La prossima settimana il presidente di Missioni Don Bosco, don Daniel Antúnez, sarà in Nigeria per incontrare i confratelli salesiani ed esaminare con loro i progetti rivolti ai minori più fragili.
L'anno scorso, il 2023, è stato un anno difficile per fr. Peter Olarewaju, un postulante del monastero benedettino della diocesi nigeriana di Ilorin, che è stato rapito insieme ad altre due persone nel monastero.
Più di due dozzine di difensori dei diritti umani stanno esortando il Congresso a chiedere al Dipartimento di Stato di reinserire la Nigeria nella lista dei peggiori violatori della libertà religiosa al mondo.
Fratel Peter Olarewaju ha recentemente raccontato l'orribile rapimento e le torture subite da lui e da altri due monaci di un monastero benedettino in Nigeria. Uno dei monaci è stato ucciso.
Si chiedono preghiere per il “rilascio sicuro” di tre suore cattoliche, un seminarista e un autista, secondo quanto riferito, rapiti dalla diocesi nigeriana di Abakaliki.
Si chiedono preghiere per la liberazione sicura di padre Marcellinus Obioma Okide, che sarebbe stato rapito dalla diocesi nigeriana di Enugu il 17 settembre.
Padre Marcellus Nwaohuocha, dei Missionari membro dei Missionari Oblati di Maria Immacolata (OMI) rapito il 17 giugno nell'arcidiocesi nigeriana di Jos, è stato liberato. In una dichiarazione condivisa con ACI Africa martedì 20 giugno, il superiore dell'OMI in Nigeria annuncia la liberazione del religioso dalla prigionia dopo essere stato torturato: "ha profonde ferite sulla testa".
Padre Marcellus Nwaohuocha, parroco della parrocchia di St. Paul a Bomo, è stato rapito lo scorso 17 giugno da uomini armati a Jos, in Nigeria. La notizia è stata diffusa dagli Oblati di Maria Immacolata (OMI), congregazione di cui il sacerdote faceva parte. Gli aggressori hanno fatto irruzione nella canonica e sparato alla sua guardia.
Ancora un sacerdote cattolico rapito in Nigeria. Ne ha dato notizia Aiuto alla Chiesa che soffre.
I Padri Kunav Chochos e Raphael Ogigbah, sacerdoti cattolici rapiti il 1° maggio nel sud della Nigeria, sono stati liberati. Ne ha dato conferma Bright Edafe, ufficiale alle pubbliche relazioni del Comando della Polizia dello Stato nigeriano del Delta. Il sequestro era avvenuto ad Agbarha-Otor, nell’Area del Governo Locale di Ughelli Nord
I sostenitori dei cristiani perseguitati in Nigeria stanno criticando un nuovo rapporto preparato dagli Stati Uniti.
Almeno 94 persone sono morte in una serie di attacchi contro le comunità cristiane durante la Settimana Santa nello stato di Benue, nella Nigeria centro-settentrionale, un segno inquietante dell'escalation di violenza attribuita alle milizie musulmane che imperversano nel Paese africano
Un attacco post-elettorale di mercoledì 1 marzo contro i villaggi nello stato nigeriano di Benue ha causato più di 30 vittime e ha costretto i militari a evacuare il personale della Commissione Giustizia e Pace (JPC) della diocesi cattolica di Makurdi.
Un sacerdote cattolico, P. Isaac Achi, parroco della parrocchia dei Santi Pietro e Paolo della diocesi di Minna in Nigeria è stato ucciso a seguito di un attacco alla parrocchia nelle prime ore di domenica 15 gennaio
Si continua a pregare in Nigeria per la liberazione di P. Christopher Ogide, il sacerdote della diocesi nigeriana di Umuahia, rapito il 17 dicembre scorso.
Salutando i diversi gruppi di pellegrini durante l’udienza generale il Papa ha rivolto il pensiero alla Nigeria.
14 cristiani vengono uccisi ogni giorno in Nigeria a causa della loro fede.
Il Segretariato Generale delle Suore di Gesù Salvatore ha annunciato martedì che le quattro suore rapite il 21 agosto in Nigeria sono state rilasciate sane e salve.
Nello Stato nigeriano di Benue, nei soli mesi di maggio e giugno, almeno 68 cristiani sono stati uccisi e molti sono stati rapiti. Ben 1,5 milioni di persone sono state costrette a lasciare le loro case. Alla radice del problema ci sono i persistenti attacchi dei terroristi islamici della tribù Fulani ai danni di comunità agricole, in gran parte cristiane, residenti nella Nigeria centrale. Le ragioni di tali attacchi sono complesse. I conflitti tra pastori nomadi e contadini stanziali risalgono a secoli fa, ma negli ultimi anni l'afflusso di moderne armi da fuoco ha reso le aggressioni molto più distruttive. La dimensione religiosa aggrava la situazione, in un Paese diviso equamente tra un sud a maggioranza cristiana e un nord a maggioranza musulmana, e in cui la maggior parte dei combattimenti si svolge nella regione centrale, dove si trovano le terre più fertili. Secondo Mons. Wilfred Chikpa Anagbe, vescovo di Makurdi, una delle diocesi di Benue, i terroristi si travestono da pastori nomadi per nascondere il vero scopo dei loro attacchi, che è quello di espellere i cristiani dalle loro terre.
Due sacerdoti cattolici sono stati uccisi in attacchi separati nelle rispettive diocesi nigeriane durante il fine settimana, uno nell'arcidiocesi di Kaduna sabato 25 giugno e l'altro nella diocesi di Auchi domenica 26 giugno.