Si è concluso oggi presso l’Aula del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano il processo penale a carico di Monsignor Carlo Alberto Capella, accusato di detenzione e scambio di materiale pedopornografico con l’aggravante dell’ingente quantità. La pena decisa dal Tribunale Vaticano è stata di cinque anni di reclusione e 5.000 euro di multa. Il Promotore di Giustizia aveva chiesto per lui 5 anni, 9 mesi di reclusione e 10.000 euro di multa.
Si è aperto nel pomeriggio presso l’Aula del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano lil processo penale a carico di Mons. Carlo Alberto Capella, accusato di detenzione e scambio di materiale pedopornografico con l’aggravante dell’ingente quantità.
Monsignor Carlo Alberto Capella, ex funzionario nellanunziatura a Washington, è rinviato a giudizio in Vaticano con l'accusa di detenzione e scambio di materiale pedopornografico, e la prima udienza si terrà il prossimo 22 giugno. Lo annuncia un comunicato della Sala Stampa della Santa Sede.
“Questa mattina, su proposta del Promotore di Giustizia, il Giudice Istruttore del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano ha emesso un mandato di cattura a carico di Mons. Carlo Alberto Capella. Il provvedimento è stato eseguito dalla Gendarmeria Vaticana”. A diffondere la notizia è un comunicato della Sala Stampa della Santa Sede.