Ultime Notizie: Nazioni Unite

Il Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite a New York / AG / ACI Group

Diplomazia Pontificia: la Santa Sede dice ancora no alle armi nucleari

Tre interventi alle Nazioni Unite di New York, in attesa dell’apertura della 73esima sessione generale in programma la prossima settimana; e l’arrivo di due nuovi ambasciatori presso la Santa Sede, mentre si congeda Imma Madigan, ambasciatore di Irlanda presso la Santa Sede sin dai tempi della riapertura dell’ambasciata residenziale a Roma. Con questa settimana, riprende in un certo senso l’attività diplomatica, dopo un rallentamento dovuto anche al periodo di vacanze.

La statua di Sant'Agnese proveniente dalla cattedrale di Nagasaki, presso l'edificio delle Nazioni Unite a New York / Wikimedia Commons

Sant’Agnese, San Giorgio, Isaia: i simboli cristiani all’ONU di New York

La statua di Sant’Agnese è al centro di una mostra permanente sul disarmo. Quella di San Giorgio che sconfigge il drago all’ingresso, sulla sinistra. L’iscrizione del passo di Isaia 2,4 all’ingresso. Benvenuti all’edificio delle Nazioni Unite di New York, dove la diplomazia sembra sovrastare ogni fede. E, nonostante tutto, restano dei simboli cristiani, quasi nascosti, a testimoniare una vocazione per il bene comune che parte proprio dal cristianesimo.  

Il Cardinale Parolin in conferenza stampa con il premier montenegrino Dusko Markovic / Presidenza del Consiglio del Montenegro

Diplomazia Pontificia, la missione nei Balcani del Cardinale Parolin

Non ha potuto prendere parte al Concistoro, perché il suo viaggio in Montenegro e Serbia era già fissato da tempo. Il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, è in questi giorni in Montenegro e Serbia, per una serie di incontri bilaterali che puntano a rafforzare il ruolo della Santa Sede nella Regione.

La bandiera della Santa Sede  / Archivio ACI Stampa

Diplomazia pontificia, un bilancio dell'anno passato

Cosa ha fatto la Santa Sede nell'anno passato? Mentre gli occhi di tutti sono puntati sul discorso che Papa Francesco farà davanti al Corpo Diplomatico Accreditato presso la Santa Sede il prossimo 8 gennaio, è il momento di guardare in retrospettiva all’impegno multilaterale della Santa Sede.  

L'arcivescovo Gallagher durante un intervento alle Nazioni Unite / Holy See Mission

Nucleare, Corea del Nord, Centrafrica: le parole della Santa Sede all'ONU

In quattro passi, la Santa Sede ha esposto alle Nazioni Unite i punti necessari per raggiungere una soluzione pacifica al conflitto che da tempo ormai sta martoriando la Repubblica Centrafricana. È questo il tema del primo intervento alla settimana delle Nazioni Unite, quella della 72esima sessione generale cui partecipa l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, “ministro degli Esteri” vaticano, e cui una volta ogni due anni partecipa anche il Segretario di Stato vaticano.  

L'arcivescovo Silvano Maria Tomasi durante una delle sessioni alle Nazioni Unite / UN.org

Diplomazia pontificia. Il Vaticano nella famiglia delle nazioni

Quale è il ruolo della diplomazia del Papa in era moderna? Se, da sempre, la Santa Sede ha avuto una sua rete diplomatica, con cui intratteneva rapporti con gli Stati, è nell’epoca moderna che la Santa Sede arricchisce il suo lavoro con le cosiddette relazioni “multilaterali”, quelle che si fanno all’interno degli organismi internazionali.

La sala dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite / UN

Santa Sede, lotta al terrorismo e sviluppo tra i temi della settimana all’ONU

Cinque interventi alle Nazioni Unite, su temi che vanno dallo stato di diritto al traffico di droga, con un no netto alla legalizzazione delle droghe leggere, passando per l’immigrazione. In una settimana dedicata alla discussione di alcuni dei punti dell’Agenda di Sviluppo Sostenibile 2030, l’Osservatore Permanente della Santa Sede alle Nazioni Unite, l’arcivescovo Bernardito Auza ha messo ancora una volta in luce l’impegno della Santa Sede per uno sviluppo umano integrale.  

Messa per la canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta, piazza San Pietro, 4 settembre 2016 / Daniel Ibanez / ACI Group

Madre Teresa: quel rapporto tutto speciale con Dio e l'oscurità dell'anima

L'esperienza dell'assenza di Dio. La sua incrollabile fede. Una filosofia spirituale tutta da scoprire. Parlando di Madre Teresa, Monsignor Leo Maasburg, sacerdote austriaco, non manca mai di fare riferimento al rapporto tutto speciale che la suora di Calcutta aveva con Dio. Un rapporto che lui conosceva bene, essendo stato per diverso tempo suo padre spirituale, e avendola accompagnata in diversi viaggi a partire dalla fine degli anni Ottanta- Un rapporto di cui parlerà il 9 settembre, alle Nazioni Unite di New York, ad una conferenza su Madre Teresa organizzata da ADF International e la Missione della Santa Sede all’ONU.  

CNA

Madre Teresa, la sua testimonianza alle Nazioni Unite

Quando ricevette il Premio Nobel per la Pace, madre Teresa tenne ad Oslo un potente discorso in cui sottolineò che i Paesi più poveri di tutti erano quelli che promuovevano e legalizzavano l’aborto. Poveri, perché avevano paura del più piccolo degli esseri umani. C’era in quel discorso, la vocazione a non lasciare indietro nessuno che sarà celebrata anche alle Nazioni Unite.  

Rana Najib mentre parla alle Nazioni Unite / AVSI

Rifugiati, la necessità di una nuova narrativa. La risposta di AVSI

Coinvolgere le comunità locali; affrontare le pratiche discriminatorie; coinvolgere sempre più i media, che hanno un ruolo cruciale. Rana Najib proviene dalla Siria e lavora da quattro anni con l’AVSI, l’Ong di ispirazione cattolica fondata 44 anni fa che oggi opera in più di 30 nazioni. E lo scorso 18 luglio ha spiegato questa sua ricetta alle Nazioni Unite di New York, prendendo parte a un incontro informale di supporto all’incontro plenario di alto livello in cui si affrontava il problema dei grandi movimenti di rifugiati e migranti.  

L'evento sulla libertà religiosa del 28 aprile, Palazzo di Vetro, Nazioni Unite / Holy See Mission

Libertà religiosa, il concreto impegno della Santa Sede. In un evento all’ONU

Libertà religiosa: come difenderla? Il tema è stato rilanciato con forza dell’Osservatore della Santa Sede alle Nazioni Unite, in uno dei cosiddetti “side events” che rappresentano un po’ il cuore della missione di sensibilizzazione della Santa Sede nel concerto internazionale. Così, lo scorso 28 aprile, al Palazzo di Vetro sono stati messi insieme sopravvissuti, avvocati internazionali, esperti, per parlare di “Difendere la Libertà Religiosa e altri diritti umani: Fermare le atrocità di Massa contro i cristiani e altri credenti”.

Sede delle Nazioni Unite, New York / Andrea Gagliarducci / ACI Stampa

Aborto per contrastare Zika? La Santa Sede dice no

È un no chiaro e netto, quello della Santa Sede, alle politiche di liberalizzazione dell’aborto per contrastare il virus Zika in nome di un supposto collegamento con casi di microcefalia del feto. Non ci sono mezzi termini nel discorso che l’arcivescovo Bernardito Auza ha tenuto lo scorso 16 febbraio, in una discussione interattiva che è seguita al briefing sul Virus Zika convocata dal Presidente del Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite.  

Monsignor Ivan Jurkovic, nuovo Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'ufficio ONU di Ginevra / Toscana Oggi

Santa Sede-Nazioni Unite, un nuovo osservatore a Ginevra

L’arcivescovo Ivan Jurkovic è il nuovo Osservatore Permanente della Santa Sede presso l’ufficio ONU di Ginevra. Prende il posto dell’arcivescovo Silvano Maria Tomasi, che lascia al compiere dei 75 anni dopo aver trascorso più di dieci anni alle Nazioni Unite.

Il Palazzo delle Nazioni Unite a New York / Andrea Gagliarducci / ACI Group

Pace in Terrasanta, l’esortazione della Santa Sede all’ONU

In un intervento eccezionalmente in lingua araba, l’arivescovo Bernardito Auza, Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, ha chiesto con forza lo sviluppo dei negoziati tra Israele e Palestina, e ha chiesto una fine del flusso di armi e una intensificata azione umanitaria in Siria.  

La bandiera vaticana / Andreas Dueren / CNA

La Santa Sede lancia la sfida umanitaria

Nel discorso di inizio anno di Papa Francesco agli ambasciatori accreditati presso la Santa Sede, c’è un riferimento al Primo Summit Umanitario Mondiale convocato dalle Nazioni Unite. Il Summit si terrà a Istanbul, Turchia, il 23 e 24 maggio, e sarà un momento cruciale anche nello sviluppo del diritto umanitario. Un tema su cui la Santa Sede è particolarmente impegnata.

Sala dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite / Andrea Gagliarducci / ACI Stampa

Santa Sede all’ONU: “Contro il terrorismo, destinare fondi allo sviluppo”

Se vuoi la pace, costruisci sviluppo. Ma soprattutto, rispetta i diritti umani. La ricetta della Santa Sede per la lotta al terrorismo si trova nella Dottrina Sociale della Chiesa, e viene declinato in termini moderni dall’arcivescovo Bernardito Auza, osservatore permanente della Santa Sede alle Nazioni Unite, in occasione del dibattito al Consiglio di Sicurezza dell’ONU sulla pace e sulle radici dei conflitti.

La sede delle Nazioni Unite a New York / Andrea Gagliarducci / ACI Stampa

La Santa Sede: “Vie di dialogo di fronte alla crisi dei rifugiati”

In un intervento all’assemblea generale delle Nazioni Unite sul Rapporto sul razzismo, discriminazione razziale, xenofobia e intolleranza, la Santa Sede ha ricordato il dramma dei rifugiati e ha chiesto di resistere alla tentazione di sottovalutare il problema, e alla tentazione di etichettare il “rifugiato come un problema.”

Papa Francesco parla di fronte all'assemblea generale delle Nazioni Unite, 25 settembre 2015 / © L'Osservatore Romano Photo

Dopo il viaggio in USA. Alcune reazioni

Due discorsi pronunciati in inglese, con la possibilità di scuotere le coscienze. Ma anche due discorsi che si sono prestati a una certa strumentalizzazione, specialmente da parte del mondo cosiddetto liberale. Parlando di fronte al Congresso – la prima volta di un Papa – e poi alle Nazioni Unite, Papa Francesco ha mostrato il suo equilibrio diplomatico, spesso non menzionando le situazione per nome, ma cercando di mettere a punto tutti i temi, dalla difesa della vita alla non proliferazione nucleare, dalla protezione della famiglia all’accoglienza degli immigrati, fino al tema della tratta di esseri umani. Discorsi ampi, che hanno generato varie reazioni, specialmente nel mondo cattolico USA.

Nazioni Unite, inizia la fila delle 193 bandiere, una per ogni Stato  / Andrea Gagliarducci / ACI Group

Perché la bandiera del Vaticano sventolerà alle Nazioni Unite

Alla fine, la decisione è stata per un sì: la bandiera del Vaticano, bianca e gialla, svetterà tra le bandiere delle Nazioni Unite, sebbene sia solamente osservatore permanente. Ma quello della Santa Sede è un sì condizionato: nessuna cerimonia. Anche perché la Santa Sede non ha chiesto di innalzare la sua bandiera. Lo hanno fatto le Nazioni Unite, un po’ per sfruttare l’effetto mediatico della visita del Papa a celebrare il loro 70esimo, un po’ per equilibrare lo sbilanciamento diplomatico nei confronti della Palestina.

Vista interna della Chiesa della Holy Family di New York, la parrocchia dell'ONU / Andrea Gagliarducci / ACI Group

La parrocchia delle Nazioni Unite aspetta il Papa

aolo VI ci andò il 4 ottobre del 1965, a tenere una preghiera interreligiosa che entrò nella storia: era la prima volta che un Papa andava in una parrocchia fuori dall’Italia. E tutto ricorda quella visita, nella parrocchia della Holy Family a New York, ovvero la parrocchia delle Nazioni Unite. Papa Francesco non passerà a salutarli. Ma sarà virtualmente la parrocchia ad andare a trovare il Papa, rappresentata dai bambini.