Durante l’Olocausto gli Ebrei hanno ricevuto aiuto da circa da circa 100 ordini religiosi in più di 500 case e da oltre 700 sacerdoti diocesani in 600 località della Polonia occupata, second o le ultime ricerche pubblicate nel volume intitolato "Wartime Rescue of Jews by the Polish Catholic Clergy", presentato all'Università Cattolica di Lublino il 23 marzo.
Prima di concludere l’Udienza generale il Papa ha ricordato l’imminente celebrazione della Giornata della Memoria. “Lo sterminio di milioni di persone, ebrei e di altre fedi, non può essere dimenticato o negato, non può essere costruita la fraternità senza aver prima dissipato le radici di odio e violenza che hanno alimentato l’orrore dell’Olocausto”.
Durante i saluti in lingua italiana nell'udienza generale di oggi il Papa ricorda le vittime dell'Olocausto e prega per la pace in Ucraina. Tutto il mondo oggi pregherà per l'Ucraina, proprio come ha chiesto il Papa nello scorso Angelus e domani invece verranno ricordati gli ebrei sterminati nei campi di sterminio. Il Pontefice fa un accorato appello: "Per favore, mai più la guerra".
Saranno aperti a marzo gli archivi relativi al pontificato di Pio XII, e allora si potrà sapere di più. Ma già i dati a nostra disposizione testimoniano che “ci sono ampie prove da altre risorse già a disposizione per ricostruire e quantificare, almeno in maniera preliminare, il livello degli aiuti fatti per i rifugiati ebrei da Pio XII, la Segreteria di Stato e la diocesi di Roma”.
Quarant’anni fa si spegneva a san Salvador un diplomatico. La sua però non è stata una storia comune.
Il silenzio e la preghiera. Le due caratteristiche che hanno contraddistinto il pellegrinaggio di Papa Francesco nei campi di sterminio nazisti di Auschwitz e Birkenau dove ben oltre un milione di uomini, donne e bambini sono stati sistematicamente sterminati dalla follia nazista.
A 50 anni dalla Dichiarazione conciliare “Nostra Aetate” sulle relazioni della Chiesa con le religioni non cristiane, monsignor Janusz Urbańczyk, Osservatore Permanente della Santa Sede alle Nazioni Unite a Vienna, ha ribadito che la Santa Sede è determinata a continuare il suo impegno contro ogni forma di anti-semitismo, perché, come ha affermato Papa Francesco alla Sinagoga di Roma, “sei milioni di persone, solo perché appartenenti al popolo ebraico, sono state vittime della più disumana barbarie, perpetrata in nome di un’ideologia che voleva sostituire l’uomo a Dio” e “il passato ci deve servire da lezione per il presente e per il futuro”.