Le parole dell’Annunciazione “insieme alla gioia, preannunciano a Maria una grande prova, Ella si trovò di fronte a una scelta cruciale: dire sì a Dio rischiando tutto, compresa la vita, oppure declinare l’invito e andare avanti con il suo cammino ordinario. Che cosa fa? Risponde così: Avvenga: è il famoso fiat di Maria. Non è passiva, ma attiva. Non subisce Dio, aderisce a Dio. È un’innamorata disposta a servire in tutto e subito il suo Signore”. Lo ha detto il Papa, stamane, introducendo l’Angelus in occasione della IV Domenica di Avvento.
Ci avviciniamo alla festa della nascita di Gesù che ci fa entrare in quella grotta per “gustare” il vero senso del Natale. Un Natale diverso, dicono in tanti, ma sempre un Natale di speranza. Dio si fa uomo e viene a “vivere” accanto a noi. Come può non essere un Natale di speranza nonostante la pandemia e le sofferenze causate?. Una speranza richiamata da tanti vescovi italiani che in questi giorni stanno scrivendo ai fedeli indicando anche alcune iniziative di particolare significato.
In vista del Natale imminente e delle solennità di Maria Santissima Madre di Dio e della Epifania il Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, Cardinale Robert Sarah, ha disposto – attraverso uno speciale decreto autorizzato dal Papa – che l'Ordinario del luogo, a causa del perdurare del contagio da Covid-19 potrà permettere ai sacerdoti quest’anno nel periodo natalizio di celebrare quattro Messe nel giorno di Natale, di Maria Santissima Madre di Dio e dell’Epifania.
La povertà non risparmia nessuno, nemmeno durante il periodo di Natale. E tanto meno con questa pandemia in atto. Per questo UNITALSI della sezione lombarda ha pensato ad una nuova iniziativa. La sezione bustocca dell’Unitalsi raddoppia i cesti natalizi di beneficienza. “Lontani, ma vicini”, per dare un pasto ad almeno 240 bisognosi.
Una novena di Natale dedicata al nuovo Beato Carlo Acutis, aperta da una serata di riflessioni. Il tutto on line, su YouTube, Facebook e Instragram, proprio come amava il Beato. Sono queste le iniziative organizzate dal Servizio diocesano per la pastorale giovanile della Diocesi di Roma in vista del Natale.
Ci prepariamo ad un Natale “inedito” e nelle diocesane italiane i vescovi si interrogano su come accompagnare le comunità in questo tempo “forte” per i fedeli. Nelle settimane scorse si è aperto un dibattito sulle celebrazioni eucaristiche della Vigilia e del giorno di Natale dovute soprattutto alle misure che il Governo ha preso per contrastare la diffusione del virus che purtroppo è ancora presente.
Nuova veste per l’evento dei “100 Presepi in Vaticano”, per vivere il Natale come momento di gioia nonostante le difficoltà che sono presenti per la pandemia. In ottemperanza alle disposizioni generali, quest’anno l’ormai tradizionale appuntamento si svolgerà all’aperto, raccolto nella bellezza del Colonnato del Bernini.
Sono tante le richieste di preghiere che in questi giorni hanno ricevuto le Clarisse del Monastero Fara in Sabina, nel Lazio. E tutte hanno un solo perchè: Covid19. Loro, le sorelle di Francesco e Chiara, in quel piccolo mondo di pace e silenzio, si dedicano con i loro momenti di preghiera e ritiro ad esaudire le richieste di chi in Italia lotta contro il virus. C'è chi ce la fa e chi no. Ma loro ci sono sempre. La comunità monastica è sempre pronta a pregare, ad aiutare, a sostenere anche a distanza. Ma come stanno vivendo il Natale le suore di Fara in Sabina? Come vivono le clarisse eremite in questo tempo cosi difficile? ACI stampa ne ha parlato con loro, ringraziando come sempre la disponibilità di Madre Chiara Annalisa Farfalla e della sua comunità monastica.
Anche quest’anno la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre lancia la campagna “Doni di Fede per i cristiani perseguitati”. L’obiettivo è duplice: fornire conforto ai fedeli cristiani sofferenti per la persecuzione o la povertà e sostenere sacerdoti e religiose impegnati nello sforzo di evangelizzare in condizioni non di rado estreme per le medesime cause.
“I Vescovi si sono confrontati circa le prossime celebrazioni natalizie, in modo particolare sulla Messa nella notte di Natale, sottolineando la necessità di prevedere l’inizio e la durata della celebrazione in un orario compatibile con il cosiddetto coprifuoco”. Lo scrive la Conferenza Episcopale Italiana nel comunicato finale del Consiglio episcopale permanente straordinario riunitosi in videoconferenza.
Si è svolta oggi in videoconferenza la sessione straordinaria del Consiglio episcopale permanente della CEI, sotto la presidenza del Vicepresidente Mario Meini, Vescovo di Fiesole, a causa dell’assenza del convalescente Cardinale Gualtiero Bassetti, che ha superato l’infezione da Covid-19 ed ora ricoverato in convalescenza presso il Policlinico Gemelli.
Il periodo delle festività natalizie normalmente permette l’incontro tra generazione. E Natale quest'anno, nel clima particolare che viviamo, può essere per i giovani l'occasione di ricevere un dono speciale.
Le Acli di Roma, in collaborazione con la Fap Acli e il Cta di Roma, organizzano la prima edizione del concorso video “Il presepe che serve per rinascere ancora”. Perchè "fare il presepe è una scuola di amore e di bellezza", si legge nella locandina.
Sopraggiunta la seconda ondata di infezioni di corona virus, le diocesi tedesche, con severità proporzionale al valore settimanale di incidenza (la percentuale di nuovi infetti su 100.000 negli ultimi sette giorni), ricalibrano le misure di prevezione nelle proprie attività religiose.
La Diocesi di Milano ha scelto di garantire ai fedeli le visite nelle case in occasione del Santo Natale. E' il sito ufficiale Chiesa di Milano a diffondere la notizia e a spiegarne le modalità con una nota dell'Avvocatura, affinché tale servizio possa avvenire in sicurezza.
La luce che appare nella notte di Natale è “la grazia di Dio, amore divino che trasforma la vita, rinnova la storia, libera dal male, infonde pace e gioia. Stanotte l’amore di Dio si è mostrato a noi: è Gesù. In Gesù Dio si è fatto Bambino, per lasciarsi abbracciare da noi. Dio arriva gratis. Il suo amore non è negoziabile: non abbiamo fatto nulla per meritarlo e non potremo mai ricompensarlo”. Lo ha detto il Papa nella omelia della Messa della Notte di Natale, celebrata nella Basilica Vaticana.
Il Vescovo ausiliare per il Settore Nord di Roma e incaricato della carità Monsignor Gianpiero Palmieri presiederà la tradizionale Messa di Natale con gli ospiti, i volontari e gli operatori del centro Caritas diocesano Don Luigi Di Liegro il 24 dicembre alle ore 17.
“Vi dico il mio grazie per la vostra visita, per gli auguri e soprattutto per le preghiere. E li ricambio di cuore con l’auspicio che il Salvatore renda piena la gioia che oggi vedo sui vostri volti”. Così Papa Francesco - stamane - ha salutato la delegazione dell’Azione Cattolica Ragazzi incontrata per gli auguri natalizi.
"Domenica prossima inizierà il tempo liturgico dell'Avvento e mi recherò a Greccio per pregare nel psoto del primo presepio che ha fatto San Francesco di Assisi e inviare a tutto il popolo credente una lettera per capire il significato del presepio". Papa Francesco annuncia così, durante i saluti dell'Udienza Generale odierna, una sua visita a Greccio.
Nel clima di gioia del Natale “potrebbe sembrare strano accostare la memoria di Santo Stefano alla nascita di Gesù, perché emerge il contrasto tra la gioia di Betlemme e il dramma di Stefano, lapidato a Gerusalemme nella prima persecuzione contro la Chiesa nascente. In realtà non è così, perché il Bambino Gesù è il Figlio di Dio fattosi uomo, che salverà l’umanità morendo in croce”. Lo ha detto il Papa nel consueto Angelus del 26 dicembre, festa di Santo Stefano protomartire.