Un'iniziativa bella e concreta della Diocesi di Torino per il suo patrono, San Giovanni Battista. Prima di recarsi in cattedrale infatti, per la celebrazione eucaristica in occasione della festa patronale di San Giovanni Battista, giovedì 24 giugno, l’arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, incontrerà i rappresentanti di famiglie che vivono situazioni di fragilità sociale ed economica e distribuirà loro un segno di concreta vicinanza.Al termine dell’evento si reca alla vicinissima Cattedrale per presiedere la celebrazione eucaristica delle 10.30.
“Don Bosco offre agli educatori e ai giovani stessi un metodo concreto per evangelizzare il mondo giovanile, che è ancora valido e attuale oggi. Esso si basa sull’amore rivolto ad ogni giovane, accolto così come è e vive, senza pregiudizi o preconcetti, che allontanano il cuore e rendono sterile ogni tentativo di approccio e accompagnamento verso il Maestro divino”. Sono le parole contenute nell’omelia dell’Arcivescovo di Torino, Monsignore Cesare Nosiglia, in occasione della Festa di San Giovanni Bosco presso la Basilica Santa Maria Ausiliatrice a Torino.
Di ieri sera l’incontro alla Sindone con gli sportivi. Ed è solo l’ultimo dei tanti programmati in questo tempo di ostensione, che si concluderà tra poco più di un mese, il 24 giugno. Interi settori della società civile e singole personalità, si stanno recando a Torino per venerare il telo sacro, che secondo la tradizione ha avvolto il corpo del Cristo dopo la sua passione.
Di fronte alle difficoltà del lavoro dobbiamo essere realisti ma anche “carichi di speranza, perché sappiamo che non siamo soli sulla trincea dell'impegno responsabile che ci attende”. Così l'Arcivescovo di Torino Mons. Cesare Nosiglia, nel corso della veglia per il lavoro e l'occupazione che si è svolta lo scorso 28 aprile.
Un milione i pellegrini già prenotati per l’Ostensione della Sindone, un evento per ricordare che “il mondo ha bisogno di un Amore più grande! L’Amore che vince sul male e che porta riconciliazione; più forte delle avversità e delle difficoltà”, come ha notato l’Arcivescovo di Torino e Custode pontificio del telo sacro, monsignor Cesare Nosiglia.
“L’Ostensione della Sindone vuole essere un “fiore di carità” nelle mani di Papa Francesco”, cui verranno consegnate “tutte le offerte raccolte durante l'ostensione”. Annuncia la visita del Papa a Torino l’Arcivescovo Cesare Nosiglia; due giorni invece che uno, come precedentemente indicato dallo stesso Santo Padre, che sarà nel capoluogo piemontese i prossimi 21 e 22 giugno 2015. Un programma intenso, con tanti appuntamenti: dalla visita in Cattedrale per pregare davanti al Telo sacro e alla tomba di Pier Giorgio Frassati, alla venerazione del Corpo di San Giovanni Bosco e l’incontro con la famiglia salesiana; quindi gli appuntamenti con i giovani, con gli ammalati al Cottolengo, il pranzo con i detenuti e la visita alla Chiesa Valdese. Non mancherà un incontro riservato “con alcuni familiari” di Bergoglio, che pranzeranno con lui in Arcivescovado.
Siamo "di fronte a una follia omicida così brutale, irrazionale e disumana che ci lascia attoniti e sconvolti, per cui non riusciamo e non possiamo comprenderla. Solo la preghiera, il silenzio e l’ascolto della Parola di Dio può infondere speranza e dare forza di cui c'è tanto bisogno in questi momenti".