Monsignor Georg Gänswein, Arcivescovo titolare di Urbisaglia, Prefetto emerito della Casa Pontificia, è il nuovo Nunzio Apostolico in Lituania, Estonia e Lettonia. La nomina decisa da Papa Francesco è stata resa pubblica questa mattina.
“Cooperatores veritatis” era il motto scelto da Benedetto XVI, come vescovo prima e come Papa poi. È il motto che sintetizza l’attività di una vita, perché per il professor Ratzinger la verità non era qualcosa che si possedeva, ma qualcosa che veniva verso di te, come era appunto la Verità suprema, quella di Cristo, che nasce da un incontro. Ora che Ratzinger / Benedetto XVI non c’è più, spetta a coloro che hanno studiato con lui e che dopo di lui hanno cominciato a studiarne il pensiero ad essere “Cooperatori della verità”. In effetti, è stato questo il tema della riunione del Ratzinger Schuelerkreis dello scorso 23 settembre, il primo da quando il Maestro non c’è più.
Nel cuore pulsante del cattolicesimo che è Roma, l'arcivescovo Georg Gänswein è stato un tempo uno stretto collaboratore del Papa emerito Benedetto XVI. Martedì scorso, l'ex Prefetto della Casa Pontificia si è ritrovato a cercare conforto in una frazione bavarese, Maria Vesperbild, che di solito vanta solo 34 abitanti.
La Sala Stampa della Santa Sede ha comunicato che l'Arcivescovo Georg Gänswein ha concluso l’incarico di Prefetto della Casa Pontificia lo scorso 28 febbraio. Il Papa ha pertanto disposto che Monsignor Gänswein dal 1° luglio rientri, per il momento, nella sua Diocesi di origine.
La targa sarà benedetta dall'Arcivescovo Georg Gänswein, Prefetto della Casa Pontificia e segretario particolare di Benedetto XVI, al termine della Messa che lo stesso presule celebrerà alle 10.
"Voi, operatori cattolici dei media, nel dare le notizie, evitate tutto il superfluo di cui gli altri media comunque parleranno. Puntate invece sempre alla sostanza dellʼannuncio cristiano, e sprigionatelo, come il giovane Michelangelo, senza concorrenza alcuna. Imitate Madre Angelica e Michelangelo!". A pronunciare queste parole è l'Arcivescovo Georg Gänswein durante l'omelia della Messa celebrata questa mattina nella splendida cappella mariana della Pietà a San Pietro. La Messa è stata dedicata ai dipendenti, giornalisti e collaboratori di EWTN, Eternal Word Television Network.
«Che Dio ti ricompensi, Georg, per quello che hai fatto, sofferto e per quello che mi hai regalato!». Non potendo essere presente personalmente nella cattedrale di Ratisbona, alle esequie del fratello Georg Ratzinger, il Papa emerito Benedetto XVI. ha affidato ad un messaggio, letto tra lacrime di commozione dall´arcivescovo Georg Gänswein verso la fine della messa di esequie, il suo ultimo saluto al fratello, scomparso lo scorso 1 luglio all´età di 96 anni.
”La frase che mi è stata attribuita è una pura invenzione. Non è vera, è falsa! Vorrei sapere chi ha inventato questa finzione. Da due giorni ricevo molte e-mail che riportano questa frase e che esprimono preoccupazione”.
“Oggi festeggiamo la festa di Sant’Anna e Gioacchino. Proprio a loro, ai nonni di Gesù, è stato donato un compito speciale: quello di generare l’Immacolata che a sua volta ha dato vita al Figlio di Dio”. Sono alcune delle parole contenute nell’omelia di Monsignor Georg Gänswein, Prefetto della Casa Pontificia, intervenuto per la Festività di Sant’Anna dei Parafrenieri dell’Arciconfraternita Vaticana, presso la Chiesa di Santa Caterina della Rota a Roma.
C’è tutto il mondo certosino nella “ Forza del silenzio “ del cardinale Sarah, ma c’è anche una riflessione sull’oggi, sul quotidiano della gente comune che nel silenzio deve trovare il luogo per incontrare Dio.
Dopo “Cantate Domino”, album di debutto del Coro della Cappella Musicale Pontificia“Sistina” su Deutsche Grammophon, arriva una nuova incisione interamente dedicata ad uno dei più celebri e raffinati compositori di musica sacra: Giovanni Pierluigi da Palestrina.
Una conversazione cuore a cuore tra due bavaresi, non certo un “hard talk” in cui il giornaliste mette sulla graticola l’intervistato. Così l’arcvescovo Georg Gänswein, Prefetto della Casa Pontificia e segretario particolare di Benedetto XVI, descrive il libro “ Ultime conversazioni” di Peter Seewald.
In una delle ultime conversazioni che il biografo del Papa, Peter Seewald di Monaco di Baviera, poté avere con Benedetto XVI, nel congedarsi gli chiese: “Lei è la fine del vecchio o l’inizio del nuovo?”. La risposta del Papa fu breve e sicura: “L’una e l’altro” rispose.
L’opera di Marco Mancini, Benedetto XVI. Un Papa totale (Tau Editrice, Todi 2015), arricchita da una prefazione molto personale e toccante del Cardinale Tarcisio Bertone, percorre a grandi linee i momenti e i punti salienti del Pontificato di Papa Benedetto XVI. Lo scritto, diviso in 14 capitoli, offre uno sguardo retrospettivo che fa emergere la figura di un Pastore di grande levatura, che rimane tale anche dopo aver lasciato le redini del governo della Chiesa.
Papa Francesco, in collegamento dal Vaticano, ha acceso ieri sera l’albero di Natale di Assisi. In mattinata la Messa nella Basilica Inferiore di san Francesco presieduta da Mons. Georg Gänswein, Prefetto della Casa Pontificia. Al rito hanno partecipato anche 31 profughi ospitati dalla Caritas Diocesana di Assisi.