fatto Davide con la moglie di Uria, nessuno. Ma dove è il pericolo? Lasciarsi scivolare lentamente perché è una caduta con anestesia, tu non te ne accorgi, ma lentamente si scivola, si relativizzano le cose e si perde la fedeltà a Dio. Queste donne erano di altri popoli, avevano altri dèi, e quante volte noi dimentichiamo il Signore ed entriamo in negoziato con altri dei: il denaro, la vanità, l’orgoglio. Ma questo si fa lentamente e se non c’è la grazia di Dio, si perde tutto". Lo ha detto il Papa, stamane, nell'omelia della Messa pronunciata a Santa Marta.
Il "pianto di Davide è un fatto storico ma è anche una profezia. Ci fa vedere il cuore di Dio, cosa fa il Signore con noi quando ci allontaniamo da Lui, cosa fa il Signore quando noi distruggiamo noi stessi con il peccato, disorientati, perduti. Il Signore è padre e mai rinnega questa paternità". Lo ha detto il Papa, stamane, nella omelia della Messa celebrata stamane a Santa Marta.
“Con quale misura io misuro gli altri? Con quale misura misuro me stesso? E’ una misura generosa, piena di amore di Dio o è una misura di basso livello? E con questa misura sarò giudicato, non sarà un’altra: quella, proprio quella che faccio io. Qual è il livello nel quale ho messo la mia asticella? A un livello alto? Dobbiamo pensare a questo. E questo lo vediamo non solo, non tanto nelle cose buone che facciamo o nelle cose cattive che facciamo ma nello stile continuo di vita”. Lo ha detto il Papa, stamane, nell’omelia pronunciata durante la Messa a Santa Marta.
"Davide non pensa che è il re e che il re deve essere distaccato dalla gente… Davide ama il Signore, è felice per questo evento di portare l’arca del Signore. Esprime questa felicità, questa gioia, ballando e anche cantava sicuramente come tutto il popolo". Lo ha detto il Papa, stamane, nell'omelia della Messa celebrata a Santa Marta.
“Ognuno di noi pensi: perché questa persona mi è insopportabile? perché quell’altra non la voglio neppure vedere? Ognuno di noi pensi perché. Tante volte cercheremo il perché e troveremo che sono fantasie nostre. Fantasie, che però crescono in quel chiacchiericcio con me stesso. E alla fine è una grazia di Dio quando il geloso incontra una realtà come è successo a Saul: la gelosia scoppia come una bolla di sapone, perché la gelosia e l’invidia non hanno consistenza”. Lo ha detto il Papa nella omelia della Messa mattutina a Santa Marta.
"Quando Dio elegge, fa vedere la sua libertà e la gratuità. Pensiamo a noi tutti che siamo qui: ma come mai il Signore ha eletto noi? Tanti di famiglia cristiana e di cultura cristiana respingono il Signore, non vogliono. Ma come mai noi siamo qui, eletti dal Signore? Gratuitamente, senza alcun merito. Il Signore ci ha eletti gratuitamente. Noi non abbiamo pagato nulla per diventare cristiani. Noi sacerdoti, vescovi non abbiamo pagato nulla per diventare sacerdoti e vescovi. Perché ci sono coloro che vogliono andare avanti nella cosiddetta carriera ecclesiastica, che si comportano in modo simoniaco, cercano influenze... gli arrampicatori. Questo non è cristiano. L’essere cristiano, l’essere battezzati, l’essere ordinati sacerdoti e vescovi è pura gratuità. I doni del Signore non si comprano". Lo ha detto il Papa nell'omelia della Messa celebrata a Santa Marta questa mattina.
"La compassione coinvolge, viene dal cuore e coinvolge e ti porta a fare qualcosa. Compassione è patire con, prendere la sofferenza dell’altro su di sé per risolverla, per guarirla. E questa è stata la missione di Gesù. Gesù non è venuto a predicare la legge e poi se ne è andato. Gesù è venuto in compassione, cioè a patire con e per noi e a dare la propria vita. È tanto grande l’amore di Gesù che la compassione lo portò proprio ha portato fino alla croce, a dare la vita". Lo ha detto il Papa, stamane, nell'omelia della Messa celebrata a Santa Marta.
"Qual è l’autorità che ha Gesù? È quello stile del Signore, quella signoria con la quale il Signore si muoveva, insegnava, guariva, ascoltava. Questo stile signorile fa vederecoerenza. Gesù aveva autorità perché era coerente tra quello che insegnava e quello che faceva, come viveva. Quella coerenza è quello che dà l’espressione di una persona che ha autorità, cioè dà testimonianza. L’autorità si fa vedere in questo: coerenza e testimonianza". Lo ha detto il Papa, stamane, nella omelia della Messa celebrata a Santa Marta.
"Quando noi parliamo di pace, subito pensiamo alle guerre, che nel mondo non ci siano le guerre, che ci sia la pace sicura, è l’immagine che ci viene sempre, pace e non guerre, ma sempre fuori: in quel Paese, in quella situazione. Anche in questi giorni che ci sono stati tanti fuochi di guerra accesi, la mente va subito lì quando parliamo di pace: dobbiamo pregare per la pace del mondo, dobbiamo sempre avere davanti questo dono di Dio che è la pace e chiederlo per tutti". Lo ha detto il Papa, stamane, nell'omelia della Messa celebrata a Santa Marta.
"L'Apostolo Giovanni ci dà un consiglio: mettere alla prova allo Spirito. È semplicemente questo: quando tu senti qualcosa, ti viene voglia di fare qualcosa o ti viene un’idea, un giudizio di qualcosa, domandati: questo che sento è dallo Spirito di Dio o dallo spirito del mondo?". Lo ha detto il Papa, stamane, nell'omelia della Messa celebrata a Santa Marta.
"Il Signore conduce, guida il suo popolo, corregge: il Signore punisce con tenerezza. La tenerezza di Dio, le carezze di Dio. Non è un atteggiamento didattico o diplomatico di Dio: gli viene da dentro, è la gioia che Lui ha quando un peccatore si avvicina. E la gioia lo rende tenero". Lo ha detto il Papa nell'omelia della Messa celebrata stamane a Santa Marta.
Il Signore è la roccia. "Chi si affida al Signore sarà sempre sicuro, perché le sue fondamenta sono sulla roccia. È quello che dice Gesù nel Vangelo. Parla di un uomo saggio che ha costruito la sua casa su una roccia, cioè sulla fiducia nel Signore, sulle cose serie. E anche questa fiducia è un materiale nobile, perché il fondamento di questa costruzione della nostra vita è sicuro, è forte". Lo ha detto il Papa stamane, nella omelia pronunciata durante la Messa a Santa Marta.
"La redenzione, la rivelazione, la presenza di Dio nel mondo incomincia così e sempre è così. La rivelazione di Dio si fa nella piccolezza. I grandi si presentano potenti, pensiamo alla tentazione di Gesù nel deserto, come Satana si presenta potente, padrone di tutto il mondo. Invece le cose di Dio incominciano germogliando, da un seme, piccole. E Gesù parla di questa piccolezza nel Vangelo". Lo ha detto il Papa nell'omelia della Messa celebrata stamane a Santa Marta.
“Tutti noi abbiamo questa debolezza di vita, questa vulnerabilità. Ieri meditavo su questo: quello che accomuna tutti noi è la vulnerabilità, siamo uguali nella vulnerabilità. Tutti siamo vulnerabili e a un certo punto questa vulnerabilità ci porta alla morte. Per questo andiamo dal medico per vedere come va la mia vulnerabilità fisica, altri vanno per guarirsi qualche vulnerabilità psichica dallo psicologo”. Lo ha detto il Papa, nell’omelia pronunciata stamane durante la Messa celebrata a Santa Marta.