Un mito che ha fatto nascere tante leggende, ma anche e soprattutto un simbolo di identità che ha segnato e segna la storia di un popolo.
“Dona il sangue e segui la tua inclinazione artistica” è il titolo dell’iniziativa che il Servizio di Emotrasfusione della Fondazione Policlinico Universitario Gemelli e il Gruppo Donatori Sangue “Francesco Olgiati” Onlus, in collaborazione con i Musei Vaticani, propongono per incoraggiare la donazione di sangue. Un gesto di solidarietà, un’opera preziosa che contribuisce a diffondere l’importanza e il valore della donazione volontaria e che assicura la qualità, la sicurezza e la disponibilità delle cure mediche.
Per la prima volta ai Musei Vaticani è possibile ammirare in un’unica sede le preziose reliquie di san Cesario, Vescovo di Arles, santo vescovo di Arles e primo “metropolita” dell’antica Gallia nel VI secolo.
Nasce a Roma, a pochi passi da Piazza San Pietro, il nuovo museo permanente su Leonardo da Vinci. Si chiama “Leonardo da Vinci experience” ed è un museo unico al mondo sul grande genio di tutti i tempi, Leonardo. Un percorso espositivo in 5 sale, l’unico dove si può ammirare la totalità di Leonardo in un solo luogo.
I laboratori dei Musei Vaticani restaureranno gratuitamente alcune opere d’arte dell’archidiocesi di Spoleto-Norcia ferite dai terremoti che dal 24 agosto scorso hanno sconvolto la vita di moltissime persone in Valnerina e nella Valle spoletina.
“I Musei siano aperti a tutti. Se il Papa ha dei musei è proprio per questo! Perché l’arte può essere un veicolo straordinario per raccontare agli uomini e alle donne di tutto il mondo, con semplicità, la buona notizia di Dio che si fa uomo per noi, perché ci vuole bene! Ed è bello, questo!”. E’ sull’esortazione di Papa Francesco che si fonda la realizzazione del nuovo sito web dei Musei Vaticani, da sempre il Museo delle collezioni d’arte dei Pontefici e della Chiesa.
Una donna alla guida dei Musei Vaticani. Barbara Jatta, poco più di cinquanta anni, sposata ad un pediatra e madre di tre figli, prende il posto dell’attuale direttore Antonio Paolucci, alla guida dei Musei dal 2007. Si tratta di un avvicendamento graduale. Prima, Barbara Jatta affiancherà Paolucci come vicedirettore, per un periodo di transizione di 6 mesi. Poi ne prenderà il posto, diventando la prima donna a dirigere i Musei.
Armonioso stupore. Cosi Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, definisce il capolavoro del Braccio Nuovo, che verranno riaperti al pubblico il prossimo 22 dicembre, nel complesso espositivo dei Musei Vaticani.
Quando un’opera d’arte antica entra a far parte della storia dell’ arte si pensa di saperne tutto. Capita spesso invece che un altro ritrovamento possa dare nuova luce e nuove informazioni.
Entrando in San Pietro tutti siamo ammirati e rapiti dal baldacchino sull’ Altare della Confessione e solo dopo si nota l’Altare della Cattedra.
Una collezione privata di un pittore è sempre qualcosa di speciale. Così le incisioni che Anders Zorn ha raccolto del grande Rembrandt sono una pagina di collezionismo e di storia dell’ Arte che per qualche settimana dalla Svezia arrivano in Vaticano.
La verità è che il Museo del Palazzo Apostolico di Castelgandolfo attira per la curiosità di sbirciare dietro la porta. Nella ex residenza estiva della cittadina laziale che tanto deve ai Papi ci sono alcuni gioielli artistici, ma difficilmente i visitatori se ne accorgeranno.
Una grande video istallazione che rende evidente l’attenzione dei Musei Vaticani per l’arte contemporanea.
Chi arriva a visitare i Musei Vaticani, se sopravvive alla lunga fila di attesa, si dirige con passo svelto alla Cappella Sistina, va a vedere il Museo Egizio, le statue romane, il Laocoonte e le Stanze della Signatura. E poi?
Christo’s Box è il titolo di un’iniziativa a scopo benefico promossa dalla Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede e dei Musei Vaticani in collaborazione con il Centro Televisivo Vaticano e Officina della Comunicazione.
Non è esattamente uno dei quei capolavori universali per i quali si fa la fila all’ingresso dei Musei Vaticani. Ma la Galleria dei Candelabri, la porzione del lungo corpo architettonico che collega i Palazzi Pontifici e la Cappella Sistina con il Museo Pio-Clementino, fino all’atrio dei Quattro Cancelli, un tempo ingresso principale dei Musei, custodisce uno dei rari capolavori del classicismo romano.
Papa Pio XI volle rappresentare nel 1925 le diverse culture umane al di fuori dell’Europa creando il “Museo Etnologico”, un libro aperto sulle culture del mondo. E’ stato presentato al pubblico, a distanza di molti anni dall’idea di Papa Pio XI, un catalogo che approfondisce la conoscenza delle Raccolte Etnologiche dei Musei Vaticani ed è stato allestito il nuovo Museo Etnologico Vaticano, dopo due anni di ristrutturazione.
Il Codice Rustici torna in una rinnovata veste. Una nuova pubblicazione corredata di edizione critica della Casa Editrice Olschki, la più famosa e celebre di Firenze.
Saranno ospitate nelle sale della Pinacoteca dei Musei vaticani le icone più bella della Bielorussia, la Russia bianca. Una iniziativa nata da un incontro del Segretario di Stato cardinale Pietro Parolin con le autorità bielorusse nel marzo 2015. Immagini sacre, icone di vari secoli e le opere più rappresentative della tradizione artistica bielorussa.
Una nuova iniziativa benefica che unisce l’arte, la cultura, la misericordia e la solidarietà. Grandi nomi come quello dell’artista bulgaro Christo Vladimirov Javacheff e la maestosa bellezza dei Musei Vaticani. E poi la volontà di Papa Francesco e la solidarietà verso un paese povero come quello di Bangui, nel centro d’Africa. Si tratta di “Christo’s Box, between art and mercy, a gift for Bangui”, l’evento promosso dalla Segreteria per la Comunicazione dello Stato Vaticano, dai Musei Vaticani con il Centro Televisivo Vaticano e l’Officina della Comunicazione.