Non si placa la violenza anti-cristiana in Nigeria. Il 19 giugno. La chiesa battista di Maranatha, e la chiesa cattolica di san Mosé sono state vittime di attacchi di uomini armati, uccidendo tre persone (tutte cattoliche) e rapendo più di 30 fedeli (quasi tutti della Congregazione Battista.
Don Andrew Adeniyi Abayomi è il viceparroco della chiesa di San Francesco Saverio a Owo, nello Stato di Ondo, in Nigeria, colpita da un attacco terroristico durante la Messa della domenica di Pentecoste dello scorso 5 giugno. Il massacro ha provocato la morte di almeno 41 fedeli e decine di feriti gravi. Don Abayomi ha raccontato ad Aiuto alla Chiesa che Soffre la sua esperienza di quel giorno e le conseguenze del massacro.
Il sacerdote nigeriano Christopher Itopa Onotu, della diocesi di Lokoja (Nigeria), è stato rapito poche ore prima della strage avvenuta lo scorso 5 giugno nella chiesa di San Francisco Saverio, nel vicino stato di Ondo.
La strage di Pentecoste ha portato, ieri sera sul tardi, ad un dibattito al Parlamento europeo sul tema della persecuzione dei cristiani in Nigeria. In mezzora di dibattito, a tarda serata, si sono viste tutte le contraddizioni dell’Europa. Ad alcuni che esprimevano ferma condanna delle violenze, c’erano quanti negavano ogni tipo di attacco di tipo religioso, attribuendo piuttosto il conflitto tra i pastori fulani (musulmani) contro i cristiani al cambiamento climatico, che li costringe a muoversi verso i terreni dei cristiani e che fa esacerbare un conflitto.
Si discuterà di nuovo di persecuzione dei cristiani questo pomeriggio al Parlamento Europeo, a seguito della strage di Pentecoste in Nigeria che ha provocato la morte di almeno cinquanta persone. E si spera che la mozione sia questa volta approvata, dopo che lo stesso Parlamento aveva rigettato una mozione analoga lo scorso 20 maggio.
"Esprimiamo profondo cordoglio per il brutale attacco che a Owo, nello Stato di Ondo, ha provocato decine di vittime tra i fedeli che ieri celebravano la Solennità di Pentecoste. Ci stringiamo al vostro dolore, invocando per quanti sono stati uccisi la misericordia del Padre e la consolazione del Paraclito per le loro famiglie". Sono queste le parole che il Cardinale Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI, ha inviato a Monsignor Jude Ayodeji Arogundade, Vescovo di Ondo, per l'attacco avvenuto ieri in una chiesa in Nigeria. Ieri hanno perso la vita 50, tra cui bambini. Sono altrettanti i fedeli rimasti feriti.
Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN) è profondamente scioccata dall'orribile attacco avvenuto nella chiesa cattolica di San Francesco Saverio, a Owo, nello Stato di Ondo, nel sud-ovest della Nigeria, durante le celebrazioni della domenica di Pentecoste, il 5 giugno, e che ha causato la morte di molte persone, compresi i bambini. I pensieri e le preghiere di ACN sono con le vittime, con i feriti, le loro famiglie e l'intera comunità cattolica di Ondo.
“Il Papa ha appreso dell’attacco alla chiesa a Ondo, in Nigeria, e della morte di decine di fedeli, molti bambini, durante la celebrazione della Pentecoste. Mentre si chiariscono i dettagli dell’accaduto, Papa Francesco prega per le vittime e per il Paese, dolorosamente colpiti in un momento di festa, e affida entrambi al Signore, perché invii il Suo Spirito a consolarli”. Lo riferisce la Sala Stampa della Santa Sede dopo la pubblicazione della notizia dell’attentato avvenuto oggi in Nigeria.
L'arcidiocesi di Kaduna ha annunciato l'11 maggio
Un prete cattolico che presta servizio nella diocesi di Minna in Nigeria sarebbe tra le 45 persone rapite domenica mattina 27 marzo, così riferisce Nigeria Catholic Network (NCN) e riporta l'agenzia ACI Africa.
Ancora una volta Vigilia di Natale insanguinata in Africa. La sera del 24 dicembre scorso Don Luke Adeleke, 38 anni, presbitero della diocesi di Abeokuta, capitale dello Stato sud-occidentale di Ogun in Nigeria, è stato ucciso mentre tornava a casa dopo aver celebrato la Messa.
Lunedì sera tre seminaristi del seminario maggiore Christ the King di Fayat, nello Stato nigeriano di Kaduna, sono stati rapiti e altri sei sono rimasti feriti. I seminaristi sequestrati sono studenti del quarto anno di teologia e appartengono alla Congregazione degli Apostoli della Divina Carità e dei Piccoli Figli dell'Eucaristia. Al momento dell’aggressione, poco dopo le 19:20 dell’11 ottobre, sul posto erano presenti 130 seminaristi, oltre al rettore e al personale.
Durante i saluti in lingua italiana nell'Udienza Generale odierna il primo pensiero del Papa è per la Nigeria. "Ho appreso con dolore la notizia degli attacchi armati avvenuta domenica scorsa nei villaggi nel nord della Nigeria. Prego per coloro che sono morti, per quanti sono rimasti feriti", dice il Pontefice.
Nello stato nigeriano di Katsina due sacerdoti sono stati sequestrati: Don Joe Keke e Don Alphonsus Bello. Don Joe Keke, ultrasettantenne, dopo una vita di servizio pastorale come parroco, risiedeva nella chiesa. Don Alphonsus Bello, trentenne, era l’attuale parroco. Stamattina il corpo senza vita di Don Alphonsus è stato trovato nel terreno attiguo alla Catechetical Training School di Malunfashi. Nessuna notizia circa l’attuale localizzazione dell’anziano Don Joe Keke. La comunità cattolica locale è scossa e terrorizzata.
Nel corso della conferenza stampa di presentazione del Messaggio del Papa per la Quaresima, presentato dal Cardinale Turkson, è intervenuta via web da Bruxelles Marcela Szymanski di Aiuto alla Chiesa che soffre, la quale ha raccontato l’esperienza di una famiglia cristiana di Aleppo, in Siria, perseguitata dagli integralisti islamici.
In Nigeria una serie di rapimenti e atti di violenza ai danni dei cristiani manifesta un peggioramento della situazione già gravissima per la comunità religiosa. Il 15 gennaio scorso don John Gbakaan, sacerdote della Diocesi di Minna, è stato rapito e ucciso il giorno dopo.
E' finalmente libero Monsignor Moses Chikwe, ausiliare di Owerri, sequestrato il 27 dicembre col suo autista. Proprio ieri, durante l'Angelus del primo dell'anno, il Papa aveva chiesto di pregare per lui e per la sua liberazione.
Il vescovo Moses Chikwe, ausiliare dell’arcidiocesi di Owerri in Nigeria, è stato rapito nella notte del 27 dicembre insieme al suo autista, e di lui ancora non ci sono notizie. Si tratta dell’ultimo di una serie di rapimenti che hanno interessato religiosi in Nigeria negli ultimi 12 mesi. In genere, questi rapimenti sono terminati con un rapido rilascio. Del vescovo Chikwe, tuttavia, non ci sono ancora notizie.
Doppio appello per Papa Francesco questa mattina durante l'Udienza Generale. Il primo pensiero del Papa è per la Nigeria, colpita dall'ennesima strage la settimana scorsa in cui hanno perso la vita più di 100 braccianti. Il secondo è per le quattro missionarie del San Salvador brutalmente uccise 40 anni fa da un gruppo di paramilitari.
“La Madonna ha poggiato i piedi in paradiso: non ci è andata solo in spirito, ma anche con il corpo, con tutta sé stessa”.