In occasione dell’imminente Natale l’Arcivescovo di Milano, Monsignor Mario Delpini, ha inviato un messaggio di auguri a quanti sono detenuti nelle carceri del territorio dell’Arcidiocesi e a quanti a vario titolo vi lavorano.
È tempo di Avvento e Natale in Basilica del Santo. Ecco il calendario degli appuntamenti liturgici e di preghiera dal 16 dicembre fino all’Epifania a Padova, nella Basilica di Sant'Antonio.
“Nel nascondimento dell’esercizio di questo prezioso ministero, ignorato e perfino attaccato da un mondo talmente secolarizzato da non comprenderne più la natura e le imprescindibili esigenze, il confessore sa bene di partecipare alla sola autentica rivoluzione: quella della misericordia e del bene, della verità e della giustizia, alla “rivoluzione dell’Amore” inaugurata da Gesù Cristo che ci ha rivelato che Dio stesso è Amore”.
Una calda coperta è l’originale “biglietto” da consegnare all’ingresso del concerto di Natale di Fondazione Progetto Arca, in programma domenica 12 dicembre alle ore 19 all’Abbazia di Mirasole di Opera (Milano), dove la Onlus gestisce progetti di inclusione sociale e accoglienza per famiglie in situazioni di emarginazione e difficoltà.
L’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, per fare gli auguri di Natale alla sua gente ha immaginato quest’anno che a scrivere fosse la “Mamma di famiglia”, Santa Gianna Beretta Molla.
Domenica 28 novembre inizierà l'Avvento, un bel momento di preparazione al Natale dove ogni domenica verrà accesa una candela in segno di attesa, veglia e preghiera. Ma che cosa rappresenta la Corona di Avvento?
Ritorna anche nell’Avvento 2021 via Whatsapp il percorso in preparazione al Natale #AccadeSoloSeCiCredi. I giovanissimi partecipanti, tra i 9 e i 14 anni, lo scorso anno si sono lasciati coinvolgere interagendo il diretto del "Messaggero dei Ragazzi di Sant'Antonio", condividendo risposte e sensazioni attraverso WhatsApp.
Riprende il cammino dei presepi monumentali della Basilicata dopo la forzata pausa imposta dalla pandemia: dalla Solennità dell’Immacolata, il prossimo 8 dicembre, alla festa della Presentazione al Tempio di Gesù, il 2 febbraio 2022, la tradizionale “Candelora”, il presepe monumentale della Basilicata sarà allestito a Torino, in Duomo.
La Chiesa in questa seconda domenica di Natale, torna ad offrire alla nostra riflessione il Prologo del Vangelo di san Giovanni, il quale incomincia con queste solenni parole “In principio era il Verbo e il verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio”. Queste poche parole ci rivelano che quel Bambino, che è nato a Betlemme ed è stato adorato dai pastori, non è una creatura che ha avuto un inizio e avrà un termine, ma esiste da sempre ed esiste vicino o meglio rivolto a Dio, in un atteggiamento di perenne ascolto. L’evangelista, dunque, annuncia che in Dio è presente una comunione di persone che vivono in uno slancio infinito di reciproco amore.
Una triste e piovosa sera di novembre Lorenzo Lotto, pittore, alla fioca luce di un candeliere si mette a scrivere, dando così inizio a quello che poi sarebbe diventato il suo Libro di spese diverse. Si trova ad Ancona, in questo novembre del 1538; ha già alle spalle anni di girovagare per le province italiane, ha accettato incarichi in piccole città, in paesi e chiese di campagna. Sì, certo, è stato anche a Roma, alla corte papale, ha potuto far parte della gloriosa compagnia che doveva affrescare gli appartamenti papali.
Santo Stefano “nel buio dell’odio fa splendere la luce di Gesù, anche la Chiesa non ha luce propria: prega per i suoi uccisori e li perdona. È il primo martire, cioè testimone, il primo di una schiera di fratelli e sorelle che, fino ad oggi, continuano a portare luce nelle tenebre: persone che rispondono al male con il bene, che non cedono alla violenza e alla menzogna, ma rompono la spirale dell’odio con la mitezza dell’amore. Questi testimoni accendono l’alba di Dio nelle notti del mondo”. Lo ha detto il Papa introducendo l’Angelus in occasione della festa di Santo Stefano, protomartire. L’Angelus è stato recitato dalla Biblioteca privata del Papa, per rispettare le disposizioni imposte per l’emergenza sanitaria.
“Aprite la porta al Signore che nasce e non abbiate timore di salire, un passo alla volta, tenendo la mano del fratello, sul monte del dolore dell’umanità per annunciare a tutti che il nostro Dio è ancora l’Emmanuele, è il Dio-con-noi”.
“O Dio, che in modo mirabile ci hai creati a tua immagine, e in modo più mirabile ci hai rinnovati e redenti, fa che possiamo condividere la vita divina del tuo Figlio, che oggi ha voluto assumere la nostra natura umana” (Colletta).
Anticipata alle 19,30 per l’emergenza sanitaria provocata dalla pandemia di coronavirus, Papa Francesco ha presieduto la Messa della Notte di Natale all’Altare della Cattedra della Basilica Vaticana.
In un messaggio di auguri per Natale inviato ai leader politici del Sud Sudan e firmato insieme al Primate Anglicano Justin Welby e al Moderatore della Chiesa Scozzese Martin Fiar, il Papa ha ricordato gli impegni assunti in Vaticano nel 2019 per l'attuazione degli accordi di pace.
"Grande è il mio dolore nel vedere la sofferenza e l’angoscia che soffoca l’innata intraprendenza e vivacità del Paese dei Cedri. Ancor più, è doloroso il vedersi rapire tutte le più care speranze di vivere in pace e di continuare ad essere per la storia e per il mondo un messaggio di libertà ed una testimonianza di buon vivere insieme; ed io che di vero cuore prendo parte, come ad ogni vostra contentezza, così anche ad ogni vostro dispiacere, sento nel vivo dell’animo la gravità delle vostre perdite, soprattutto quando penso ai tanti giovani cui viene tolta oni speranza di un miglior avvenire". Sono le parole del Papa contenute nella lettera inviata al popolo libanese in occasione del Natale.
Nell'Udienza Generale di oggi, il Papa, parla ai fedeli di tutte lingue della celebrazione del Natale. "Vorrei offrire alcuni spunti di riflessione in preparazione alla celebrazione del Natale", dice Francesco dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico.
L'attesa di una novità radicale e definitiva "è la condizione di ciascuno di noi, delle nostre comunità, delle nostre famiglie, della nostra società. Una condizione resa ancora più precaria dalla crisi sanitaria e sociale che stiamo attraversando e che ci ha messo di fronte, una volta ancora, alla nostra vulnerabilità di fronte agli eventi. Guardiamo con preoccupazione alla situazione del no stro Paese, dove le immagini dello shopping natalizio si sovrappongono ai volti delle persone che ingrossano le file davanti alle Caritas diocesane e all’elenco sempre più lungo delle vittime del Covid-19". Lo scrive la Conferenza Episcopale Italiana nel suo messaggio natalizio.
Papa Francesco pronuncerà quest'anno il Messaggio natalizio ed impartirà la Benedizione Urbi et Orbi nella Solennità del Natale dall'Aula delle Benedizioni del Palazzo Apostolico Vaticano. Lo fa sapere la Sala Stampa della Santa Sede.
Per Giovanni Paolo II il Natale è sempre stato l’occasione di pensare a coloro che sono senza pace. Si perché in guerra sia perché in ricerca. Il